Strumenti Utente

Strumenti Sito


personaggi:bingo

Differenze

Queste sono le differenze tra la revisione selezionata e la versione attuale della pagina.

Link a questa pagina di confronto

Entrambe le parti precedenti la revisione Revisione precedente
Prossima revisione
Revisione precedente
personaggi:bingo [2018/05/14 19:12]
dado
personaggi:bingo [2021/02/19 21:41] (versione attuale)
Linea 1: Linea 1:
 +===== Bingo "Gavroche" Sottocolle =====
 +
 //… May it be the shadow's call\\ //… May it be the shadow's call\\
 Will fly away\\ Will fly away\\
Linea 65: Linea 67:
 Marcel,\\ Marcel,\\
 sei stato più di un capo. Sei stato un maestro. Non rammaricarti per quanto accaduto, sono stato io a volere seguire la strada che tu mi hai mostrato. Un giorno tornerò a salutarti, ma ora è giunto il momento di ringraziarti ed andare.\\ sei stato più di un capo. Sei stato un maestro. Non rammaricarti per quanto accaduto, sono stato io a volere seguire la strada che tu mi hai mostrato. Un giorno tornerò a salutarti, ma ora è giunto il momento di ringraziarti ed andare.\\
 +\\
 Il sempre vostro\\ Il sempre vostro\\
 Bingo// Bingo//
Linea 70: Linea 73:
 Rimettersi in viaggio. Gli tornò in mente il viaggio che aveva fatto per arriva a Linz dal Convivio. Gli era parso quasi una caccia al tesoro. Aveva raccolto informazioni dai viaggiatori che raggiungevano la sua casa, per sapere se questa Linz, che aveva sognato, esistesse davvero. Aveva camminato, viaggiato su carri di mercanti e su un postale. Era bello conoscere persone nuove, vedere luoghi nuovi. Lasciare casa non era stato di certo facile, ma infondo, era divertente restarsene nel Convivio e vivere giorni tutti uguali, a lavorare la terra, invecchiare e morire? Il Sogno era stato soltanto l’ultima e decisiva spinta ad andarsene. I suoi genitori erano certo dispiaciuti, ma non era di certo il primo mezz’uomo che lasciava il Convivio per andare a cercar fortuna nelle terre degli uomini. Rimettersi in viaggio. Gli tornò in mente il viaggio che aveva fatto per arriva a Linz dal Convivio. Gli era parso quasi una caccia al tesoro. Aveva raccolto informazioni dai viaggiatori che raggiungevano la sua casa, per sapere se questa Linz, che aveva sognato, esistesse davvero. Aveva camminato, viaggiato su carri di mercanti e su un postale. Era bello conoscere persone nuove, vedere luoghi nuovi. Lasciare casa non era stato di certo facile, ma infondo, era divertente restarsene nel Convivio e vivere giorni tutti uguali, a lavorare la terra, invecchiare e morire? Il Sogno era stato soltanto l’ultima e decisiva spinta ad andarsene. I suoi genitori erano certo dispiaciuti, ma non era di certo il primo mezz’uomo che lasciava il Convivio per andare a cercar fortuna nelle terre degli uomini.
  
-Non aveva motivo di dubitare di quei Sogni. Ma era davvero dei Sogni, o era Bingo a chiamarli così, per convincersi di non essere pazzo? Erano così reali, a volta più reali della realtà. Non ricordava con precisione la prima volta che vide Kurtz. Era un uomo alto e snello. Capelli lunghi e bianchi. Anche la barba era bianca. Quel bianco stonava con il fisico dell’uomo. Quanti anni aveva Kurtz? Forse una quarantina. Io suoi occhi erano strani, son sembrava provare emozioni. Bingo stava dormendo, o forse stava pescando nel fiume. L’uomo si era seduto al suo fianco e gli aveva raccontato una storia, di uomini e draghi. Quando Bingo gli chiese come il suo nome, l’uomo rispose “Chiamami semplicemente Kurtz”.+Non aveva motivo di dubitare di quei Sogni. Ma era davvero dei Sogni, o era Bingo a chiamarli così, per convincersi di non essere pazzo? Erano così reali, a volta più reali della realtà. Non ricordava con precisione la prima volta che vide Kurtz. Era un uomo alto e snello. Capelli lunghi e bianchi. Anche la barba era bianca. Quel bianco stonava con il fisico dell’uomo. Quanti anni aveva Kurtz? Forse una quarantina. Io suoi occhi erano strani, son sembrava provare emozioni. Bingo stava dormendo, o forse stava pescando nel fiume. L’uomo si era seduto al suo fianco e gli aveva raccontato una storia, di uomini e draghi. Quando Bingo gli chiese quale fosse il suo nome, l’uomo rispose “Chiamami semplicemente Kurtz”.
  
