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aluin2_diario2:parte3

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17 Aprile – Darvan e la Torre di Ghiaccio

I nostri eroi, raccolte le armi e l’equipaggiamento utile di Lefebre e dei nemici uccisi, pranzano e partono con Sigric per l’incontro con Darvan. Raggiunta l’ansa del fiume Dussel, i nostri lo scendono per circa mezz’ora, poi Sigric si stacca per avvisare Darvan e poi fa ritorno e conduce il gruppo a un rado boschetto. Qui essi trovano Darvan, scortato dal taurano Krug. Le due fanciulle rapite sono lì vicino, tenute legate da un altro scagnozzo dello stregone. Darvan si dimostra collaborativo, dopo aver confermato la tregua egli rivela ai nostri l’intera vicenda dietro i fatti che lo vedevano coinvolto.\\L’incantatore Thesk, della Gente della Cenere, si è messo in contatto con Darvan e altri individui del genere per mettere le mani su un documento in possesso dello studioso Kell, su cui avrebbero dovuto essere riportate ubicazione e istruzioni per ritrovare la leggendaria Coppa di Mezael, con la quale “il coraggioso avrà accesso al supremo potere sulla vita e sulla morte”. Darvan è stato pagato con una grande quantità d’oro, dopo mesi di ricerche ha individuato Lanric nella Grande Foresta, lo ha torturato e ucciso e si è fatto rivelare l’esistenza dell’archivio segreto nelle terre del nord della Repubblica. A quel punto, Darvan ha cercato fino a trovare il convento di Holt, e dopo aver sottratto la pergamena ha lasciato i suoi a controllare che nessun ficcanaso potesse risalire a lui.
Darvan racconta anche che Thesk di recente si è nuovamente messo in contatto con lui. L’incantatore si è infatti reso conto che, nonostante la sicurezza dimostrata in origine, non è in grado di comprendere la pergamena, o quantomeno non completamente, e che esiste probabilmente uno scritto di Kell che fornisce un codice per decifrarla. In aggiunta al racconto, Darvan spiega anche che un piccolo gruppo, o meglio due, di soli tre individui, sta apparentemente seguendo il percorso fatto dai nostri eroi, con qualche giorno di ritardo, e che essi paiono muoversi molto rapidi pur essendo a piedi. L’unico tentativo di saperne di più sui misteriosi individui ha portato alla barbara uccisione degli esploratori mandati da Darvan.
I nostri barattano armi ed equipaggiamento recuperato con una discreta somma in oro, una parte di essa viene data alle due ragazze. I nostri, dopo aver consegnato Lefebre ed essersi congedati da Darvan, superano il fiume e puntano verso la prima fattoria in vista. Il gruppo sospetta che i misteriosi individui seguano il segnale magico che il libro preso nell’archivio invia ogni notte, che tra l’altro potrebbe anche essere la chiave per decifrare la pergamena, così l’intento è di lasciare le due giovani al sicuro e viaggiare magicamente fino agli alti monti regno di Kirdae, maestro di Aredhel. L’elfa, infatti, ha un ciondolo che le permette un viaggio magico fino a Luindirien, la torre di ghiaccio sulle cime del Lùnorontir, una delle vette più imponenti della catena montuosa a nord della foresta di Ilye-Tirindè, patria degli elfi dei boschi e degli Anyar, gli elfi alti. Giunti alla fattoria, Victor racconta di come le due giovani fossero prigioniere di briganti, e invita il fattore a scortarle a Meiersdorf, dove esse contatteranno Kristena per avere aiuto. Lasciate le ragazze, i nostri ritornano nei pressi del fiume e usano il ciondolo per arrivare alla torre di ghiaccio.
L’accoglienza di Kirdae è piuttosto fredda, Aredhel viene subito presa in disparte dal suo maestro, i nostri eroi passano diverse ore in una stanza, viene servito loro del buon cibo e poi trascorrono la notte lì. Il mattino seguente, Kirdae li fa convocare e dice che egli, con Aredhel e gli altri suoi allievi, studierà meglio il libro e i segreti di Kell e della Coppa di Mezael. I nostri trascorrono quindi sei giorni ospiti nella torre di ghiaccio, mangiando bizzarri cibi molto gustosi, godendosi le meraviglie dei monti e facendo conoscenza con Fannor, il servitore di Kirdae a loro assegnato. Il sesto giorno, Kirdae convoca il gruppo e dice loro di essere in grado di replicare il segnale magico su una qualunque altra fonte, in modo da, eventualmente, attirare allo scoperto i misteriosi inseguitori dei nostri. Il libro, comunque, può rimanere al sicuro sulle montagne. Esso contiene, con ogni probabilità, la chiave per decifrare la pergamena in possesso di Thesk. Kirdae racconta alcuni particolari della storia della Coppa di Mezael, legata alla mitica città di Aldhor. I nostri eroi dovranno ora decidere come proseguire nella loro missione.

PIZZE DADO

aluin2_diario2/parte3.1705486159.txt.gz · Ultima modifica: 2024/01/17 10:09 da tex