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aluin2_diario:parte5

Questa è una vecchia versione del documento!




6 Ottobre – Oltre il portale della pantera

Il gruppo ha avuto la meglio contro il guardiano del portale. Per liberarsi del corpo del non-morto, che la nebbiolina violacea sta proteggendo e rigenerando, i nostri lo portano all’esterno della piramide, al sole. Qui, Victor prova a eliminarlo usando i propri poteri, e ci riesce. Lui e D. tornano poi nei sotterranei per recuperare il cadavere dell’uomo-leone. Qui essi trovano uno scheletro tornato attivo e lo abbattono, dando poi fuoco a tutti i resti dei non-morti. Intanto, Miriniel cura a lungo Joaquin. Recuperate le forze, i nostri si preparano ad attraversare il portale, ponendosi il dubbio se sia la strada giusta, e quante forze nemiche li staranno aspettando. Essi cercano tracce del simbolo della pantera, che campeggia sul portale, fra gli scritti del sacerdote. Miriniel trova una pagina di diario che ne parla, e Victor con una traduzione magica riesce a leggere il testo, scoprendo che quello è davvero il portale che conduce alla fortezza di Ghor, ma nient’altro di utile.
I nostri si recano al portale, lo aprono ruotando la statuetta di Jaesha e lo attraversano. Si ritrovano in una stanza, illuminata da due bracieri verdi, con un portone, due porte laterali e un “gong”. D. esamina porte e portone, sente voci da due direzioni su tre, e decide di scassinare la porta silenziosa, accedendo a un corridoio che finisce in una porta chiusa. Oltre, D. sente delle voci nella lingua “araba”. Il gruppo decide di affrontare di petto i nemici.
Victor sbircia dalla porta, vede due guerrieri e uno scout al tavolo, intenti in un gioco con strane tessere. Vicino al tavolo c’è un “gong”. Victor piomba sullo scout, il più vicino al gong, lo ferisce ma senza riuscire a impedirgli di prendere la mazza per suonarlo. D. colpisce il nemico con una freccia, ma questi riesce a picchiare il gong una volta. Intanto, Joaquin attacca i due guerrieri, il primo viene ferito e cade all’indietro con la sedia, finendo a terra. Il secondo si alza e si difende. Victor stende lo scout e si mette in attesa di nuovi nemici. Oltre l’angolo della stanza, sbuca appunto un guerriero, che il paladino aggredisce e ferisce subito. Un altro guerriero dà manforte al primo, Victor e le frecce di D. lo colpiscono. Lo scontro volge a favore dei nostri, sebbene con più tempo del previsto. Joaquin alla fine abbatte il nemico e finisce anche quello a terra, che non è mai riuscito ad alzarsi. Victor e D. abbattono un nemico, l’ultimo si dà alla fuga e il paladino lo raggiunge e abbatte.
I nostri sentono una specie di ruggito, ma Victor va a sorvegliare le scale, Miriniel recupera un mazzo di chiavi, Joaquin esplora ciò che c’è dietro l’angolo, ascoltando a due porte, sorvegliato da D. con il suo arco. Dalla zona non esplorata avanza un uomo-pantera con due spade, che si abbatte con furia su Joaquin, ferendolo in modo serio. Lo spadaccino resiste in piedi, D. scoccata una freccia, abbandona l’arco e accorre con la spada, e anche Victor arriva sul nemico. D. lo abbatte al primo colpo, e poi assieme al paladino si lancia all’inseguimento dell’uomo che controllava la creatura con la calotta. Lo scout cerca di suonare un gong, ma Victor e D. lo abbattono. Intanto, Miriniel riesce a bendare Joaquin.
Così, l’arrivo dei nostri alla fortezza di Ghor è stato tumultuoso, un gong è suonato e i nemici hanno urlato. Cosa attende i nostri eroi?

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6 Ottobre – L'attacco delle fiere

