11 Luglio Anno 1°
Mentre Martin e Haldir provano a farsi curare come possibile dalle rispettive ferite, Bingo e Oleg aprono la botola e trovano una scala a pioli che porta ad un condotto sotterraneo. Assieme a Reinhardt, i due percorrono tutto il passaggio fino ad arrivare all'aperto, qualche chilometro più a sud rispetto alle rovine. I nostri si dirigono verso un boschetto, il luogo più vicino in cui nascondersi. Qui si trova una stalla, con tracce evidenti di un cavallo da poco partito verso nord. Consci di non poter proseguire subito l'inseguimento, i nostri si riuniscono con Martin e Haldir, recuperando i loro averi e il cavallo che trainava il carro ormai danneggiato. Nella stalla si trova un altro carro, in discrete condizioni. Viene deciso che Reinhardt e Bingo, il cui piccolo peso non comporta grosse fatiche, si mettano subito all'inseguimento di Paul, mentre il resto del gruppo proverà a trovare dei cavalli nella zona per poi mettersi a sua volta in viaggio con il carro. Il templare e l'hobbit partono e, senza concedersi soste, seguono le tracce del cavaliere che, dopo aver puntato per un tratto a sud-ovest, volgono a ovest, avvicinandosi alla costa. Nel frattempo, Haldir trova una giumenta con due puledri, l'elfo e Oleg, a sua volta molto pratico di cavalli, non faticano ad addomesticarli e a portarli al carro. Quando ormai il tramonto è vicino, Bingo e Reinhardt scorgono la sagoma di un cavaliere poco più avanti. I due si mantengono a distanza di sicurezza. L'uomo ferma il cavallo dentro un villaggio abbandonato, accende un fuoco e mangia, poi, esausto, crolla nel sonno. Per Bingo e Reinhardt è un gioco da ragazzi immobilizzarlo e attendere poi comodamente seduti attorno al fuoco i compagni, che giungono un paio di ore più tardi. I nostri trascorrono la notte nel villaggio abbandonato. Dopo il suo turno di guardia, Reinhardt sveglia Bingo per il cambio e gli chiede di spiegare il proprio comportamento con il pugnale sottratto. L'hobbit dice di non lavorare soltanto per il templare, e di aver recuperato l'oggetto perchè gli era stato detto di farlo, e che l'oggetto stesso non dovrebbe essere legato a poteri oscuri.
Il mattino seguente, i nostri cominciano l'interrogatorio di Paul. Il ragazzo non cede facilmente, e Oleg è costretto a ricorrere a molta violenza e crudeltà per costringerlo a dire la verità. Egli infine rivela che i piani del Maestro riguardano un'invasione da nord, molti clan di Norsca sono pronti e, in autunno, partirà l'offensiva. Almeno, questo è quello che il Maestro dice a tutti i collaboratori di dire. Il Maestro si tiene in contatto tramite posta ordinaria, Paul non sa dove si trovi. Non vi sono altri norsmanni nella zona, ma diverse navi sono pronte ad intervenire se si fanno segnali con i fuochi dalla costa. Paul rivela che l'obiettivo dell'esperimento al Vertice del Maestro era quello di ottenere il controllo della volontà dei vivi allo stesso modo in cui i negromanti controllano i non-morti. Il tentativo non è stato completato e la causa imprevista è il risveglio del Signore dei Tumuli che, tra l'altro, si comporta in modo del tutto insolito, agendo di propria volontà. L'attacco dal nord è previsto all'equinozio, il prossimo indirizzo a cui Paul avrebbe mandato la missiva di risposta è nel paese di Hostvoldt. Dopo l'interrogatorio, Reinhardt giustizia il giovane allievo negromante.
Fra i vari effetti personali recuperati al giovane vi sono monete d'oro, gioielli, anelli con sigilli, fra cui il simbolo con la “E” circondata da serpenti che è quello del Maestro. Vi sono lettere di cambio e documenti per tre identità diverse, fra cui una donna. Il giovane ha infatti anche vestiti e parrucca per traverstirsi. Infine, i nostri recuperano una pergamena del Maestro in cui egli si complimenta con l'allievo e dice che in estate riprenderanno il loro operato e che in inverno il piano sarà completo. La risposta di Paul era che le vie del nord erano aperte, che andava tutto bene e che l'autunno avrebbe portato i suoi frutti. Paul aveva anche un pendente con la “E” pervaso di un potere negativo, che i nostri si affrettano a distruggere dopo la morte del giovane.
Il gruppo riprende la via di Arnau, giungendo in città due giorni più tardi. In paese vi sono stati dei tumulti, alcune case stanno ancora fumando, pare infatti che fra i congiurati vi fosse chi aveva degli alleati che hanno tentato di liberarli, senza successo. Forse, l'interno era quello di bruciare prove compromettenti, dato che anche il cantiere della famiglia di Albert è stato dato alle fiamme. Mentre Reinhardt e Martin riferiscono al Tempio, trovando in miglior salute il maestro di Ulrich e i suoi templari, Bingo va in locanda, Oleg visita il bordello locale e Haldir recupera carro e cavalli. I nostri si dedicano all'acquisto di armi, per prepararsi alla prossima partenza alla volta di Hostvoldt.
I nostri sperano di riuscire ad utilizzare il loro unico indizio sulla posizione del Maestro per poter finalmente giungere al confronto diretto con l'introvabile avversario. Quali oscure trame il nemico sta architettando? Quanto c'è di vero nell'attacco da nord previsto per l'autunno? Dove si trova il Signore dei Tumuli, e quali altri pericoli affronteranno i nostri nel loro prossimo viaggio?
PIZZE PAOLO