14 Agosto Anno 6°
La giornata trascorre piacevole per i nostri eroi: lontane sembrano le minacce dei tempi passati, il presente è ricco di serenità e, nonostante il gran trambusto in città per l'imminente inizio del Torneo, il gruppo passa ore tranquille, in compagnia dei Velven e in giro per i tendoni e le bancarelle che affollano Luishanna. Renaux chiede ad Alundra quali passi occorrerebbero per divenire un giorno un Velven, dato che il gruppo di coraggiosi e abili difensori dei confini e della pace ha molto colpito lo sciamano: la giovane guerriera spiega che occorre lasciarsi ogni altra cosa alle spalle, superare il giudizio del gran maestro Yevin possedendo doti morali e pratiche tali da poter essere utile alla causa, e rispettando gli obblighi che far parte del gruppo comportano verso gli altri membri. Durante il giorno, Stik accompagnato dal resto del gruppo si reca alla tenda degli elfi dei boschi, dove chiede di poter vedere qualche armatura leggera che faccia al caso suo. Gli elfi mostrano uno splendido corpetto di cuoio, così leggero da sembrare un semplice abito. La cifra chiesta è notevole, ma l'armatura vale ogni moneta. Quando nel parlare gli elfi scoprono che gli avventori sono il famoso gruppo di coraggiosi che nel regno boscoso si oppose al nemico e uccise il demone, Stik ottiene un ottimo sconto per l'armatura, e ciascuno dei suoi amici riceve un dono: stivali comodissimi e leggeri per Amdir, una veste elegante per Milten, un caldo e sicuro mantello per Renaux.
Dopo aver trascorso piacevolmente la giornata e aver desinato con i Velven, allietando la festa con il canto di Milten, il gruppo rientra a casa di Stik. Il giorno seguente, il 15 Agosto, data di inizio del Torneo, i nostri si preparano lavandosi e mettendosi in ordine per l'arrivo del Re, mentre Renaux si reca al mare. Il gruppo poi assiste alla sfilata della scorta reale: Re Valdenar giunge a cavallo, in completa armatura, come sempre imperioso e rassicurante. Dopo aver pranzato con i Velven, i nostri vengono cercati dal Re, ma l'inizio del Torneo incombe e il gruppo si reca al palco d'onore ad assistere alla gara di tiro con l'arco, vinta da Guillome Penna Nera. Nel pomeriggio, in attesa di recarsi a palazzo a sera, i nostri vanno ad assistere alla gara di braccio di ferro, scommettendo una modesta cifra su Thorak. Il fortissimo nano infatti è sconosciuto ai più, e nessuno lo crede capace di impensierire gli omoni presenti alla gara. Al primo incontro tuttavia, il nano spacca il braccio all'avversario, avendo messo fin troppa forza nel gesto credendo l'uomo degno del confronto. I nostri guadagnano una discreta somma, e ripetono poi il colpo al torneo di scherma, dove puntano qualche soldo sulla bella Alundra, che iscritta sotto lo pseudonimo di Cavaliere della Rosa non gode certo dei favori del pronostico, ma disarmato con un solo gesto di spada il suo primo avversario, vince agilmente l'incontro garantendosi il rispetto e il timore dei rivali per il proseguo.
Finalmente, i nostri vanno a palazzo e incontrano il Re e la Baronessa Laura. Valdenar è contento di rivedere il gruppo, egli riconosce e saluta con piacere Milten, il figlio del famoso Arunas. Il Re ripete ai nostri che al termine del Torneo vorrà parlare loro di un'incombente questione tuttavia, come in precedenza la Baronessa, non fa altri accenni alla vicenda, congedando presto i nostri, che si consolano con un pantagruelico pasto in una locanda di infimo aspetto ma di grande sostanza, da Olaf, una vecchia conoscenza di Stik.
Il giorno successivo, tutto è pronto per l'inizio del torneo di giostra, l'evento principale di quei giorni di festa. Il favorito pare essere un certo Francois Delacroix, di Almoon, tuttavia, dopo una curiosa e umile presentazione del tutto fuori contesto rispetto alle pomposità degli altri cavalieri, l'amico dei nostri, il Velven Krang, dimostra fin da subito la sua grande abilità disarcionando con un colpo il primo avversario, mostrando che gli allenamenti con il severo Vorador a cui i nostri hanno assistito i giorni precedenti lo hanno riportato, se mai ce ne fosse stato bisogno, al top della forma.
E così, i nostri assistono con serenità ai tornei, guadagnano qualche quattrino e concludono affari con gli elfi, ancora ignari di cosa li attenda nel futuro, e quali questioni il Re e la Baronessa vogliano loro affidare al termine della festa.