I nostri eroi valutano la situazione. Non sembrano esserci nemici in vista, le due scale che scendono vengono tenute sotto controllo. Dentro una stanza dalla porta aperta, i nostri trovano un uomo-pantera dal pelo completamente nero. La creatura sembra debole e sofferente, una volta liberata dal collare ritrova però le forze ed è grata per essere stata salvata. Cibata con alcune provviste trovate in una delle stanze laterali, l’uomo-pantera si arma ed è pronto ad aiutare il gruppo. Intanto, Joaquin sente una voce dalle scale, e anche D. poi si accorge del pericolo. Egli si apposta e vede salire le scale un ometto con un copricapo arabeggiante. L’uomo si accorge dei corpi a terra e d’istinto va al gong per dare l’allarme. D. lo aggredisce, gli spezza un braccio e gli mozza l’altro, lasciandolo a terra morente. Dentro un’altra stanza-prigione, i nostri liberano due uomini-leone, che armati e sfamati sono pronti a combattere.
I nostri trovano un’apertura su pavimento e soffitto, attraversata da una catena e tre corde, e immaginano quindi una sorta di montacarichi. D. si cala con una corda fino al livello sottostante, ma sente tre voci di arabi e torna su. Ci sono due scale che portano al piano superiore, D. le esplora fino a trovare una porticina e proseguendo l’esterno della piramide. Il gruppo decide di scendere al livello sotto quello del portale d’ingresso. I tre alleati uomini-fiera scendono dalle scale lato est, i nostri dal lato ovest.
Scese le scale, i nostri si trovano in un corridoio, proseguono verso il centro della piramide, si infilano in un corridoio laterale più piccolo e arrivano al corridoio principale nord-sud. Qui trovano tre uomini di guardia all’apertura del montacarichi. In quel momento, nella piramide risuona un gong, che viene poi ripetuto. I soldati sono in allarme, uno di essi si allontana, i due rimasti vengono raggiunti da un altro proveniente da nord, che poi torna sui suoi passi, mentre uno dei due rimasti va verso sud. Victor salta fuori dal corridoio laterale e lo colpisce, Joaquin e D. si lanciano sull’altro e lo abbattono. Da nord arrivano due uomini, di cui uno con la lancia, che attaccano Joaquin, che riesce a ferirne uno ma poi viene a sua volta colpito. D., che aveva sceso il corridoio per controllare, torna sui suoi passi per aiutare il compagno. Victor stende il suo uomo, poi con Miriniel si avvia a esplorare la zona, iniziando dalle stanze più vicine. D. invece torna al grande incrocio fra i corridoi principali, colpisce con due frecce un guerriero, che era nel gruppo che si stava dirigendo verso est, da dove vengono rumori di lotta, ruggiti e urla. D. poi finisce il nemico, prima che Joaquin possa aiutarlo, e si dirige verso est, arrivando in tempo per aiutare un uomo-leone contro un nemico. Joaquin torna indietro, vede il montacarichi muoversi e si nasconde nel piccolo corridoio laterale rovesciando davanti un tavolo. Arrivano tre soldati, che vanno a sud e poi a est, D. li evita facendo un giro più largo e torna indietro.
Intanto, Miriniel e Victor sorprendono due sguatteri in cucina. Uno dei due non vuole parlare e dice all’altro di tacere, Victor lo ferisce e poi Miriniel lo immobilizza e imbavaglia. L’altro collabora e, grazie a un incantesimo, Victor può interrogarlo. L’uomo dice che Thirdal è stato portato al livello superiore, dove risiede Ghor, il quale però può anche essere al livello inferiore della piramide, dove ci sono degli scavi e gli schiavi al lavoro. Le prigioni sono nel livello sottostante quello in cui si trovano ora i nostri, ma i prigionieri vengono usati come lavoratori per gli scavi.
Il gruppo riunito decide di salire al livello superiore, dove si trova una specie di cortile interno con palme e piante, c’è anche una sentinella al montacarichi in armatura dorata, che però ferita da Joaquin, cade sotto il colpo decisivo di D. I nostri entrano nelle stanze di Ghor, qui trovano tre locali: due stanze da letto, una più piccola e una più grande, e uno studio. Ci sono molte cose da guardare e analizzare, ma non c’è traccia né di Ghor né di Thirdal.

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6 Ottobre – Pablo e la rivolta degli schiavi

