Role Master

28 Gennaio Anno 2°

Il drammatico scontro vede i nostri in difficoltà, a peggiorare le cose ci pensa il signore dei tumuli, che emette uno dei suoi terrorizzanti versi. A Dirk cedono i nervi, e si da alla fuga giù per il fianco della collina. Nel frattempo, Franz ha sciolto lo spettro che incalzava Ghibli, il quale tuttavia è in difficoltà e alle prese con tre scheletri. Il nano fa uso della sua pozione magica, riprendendo le forze e ritrovando l'uso del braccio rotto, lanciandosi poi subito sul signore dei tumuli e ignorando gli altri nemici. Intanto John ha lasciato l'ultimo suo scheletro ed è accorso in aiuto di Franz, che è stato assalito dal signore dei tumuli. Il tremendo nemico infligge al povero prete un colpo con il suo pugnale, la ferita porta al malcapitato una maledizione oltre al grande dolore. John colpisce appena il signore dei tumuli, poi viene incalzato da un altro degli spettri. Il signore dei tumuli si sposta dunque su Friedrich e, prima che il nano possa intervenire, lo ferisce pesantemente. Il povero cacciatore di streghe subisce anche un duro colpo dallo spettro con cui era corpo a corpo, finendo a terra in un lago di sangue. L'arrivo di Ghibli serve a tenere a bada il signore dei tumuli, nel frattempo Franz si è portato in disparte e prova a sciogliere il capo dei nemici con i suoi poteri, senza successo. Dirk, superato il momento di terrore, torna sui suoi passi e si prepara a colpire i nemici con una freccia magica, proprio mentre un gruppo di scheletri, fra cui alcuni evocati da uno degli spettri, si dirigono su Franz. Lo scontro raggiunge il suo momento culminante, all'improvviso però dal nulla sbucano i due elfi. La spadaccina aiuta Franz, che può sciogliere due nemici, mentre l'elfo colpisce con una micidiale freccia il signore dei tumuli. Prima che Dirk possa scagliare il suo dardo magico, il signore dei tumuli emette un altro pauroso richiamo, poi assieme agli spettri rimasti svanisce magicamente, abbandonando lo scontro.
Dopo aver salvato Friedrich, arrestandone i numerosi sanguinamenti, John si occupa degli altri del gruppo. Franz non vuole confidare agli altri l'effetto del pugnale maledetto sul suo corpo, ma con insistenza John lo convince a spostarsi in disparte e mostrare la ferita almeno a lui. Il druido fa bere al prete la pozione elfica comprata a Marienburg, e la ferita sembra subito acquistare un migliore aspetto. Ripresi dalle ferite, i nostri riposano il resto della notte, al mattino ripartono verso nord. Dirk, molto abbattuto per essere fuggito dallo scontro la sera prima, decide di andare a caccia, ma combina un altro pasticcio, infatti nel seguire le tracce di un cinghiale finisce per tirare una freccia a un segugio demoniaco. Gli altri canidi malefici del piccolo branco si lanciano sullo scout, che fugge a cavallo fino a ritrovare il gruppo. I nostri decidono di seminare i segugi, l'arciere elfo aiuta colpendoli con i suoi strali di tanto in tanto. A sera, i nostri giungono ai piedi delle montagne, iniziano la risalita finchè, giunti vicino al passo che porta alla valle della fortezza, sentono la presenza di una piccola pattuglia di orchi di guardia. Elinar e Dirk, silenziosi come ombre, si portano vicino ai nemici, in un lampo l'elfo ne uccide due con le sue frecce, mentre lo scout ne coglie uno alle spalle con il pugnale. Prima di poter colpire il bersaglio, Dirk si sorprende nel vedere il nemico stramazzare al suolo, probabilmente colto da un malore improvviso. Lo scout è lesto a colpire però l'altro orco, uccidendolo sul colpo. Eliminati i quattro nemici e sistemati i loro corpi come fossero ancora di guardia attorno al fuoco, i nostri proseguono. John percepisce il potere magico di Nergal e dei suoi servitori nella fortezza sempre più vicina, ma anche un incantesimo non direttamente pericoloso prima della fortezza.
I nostri sono scampati agli spettri alla collina, ai segugi e al primo incontro con gli orchi. Il potere avvertito da John è forse legato al varco che i nostri stanno cercando per penetrare nella fortezza? Quali altre insidie attendono il gruppo nella valle coperta dal fumo dei macchinari?

PIZZE FABIO