 Negli ultimi anni, Kurtz lo aveva aiutato molto durante l’addestramento con Marcel. Spesso sapeva cosa gli avrebbe insegnato il Corvo e sapeva dargli dei suggerimenti, quando qualcosa non gli riusciva. Gli mostrava come impugnare meglio il pugnale, oppure gli indicava quale vicolo imboccare quando qualcosa andava storto.  Negli ultimi anni, Kurtz lo aveva aiutato molto durante l’addestramento con Marcel. Spesso sapeva cosa gli avrebbe insegnato il Corvo e sapeva dargli dei suggerimenti, quando qualcosa non gli riusciva. Gli mostrava come impugnare meglio il pugnale, oppure gli indicava quale vicolo imboccare quando qualcosa andava storto. 
Linea 81: Linea 84:
  
 Il luogo dell’incontro era una piccola e anonima piazza, non fosse stato per la presenza di una bella fontana. Si avvicinò a quell’uomo che chiedeva la carità. Gli lanciò una moneta d’argento nel piatto e gli sussurrò: “Quella la rivoglio indietro. Dimmi che hai da offrire”. L’uomo alzò appena lo sguardo e rispose: “Mi chiamo Donnola. Stai cercando un lavoro mezz’uomo? Mi servirebbe un socio per un colpo, facile facile… Come hai detto che ti chiami?” Lo hobbit guardò l’uomo e sorridendo, rispose: “Sono Gavroche, l’allievo del Corvo…”.  Il luogo dell’incontro era una piccola e anonima piazza, non fosse stato per la presenza di una bella fontana. Si avvicinò a quell’uomo che chiedeva la carità. Gli lanciò una moneta d’argento nel piatto e gli sussurrò: “Quella la rivoglio indietro. Dimmi che hai da offrire”. L’uomo alzò appena lo sguardo e rispose: “Mi chiamo Donnola. Stai cercando un lavoro mezz’uomo? Mi servirebbe un socio per un colpo, facile facile… Come hai detto che ti chiami?” Lo hobbit guardò l’uomo e sorridendo, rispose: “Sono Gavroche, l’allievo del Corvo…”. 
 +
 +==== Intro ====
 +Ah, il grande parco di Middenheim a giugno, una pipa di radica e del finissimo tabacco nanico. Sgraffignato, ovviamente, quindi due volte più aromatico. Poche nuvole nel cielo azzurro, la temperatura mite, e l’erba verde sotto la tua schiena. Bella vita. Chiudi gli occhi per un attimo.
 +
 +“Bella vita, eh?”\\
 +Riapri gli occhi. Kurtz è seduto sul prato vicino a te. Anche lui ha una pipa intarsiata in bocca e dal braciere si sprigiona un profumo straordinario.
 +
 +“Dove hai preso quel tabacco?”\\
 +Kurtz ti guarda, evidentemente divertito. “Mia sorella ha proprio ragione.”\\
 +“Su che cosa?”\\
 +“Su di voi mezzuomini. Allora, come ti trovi qui alla rocca del Lupo?”\\
 +“Città straordinaria!”\\
 +“Davvero. Non ne troverai un’altra uguale da questa parte del mondo e se un giorno tu varcassi il mare, poche roccaforti degli Elfi reggerebbero il confronto. Ma veniamo a noi. Ho qualcosa da chiederti, mio caro Bingo.”
 +
 +Kurtz parla pochi minuti. Preciso. Non ha bisogno di ripetersi, del resto non lo farebbe. Poi ti da un’affettuosa pacca sulla spalla, si alza e si incammina. Nessuno pare notarlo. O forse quella bella ragazza si è girata verso di lui? La tua concentrazione, però, non è sui suoi passi, ma su quello che dovrai fare nei prossimi giorni.
 +
 +Kurtwallen, che schifo di paese. Triste all’inverosimile, anche se qualcuno ti ha detto che non è sempre stato così. Hai atteso il minimo sindacale per svolgere il tuo compito, ma sono stati due tra i giorni più lunghi e noiosi della tua vita. Poi arriva la sera giusta. Segui l’uomo che devi seguire. Straniero, ha pochi tratti degli uomini di queste parti, anche se indossa vestiti comuni: un evidente tentativo di confondersi con gli autoctoni. Incontra l’uomo che Kurtz ti ha indicato: uno scout, vestiti e simboli dei guardavia imperiali. Si scambiano qualcosa, poi lo straniero parte. Lo segui con discrezione per un’oretta e torni indietro. Il giorno dopo, aspetti che lo scout lasci la sua abitazione e dopo le assicurazioni del caso, vai a fare una visita di cortesia. 
 +
 +Nascondiglio fin troppo banale: un doppiofondo nell’armadio. Ignori il mantello nero con lo strano simbolo sopra. Scostandolo, trovi il secondo doppiofondo. Molti ci sarebbero cascati, non Bingo Sottocolle. Prendi con te le pergamene che hai trovato e vai ad aspettare i templari che Kurtz ti ha chiesto di aspettare. Arrivano poche ore dopo. 
 +
 +Hai dovuto faticare non poco, ma alla fine il vecchio templare del Lupo Bianco ti ha ascoltato, con il viso che passava man mano dall’altezzoso, al sospettoso, allo stupito.
 +
 +“Bene, mastro Bingo. Visto che conosci così bene l’aspetto di quell’uomo dovrai farci da guida.”\\
 +“Ma certo, messere! È solo una questione di vil denaro...” 
 +
  
personaggi/bingo.1526325133.txt.gz · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)