27 Settembre Anno 1°
Mentre Bingo continua il suo inseguimento dell'uomo vestito di nero che ha visto spiare le mosse dei compagni, ignari di tutto Reinhardt e Martin accompagnano Oktavius dal prigioniero al tempio di Ulrich. L'uomo conferma al templare di Sigmar ogni cosa già rivelata ai nostri, Oktavius però non sembra incalzarlo con le sue domande, quasi accontentandosi di quanto già scoperto e timoroso di portare alla luce chissà quale altro particolare scomodo. Intanto, Bingo ha finto di cadere e perdere terreno, per fare in modo che il fuggiasco potesse sentirsi al sicuro e proseguisse poi nel bosco con meno fretta. L'hobbit segue abilmente il nemico di soppiatto, fino a quando questi viene salutato da una sentinella, ai margini di una specie di burrone che spacca in due il bosco. Tramite una sorta di ponte levatoio di corda e legno, l'uomo passa dall'altra parte, dopo aver scambiato qualche parola con la sentinella, che sembra preoccupata da come “loro” prenderanno la notizia. Effettivamente, qualche minuto dopo Bingo sente una voce non umana e molto acuta prorrompere in un'esclamazione di disappunto “ladri, sventura!”. Un tuono scuote la foresta, si ode fino in città, un fulmine viola si abbatte sul bosco. Si ode anche il suono di una campana. In quel tratto, oltretutto, Bingo aveva già scorto sugli alberi strani bagliori sicuramente non naturali. Bingo, preoccupato da quanto visto e sentito, corre in città, dove nel frattempo Reinhardt e gli altri osservano con grande preoccupazione una nube nera innaturale avvicinarsi da est.
Il templare e Martin si riuniscono con Oleg e Daruk alla locanda, poi i quattro vanno a parlare con il sergente della milizia prigioniero, mentre Okativius e i sigmariti se ne vanno per occuparsi della popolazione. La nube è sempre più vicina e porta con sè una pioggia violentissima. Il sergente, impaurito, dice che si tratta dell'ira del bifronte, facendo capire ai nostri che si tratta dello schiavo su cui è stata usata la campana del destino e a cui gli effetti della mutapietra hanno fornito, oltre alla seconda testa, grandi poteri magici. I nostri corrono alla palizzata ad est, in tempo per vedere Bingo sopraggiungere di corsa. L'hobbit racconta quanto visto, intanto Oleg vede con il cannocchiale i bagliori spostarsi verso sud. Martin con una divinazione ha l'immagine di un gruppo di bipedi che accompagnano l'ogre dalle due teste, non si tratta di non-morti. Il gruppo si divide, Daruk va alla porta ovest, Oleg a quella sud, gli altri alla piazza del paese. Il kislevita giunge alla porta sud mentre un miliziano la sta chiudendo, salito sulle mura vede l'ogre fermarsi a poca distanza dalla città, le due teste parlano fra loro, una con voce acuta, l'altra profonda e cupa, e decidono di distruggere il centro abitato. Il mostro scaglia una specie di sfera di fuoco che si posiziona sopra il centro città, poi esplode in molte parti, ciascuna delle quali precipita sugli edifici causando morte e distruzione.
I nostri trovano rifugio nella locanda, mentre Oleg si ripara come può in una casa vicino alle mura, dopo aver detto ad un miliziano di correre ad avvisare Reinhardt. Prima che il resto del gruppo posso decidere cosa fare, la locanda viene presa d'assalto da un gruppo di skaven. Nella locanda scoppia il finimondo: Daruk e Reinhardt reggono gli skaven della prima fila, altri nemici provano a lanciare strane sfere venefiche, uno dei due viene fermato per un attimo da un incantesimo di Martin, l'altro riesce a mandare il proiettile dietro il bancone, sprigionando una nuvola verde. La battaglia prosegue furibonda, Daruk porta a segno qualche buon colpo ma poi viene ferito gravemente da un doppio colpo di due nemici, che gli causa la rottura di una costola e di un braccio. Reinhardt uccide un nemico , così come Bingo, che riesce a impedire che uno skaven, che si era agilmente portato addosso a Martin usando il lampadario, possa ferire il prete di Morr, che in un estremo tentativo di difesa si era lanciato sul topo gigante sperando di toccarlo e scagliare il suo incantesimo di gelo, fallendo però nel suo intento. Intanto, Oleg ha sentito urlare delle donne in una casa, accorso in aiuto vede quattro skaven uscire dall'abitazione, uno dei nemici insegue le donne in fuga, gli altri tre si lanciano sul kislevita. Oleg ferisce un nemico, subisce due colpi non gravi, uccide lo skaven che mulinava uno strano flagello, che sembra spargere una sostanza verde. Il nemico ha però il tempo di ferirlo a sua volta prima di morire. Nonostante il colpo ricevuto, Oleg si sbarazza di un secondo nemico, mentre il terzo perde la presa sulla sua arma e pare in difficoltà.
Così, i nostri eroi si sono trovati all'improvviso a dover fronteggiare l'ogre dalle due teste e i suoi poteri, la nube nera, misteriosi bagliori e, come se non bastasse, un numeroso gruppo di skaven che paiono aver invaso la città. Riusciranno a sopravvivere all'assalto? Chi o che cosa potrà fermare il bifronte?
PIZZE DIVISE