I nostri eroi esaminano sommariamente le stanze da letto e lo studio di Ghor, dove tutto sembra in ordine impeccabile. Sulla scrivania vi sono numerose pergamene e tavolette di argilla, oltre a un moto-perpetuo. D. trova una piastrella mobile sotto la scrivania, aziona così un meccanismo che rivela una porta segreta nel muro. Dietro vi è una porta di legno, che D. non riesce a scassinare, e Victor sfonda con tre colpi ben riusciti. Oltre vi è un luogo tetro e opprimente, Miriniel percepisce potere dell’Essenza. Vi sono tre cadaveri su tavolacci di legno, in orrende condizioni ma mantenuti da una sostanza che i nostri non conoscono. Uno dei tre è il povero Thirdal, che Ghor ha sottoposto a orrendi esperimenti. Gli scritti, gli oggetti e tutto il resto del laboratorio sono immersi nel caos, gli appunti sembrano scritti dalle mani di un folle.
I nostri non perdono tempo, consci di dover fermare il nemico il prima possibile. Scesi al piano terra, i nostri sentono dei rumori in lontananza. D. si reca in esplorazione e infine si fa raggiungere dagli altri. Si odono in effetti delle grida, avvicinandosi i nostri vedono due uomini dalla pelle nera affrontare con rozze armi improvvisate un guerriero del deserto. Victor abbatte il nemico e i due dalla pelle nera lo finiscono. Uno di loro parla poche parole in provinciale, fa capire ai nostri che è in corso una vera rivolta, gli schiavi sono stati liberati dagli uomini-belva.
I nostri scendono al livello inferiore, quello delle prigioni. È in corso una vera battaglia, Victor e Joaquin abbattono senza problemi un paio di nemici, mentre Miriniel soccorre un ferito. I nostri odono delle urla di dolore da sud, e accorrono assieme a due degli uomini dalla pelle nera, mentre gli altri, armati con quanto preso ai caduti, scendono dalla catena del montacarichi. I nostri raggiungono una stanza con delle celle, le urla provengono da una delle due porte sul fondo della stanza. Davanti ci sono tre uomini, due soldati e un altro disarmato. D. ferisce quest’ultimo, che però riesce a entrare in una delle stanze. Joaquin e Victor ingaggiano duello con i due soldati e li feriscono diverse volte. La porta dell’altra stanza si apre, fa capolino un uomo in tunica che poi si rifugia ancora all’interno. Joaquin, ferito il suo uomo, lo lascia agli alleati dalla pelle nera e va alla porta dietro cui era sparito il primo uomo. Si ode un ruggito. Lo spadaccino entra e D. lo spalleggia con l’arco. All’interno, un uomo ha liberato un uomo-pantera e lo controlla con la calotta. La pantera, disarmata, ferisce Joaquin, mentre la freccia di D. manca il nemico. D. prende la spada e, entrato nella stanza, abbatte con un solo colpo il nemico con la calotta. La pantera, in preda al dolore per il collare, non attacca i nostri, che possono lasciare la stanza. Intanto, l’altra porta si è aperta, Miriniel ode una formula arcana dall’interno e avverte del pericolo Victor. Questi, saggiamente, lascia il nemico ormai molto ferito e va alla porta. Trova due uomini, disarmati, uno di essi sta per lanciare un incantesimo. Victor prova a fermarlo ma l’altro uomo si frappone. L’altro riesce a scagliare il suo incantesimo, una palla di fuoco che colpisce tutti nella stanza, compreso l’uomo legato al tavolo di tortura. Victor riporta pochi danni, così come l’uomo sul tavolo, che altri non è che Pablo. I due nemici muoiono fra le fiamme, orrendamente ustionati.
Miriniel soccorre Pablo, che è stato torturato, e poi aiuta a calmare il dolore dell’uomo-pantera con una magia. Tenuto fermo da Victor e D., la belva viene privata del collare da Joaquin e, ritrovato il controllo, si affretta a prendere con sé i due uomini dalla pelle scura e ad andare a caccia di nemici. I nostri parlano con Pablo, che li invita a liberare altri due prigionieri, uomini del deserto, trattenuti nelle celle della stanza principale. Uno di essi, Asef, è la guida di un gruppo che si è opposto a Ghor, quando ha capito che i veri intenti di costui non erano di riportare alla gloria il culto di Ligrim con la sua rinascita, ma ben altri, legati a strani vasi e al bimbo chiamato il Prescelto. I nostri liberano anche altri prigionieri da una stanza vicina, ad alcuni di essi vengono consegnate delle armi, poi Victor, che magicamente parla la loro lingua, li invita a combattere contro Ghor. Asef rivela molte cose utili su ciò che Ghor sta facendo e sulla struttura del livello più basso della piramide, quello delle catacombe.
I nostri scendono le scale sud e si trovano davanti una battaglia. Nel largo condotto centrale scavato nella roccia, uomini del deserto combattono contro schiavi liberati e l’uomo-pantera liberato dai nostri, mentre da due condotti laterali sono intervenuti nella mischia scheletri che se la prendono con ogni creatura vivente. Prima che il gruppo possa agire, da nord provengono delle urla. Vi sono uomini dalla pelle nera che fuggono atterriti. Alle loro spalle, occupando praticamente l’intero passaggio, giungono marciando quattro scheletri giganti, pesantemente armati, seguiti da una figura avvolta in vesti scure. I nostri sono attesi a una grande sfida, se vorranno proseguire verso Ghor per fermare il suo folle piano.

PIZZE FABIO

aluin2_diario/parte5.1683184984.txt.gz · Ultima modifica: 2023/05/04 07:23 da tex