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4 Giugno – Herumer
I nostri eroi si trovano avvolti nell’oscurità. D. si vede comparire davanti la sagoma appena percepibile di un teschio volante, e stessa sorte avviene a Sigric, e poi Joaquin e Darbli. Il nano, pur colpito, riesce ad accendere la torcia. Il gruppo fa fronte all’attacco dei teschi, intanto però avanza lo spettro. Oltre agli occhi rossi, ora sono visibili il suo pettorale di piastre, il bracciale, la spada e la corona argentata che manda sinistri scintillii. L’effetto provocato dallo spettro manda nel panico Joaquin, che fugge verso l’ignoto. Victor, con sorprendente prontezza di spirito, ne ostacola la fuga e poi, resistendo all’attacco di un teschio, gli infonde coraggio magicamente. Con lo spadaccino di nuovo attivo, il gruppo si prepara a ricevere l’attacco diretto dello spettro.
Mentre D. con fatica prova a vincere la resistenza del coriaceo teschio volante, nota che il suo pugnale da parata è illuminato da una forte luce azzurra. Stessa sorte per la spada di Joaquin. Le due armi di sir Thengen reagiscono alla presenza dello spettro, che altri non può essere se non Herumer. Joaquin vorrebbe vibrare un attacco sul nemico, ma colpito dal potere di congelamento dovuto alla presenza dello spettro, e poi dal teschio volante, le sue capacità di attacco sono ridotte. Victor però usa il suo guanto magico e i suoi poteri per vibrare un tremendo colpo che mette in seria difficoltà Herumer. Alla fine, ferito come Joaquin dagli effetti di congelamento dello spettro, Victor riesce a riprendersi prima degli avversari e del compagno, e vibra un ultimo letale colpo, facendo svanire Herumer nel nulla, a terra resta solo il suo equipaggiamento magico.
Victor piomba sul nemico di Darbli, mentre alla fine D. lascia il suo nemico sulla difensiva e si fionda ad aiutare Sigric, abbatte il nemico con un colpo e poi viene di nuovo raggiunto dal primo, tenace avversario. Victor e D. compiono una strana manovra, scambiandosi l’avversario, ma alla fine hanno la meglio sugli ultimi nemici. Victor deve curarsi il piede, che rischiava di perdere per gli effetti del congelamento, e intanto cura Joaquin. Senza perdere tempo, i nostri avanzano verso il bagliore verde al termine del corridoio. In un salone ampio, dalla volta sostenuta da diverse colonne, il gruppo si trova dinanzi un altare di pietra circondato da una bolla di potere verdognolo. Sopra l’altare, una coppa. Più indietro si trovano un fiume di magma che sgorga da una spaccatura sulla parete meridionale e degli scalini che conducono a un sarcofago.
Così, dopo aver superato l’ostacolo di Herumer, i nostri hanno finalmente trovato quello che cercavano? È la Coppa di Mezael ad attenderli sull’altare?
PIZZE DADO