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diario:12gennaio15

24 Novembre Anno 6°

Dopo la precipitosa fuga dalla piramide, il gruppo decide di accamparsi nel mezzo del deserto, spostandosi solo di qualche chilometro rispetto alla direzione originaria della fuga. Al mattino successivo, i nostri decidono di tornare alla piramide, nella speranza di poter sorprendere il nemico o perlomeno di poterne seguire le tracce, oltre alla possibilità che l'antica tomba contenga ancora qualcosa che valga la pena di essere trovato. Milten e Stik, volando e resi invisibili da Renaux, tornano ad esplorare la piramide, gli occhi attenti dell'esploratore vedono molto terreno calpestato ma nessuna traccia di nemici, lo stregone avverte invece un unico potere magico attivo, non minaccioso. I due entrano nella piramide, trovando i muri e i pavimenti rovinati, pietre distrutte e, particolare curioso, un pezzo di parete riportante geroglifici rimosso. Secondo una divinazione di Milten, quei simboli servivano al capo dei nemici. Il corridoio che portava al livello superiore, ora privo di protezione magica, conduce i nostri esploratori nella sala del sarcofago, dove un incantesimo di protezione è stato lanciato sul coperchio affinchè nessun incantesimo possa entrare od uscire, e che un'eventuale manomissione avverta colui che ha lanciato il rituale. La stanza è stata saccheggiata, dei vasi canopi nessuna traccia, così Milten e Stik tornano dai loro amici e, tutti assieme a bordo dei dromedari, i nostri ritornano alla piramide.
Esaminata meglio la stanza, Stik trova un meccanismo per aprire uno scomparto segreto, all'interno c'era un piccolo scrigno che conteneva “un bastoncino di legno” secondo la divinazione. Esso è stato preso dal Commodoro. Amdir teme che il bastoncino sia proprio lo Scettro del Re, mentre Renaux è convinto si tratti di uno strumento che, come le chiavi, possa condurre allo Scettro. Al livello inferiore, Renaux analizza il portale, ormai chiuso, senza capire come sia possibile aprirlo. Esso conduce ad una delle altre piramidi, Renaux chiede ai suoi avi quale e il responso è: quella di nord-ovest. Il gruppo decide dunque di inseguire il nemico e tentare un disperato recupero del “bastoncino”, dunque Milten fa volare tutti i compagni e sette dromedari, e Renaux poi trasporta tutti, in tre distinti viaggi, a pochi chilometri dalla piramide di nord-ovest. Essendo ormai notte, i nostri si accampano e al mattino seguente Stik in volo va ad esplorare la piramide, ormai abbandonata dal nemico, vedendo impronte di un gruppo numeroso in viaggio verso sud. Immaginando il nemico in viaggio verso la piramide di sud-ovest, quella protetta dall'esercito di non-morti che li aveva respinti, i nostri decidono di provare a guadagnare terreno, teletrasportandosi ad un oasi più a sud e guadagnando così quasi un giorno di viaggio. Renaux trasporta Milten, Stik e cinque dromedari in volo sopra l'oasi, poi si prepara a trasportare il resto della comitiva. Tuttavia, i due poveri malcapitati vengono bersagliati di quadrelli di balestra provenienti dal palmeto sul lato corto dell'oasi. Stik, ferito, precipita nella sabbia, mentre Milten prova a ripararsi fra i dromedari fluttuanti.
Lo scontro infuria, quando l'ignaro Renaux trasporta il resto del gruppo all'oasi, prima viene colpito Milten, il cui braccio viene rotto, poi Amdir prima che possa soccorrere gli amici. Thorak, che non riesce a proteggersi e fluttua nell'aria urlando la sua rabbia, viene centrato da diversi quadrelli e atterra poi fra le palme in pessime condizioni. Anche Ysmail viene colpito, a salvarsi sono solo Valery, che priva di cristalli deve raggiungere Stik a terra, e Renaux, che però fallisce l'incantesimo di palla di fuoco e rimane stordito, al riparo però fra i dromedari fluttuanti. Infine, Milten e Amdir riescono ad atterrare fra le palme mettendosi al riparo, l'elfo riesce a curare se stesso, poi Milten e infine il povero Thorak, che Ysmail ha in qualche modo trascinato lì vicino e che Milten sposta magicamente nel luogo in cui si trovano lui e Amdir stesso. Poi, Valery finalmente riesce a recuperare i cristalli, e crea un muro di fuoco nero attorno alla zona di si trova il gruppo, riuscendo a colpire anche i quattro balestrieri disposti attorno nel palmeto. Uno di essi viene poi finito dalla stessa Valery, un altro, colpito da Milten, finisce confuso per essere bruciato dal muro di fuoco. Anche il terzo viene messo fuori combattimento, mentre del quarto balestriere pare non esserci traccia. Mentre Amdir soccorre il nano, che rischia seriamente la vita, Renaux ripresosi dallo stordimento attiva su di sè un incantesimo di volo molto rapido, poi l'invisibilità e, così preparato, sorvola l'oasi alla ricerca dell'ultimo nemico. Infine, lo sciamano individua il nemico in fuga, lo raggiunge e con un tremendo fulmine lo uccide.
I nostri hanno rischiato grosso, Thorak ha quasi perso la vita e molti componenti del gruppo sono stati feriti. I viaggi magici, pur rischiosi, hanno tuttavia permesso ai nostri di recuperare molto svantaggio. Sarà sufficiente a raggiungere il Commodoro e le sue truppe? E una volta raggiunto il nemico, come farà il piccolo gruppo dei nostri eroi a sopraffare il potente generale alchimista e i suoi numerosi uomini? E che cos'è realmente il “bastoncino di legno” che Razheem ha recuperato dalla piramide?

diario/12gennaio15.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)