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aluin2_diario2:parte8

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1 Giugno – I Cavalieri del Teschio e nuovi incontri

I nostri eroi sono alle prese con i Cavalieri del Teschio. D., in una posizione difficile, decide di scendere in fretta dal fianco della collina e ripararsi dietro i cavalli, ma lo fa più lento del previsto, quasi inciampando, per sua fortuna uno dei nemici con l’arco lo colpisce senza gravi danni, mentre l’altro viene raggiunto da una freccia di Sigric e non scocca la sua.
Intanto, Joaquin ha intuito che il nemico, pur ferito, riuscirà ad attaccare, così si prepara sulla difensiva per poi scattare al contrattacco. Victor, dopo uno scambio di colpi con il Cavaliere con lo spadone, porta un colpo tremendo che sorprende l’avversario, gli mozza la mano e lo mette fuori combattimento. Mentre Joaquin ferisce il suo nemico, D. si lancia verso il nemico a cavallo, che nel frattempo è smontato e ha preso spada e pugnale. D. lo sorprende e con un solo colpo lo getta a terra, per poi finirlo.
L’altro nemico a cavallo prende la spada e si lancia alla carica su Victor, che però lo fa stramazzare al suolo con un unico, tremendo colpo. L’ultimo avversario, al quale Victor intima la resa parlando magicamente la sua lingua, dice di voler morire con onore e attacca ancora Joaquin. Alla fine i nostri lo abbattono e Victor lo finisce con un ultimo colpo, dopo aver capito che egli vuole la morte in battaglia e non ha nulla di rilevante da dire.
D. e Joaquin si mettono sulle tracce di tre cavalli dei nemici, che sono fuggiti verso est. Li ritrovano vicino a una fattoria data alle fiamme da tempo, nei pressi di un corso d’acqua. I nostri vedono una pila di morti, uomini d’arme di Hurek o della Repubblica probabilmente, e un corpo steso con i paletti a terra e torturato. Joaquin riporta i cavalli dei nemici e avvisa Victor e Sigric, che intanto hanno preparato la cena. D., rimasto alla fattoria, esamina le tracce, vedendo che un gruppo di una dozzina di uomini è giunto alla fattoria, ma ne sono ripartiti solo i cavalli privi di cavaliere, portati via da un gruppetto di sette individui. Trova anche le tracce di un quartetto giunto alla fattoria per conto proprio.
Mentre esamina il tutto, D. sente rumore di cavalli in arrivo, e si nasconde vicino alla pila di cadaveri, nonostante il disgusto, fingendosi morto. I nuovi arrivati sembrano gente del nord, uomini d’armi al comando di un tizio alto e biondo, Svensson, che ordina di dare sepoltura ai cadaveri. D. viene scoperto e dice di chiamarsi Petrov, Svensson lo interroga brevemente, poi arrivano anche Victor e gli altri, e il paladino dice che sono in missione per conto del Barone Friedmann. Svensson racconta di essere a capo di un gruppo di miliziani e mercenari che rastrella la zona a ovest di Holm, e che si erano divisi per dare la caccia ai nemici. Un gruppo alla fattoria è stato sterminato dai quattro uccisi dai nostri, che hanno torturato uno dei malcapitati perché reo di essersi comportato con codardia durante lo scontro. Svensson dice che la zona a ovest di Holm non è sicura, e che verso i monti non ci va mai nessuno ormai, ma che una volta arrivati là, i nostri non devono temere le Genti, in quanto lì sorge una fortezza dei nani. Il gruppo cena nell’improvvisato accampamento e passa la notte in compagnia di Svensson e i suoi.

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aluin2_diario2/parte8.1732790405.txt.gz · Ultima modifica: 2024/11/28 10:40 da tex