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aluin2_diario2:parte4

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1 Maggio – Ritorno a Luindirien

I nostri eroi, terminata la preparazione, si fanno trasportare magicamente da Aredhel alla torre di ghiaccio dimora di maestro Kirdae. L’elfa fa attendere i compagni in una stanza piena di strumenti musicali. L’atmosfera nella torre è piuttosto tesa, a causa delle notizie sugli elfi scuri portate dal gruppo. Kirdae invita i nostri per un rapido incontro, in cui egli si fa consegnare tutto il materiale acquisito dai nemici. I nostri vengono poi condotti in una stanza al livello inferiore, e alla porta vengono messe due guardie armate di tutto punto.
Il mattino seguente, Kirdae invita il gruppo a colloquio: egli ringrazia per l’aiuto ricevuto fino a quel momento, e in cambio si offre di rispondere alle domande, salvo poi suggerire che in futuro potrebbe non essere più così collaborativo. I nostri si fanno spiegare alcune cose sugli elfi scuri, sulla specie di bussola recuperata e sulla situazione delle ricerche della Coppa di Mezael. La notizia più inquietante è che gli elfi scuri incontrati erano una sola squadra, e ce ne sono più di una in Aluin, una di esse è da qualche parte a nord. Dal diario del mago elfo scuro, si capisce come i nemici avessero usato la bussola per seguire il segnale magico del tomo di Kell, salvo poi, una volta perduto, ricostruito i movimenti del gruppo tramite interrogatori brutali e spietati omicidi di chiunque fosse sulla loro strada.
Kirdae congeda i nostri e promette loro un piccolo aiuto magico contro i poteri mentali degli elfi scuri che, egli spiega, usano tutte e tre i regni magici assieme. Il gruppo si ritrova nella stanza, sorvegliato però da numerose guardie. Aredhel porta tre collanine magiche che aiutano dai poteri mentali, ma avverte i nostri: Kirdae non ha detto tutta la verità, le sue ricerche e studi dei materiali recuperati sono assai più avanti di quanto abbia detto, il maestro Anyar vuole la Coppa, e soprattutto il potere che con essa si può raggiungere, tutto per sé, e diffida degli esseri umani. La presenza degli elfi scuri non ha fatto che aggravare la situazione.
Aredhel fornisce ai nostri una traduzione di una delle pergamene degli elfi scuri, in cui si leggono alcune parole in mezzo a un testo incomprensibile. I nostri restano a lungo prigionieri, e alla fine, quando ormai stanno cominciando a pensare a un modo per fuggire con la forza, Aredhel appare magicamente in mezzo a loro e, sempre con la magia, li trasporta nella stanza sulla sommità della torre, da cui lei può usare il potere necessario a condurli lontano, in un luogo che ella conosce bene. Il gruppo sceglie il cortile della dimora di Kristena a Meiersdorf. Aredhel saluta il gruppo e compie l’incantesimo.
I nostri si ritrovano nel cortile, fanno chiamare Kristena e poi Rasmus Dahl, che si trova in città. Il gruppo riepiloga quanto accaduto e mostra la pergamena misteriosa. Su di essa, vi sono alcune parole, come “torrente”, “monti a ovest”, “foresta”, che sembrano avere un collegamento con la zona, altre misteriose, come “grande orso”. E poi il riferimento a “specchio”, ripetuto due volte. Riuscirà il gruppo a recuperare il terreno perduto nella corsa alla Coppa, che vede ora coinvolte le Genti, gli elfi scuri e gli Anyar?

PIZZE DADO

aluin2_diario2/parte4.1713341507.txt.gz · Ultima modifica: 2024/04/17 08:11 da tex