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aluin_diario:21ottobre2020

5/6 Marzo, Anno 1

Dopo aver trovato l'uscita dalle caverne sul lato sud della montagna, Maria guida i cinque evasi per uno stretto sentiero che dovrebbe condurli alla via più larga che era stata percorsa all'andata. Una volta trovato il percorso più comodo, il gruppetto inizia la discesa e abbandona di nuovo la strada maestra per prendere un'altra scorciatoia, più ripida e stretta, ma nascosta ad occhi indiscreti.
Allontanatisi a sufficienza dalla via principale, i fuggitivi si fermano in una radura, dove consumano i pochi viveri che restano loro. La scenetta bucolica è completata da uno stormo di passerotti che si comporta in modo strano in alto sopra le fronde degli alberi. Poichè v'è chi dice che una rondine non fa primavera e un passerotto non aiuta a scappare dalle Lame, una volta rifocillatisi i sette ripartono subito. Dieci minuti dopo, incrociano il torrentello che avevano visto all'andata quando per la prima volta avevano sentito il ruggito della bestia.
Declan sceglie di seguire il corso d'acqua in avanscoperta, mentre gli altri proseguono sul sentiero. Il gaelico ritrova facilmente la capanna dove aveva riposato coi suoi compagni la sera prima e pur non scorgendo segni di vita si apposta, onde scorgere per tempo intrusi. Gli altri nel frattempo vengono guidati dal segugio bipede Brax verso una traccia di sangue: Mormegil, presa su di se la responsabilità di andare a vedere, trova un cadavere con la camicia strappata e una vistosa ferita al torace, causata da una lama. L'elfo è convinto di non aver mai visto il morto. Intanto gli altri raggiungono una radura, al centro della quale degli attrezzi posati su un ceppo e Doni rannicchiato.
A quel punto, si scatena il parapiglia: uno dei due scagnozzi che avevano accompagnato le lame, giunge verso la radura sul lato di Klaus e lo colpisce poco prima che Declan, che l'aveva seguito dalla zona della capanna, possa piantargli una freccia nella schiena. Lo stregone se la cava con una ferita e uno spavento, mentre lo scagnozzo termina lì la sua misera mercenaria vita.
I quattro fanno appena in tempo ad accorgersi della fuga di Franc che altri due armigeri arrivano nella radura. I due messi in mezzo tra Declan e Mormegil, trovano immediatamente il termine del proprio destino.
A questo punto, ai sei sopravvissuti non resta che cercare riparo nel ducato. Intraprendono quindi un percorso verso est, per passare un'altra montagna. Dopo aver trovato l'ennesimo cadavere con la camicia strappata, Declan mangia la foglia e chiede a Maria che tatuaggio stessero cercato. E' così, sull'onda del sospetto dello scattoso gaelico, Maria è costretta a mostrare la voglia a forma di ciclamino che Agnes ha sulla schiena, un ricordo lasciatole dalla guarigione dal morbo nero.
Con Klaus che sobbalza, ma tiene per sè il turbamento interiore causatogli dalla quella forma a lui così ben nota il gruppo va a dormire in una piccola caverna, sperando di aver lasciato le Lame definitivamente dietro di sè.

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aluin_diario/21ottobre2020.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)