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diario:16dicembre14

24 Novembre Anno 6°

Stik è crollato a terra duramente colpito da un quadrello di balestra, tuttavia lo scontro volge a favore dei nostri, l'unico nemico ancora in forze ha infatti tagliato la corda, lasciando dietro di sè solo alcuni compagni, che vengono finiti da Thorak. Tutti, tranne il biopsista a cui Milten aveva fratturato tutti e quattro gli arti. Mentre il prigioniero viene interrogato, e Amdir si dedica alla cura dei feriti, Renaux si rende invisibile e, volando, effettua una ricognizione dell'area circostante, per trovare tracce del nemico sfuggito. Lo sciamano tuttavia individua solo un paio di dromedari nel deserto, e li riporta alla piramide. Il sopravvissuto intanto risponde alle domande del gruppo, avendo capito di non aver più speranze. Egli dice che il suo comandante è il famoso Commodoro, un grande generale degli Alchimisti, e che dunque il suo gruppo, diviso in diverse squadre, è distinto riguardo a quello del Dottore. La gente del Commodoro usa come quartier generale la città alla foce del fiume, a nord, e lì le varie squadre si ritrovano ad intervalli regolari, e il prossimo incontro cade all'incirca a fine dell'anno. Il Commodoro è a caccia dello scettro, i suoi uomini, la squadra sconfitta dai nostri, sono in possesso di una chiave, recuperata nella piramide di nord-est, senza affrontare il signore della tomba, ma portandola via con l'astuzia. Sembra che il migliore dei loro esploratori, l'autore della temeraria impresa, sia anche il sopravvissuto allo scontro. Milten, Renaux e Stik sorvolano a gran velocità i dintorni della piramide, a caccia di dromedari, ne trovano molti e ne recuperano alcuni, ma del nemico nessuna traccia, egli è probabilmente riuscito a fuggire con un paio di dromedari e la tanto preziosa chiave.
Nei dintorni della piramide, Amdir medita per riprendere i suoi poteri magici, al loro ritorno Milten e Stik esaminano l'equipaggiamento degli alchimisti, trovando fiale metalliche con sostante sonnifere, veleni, droghe come quella denominata “dama bianca”, che fornisce una marcia in più a chi ne fa uso. I nostri scoprono che i due biopsisti facevano uso di scimitarre che sono anche oggetti magici catalizzatori di potere di tenebra, e senzienti, rifiutano di essere utilizzati se non da alcuni soggetti. Valery riesce ad utilizzare la scimitarra e, nonostante i forti dubbi di Renaux, ella prende con sè uno degli oggetti. Gli alchimisti hanno anche uno strano oggetto che serve a calcolare le distanze e le posizioni, ma nessuno è in grado di utilizzarlo. Renaux promette al prigioniero che avrà salva la vita, avendo detto la verità fino a quel momento e non avendo intenzione di ucciderlo vigliaccamente, così Amdir cura le sue gambe e un braccio, per poterlo poi liberare al suo destino nel deserto. Gli incantesimi dell'elfo avranno effetto di lì a un giorno, nel frattempo i nostri recuperano le forze e si preparano ad entrare nella piramide. Milten scava lo strato di sabbia liberando l'ingresso, e i nostri accedono ad un corridoio e giungono in una stanza, protetta da molti incantesimi di allarme e di evocazione, su cui si aprono tre corridoi. Stik guardando con attenzione vede alcune pietre del pavimento luccicare, esse formano un disegno: il pavimento è un portale demoniaco, decisamente attivo!
Dopo aver pensato a come accedere alla piramide senza far scattare gli allarmi magici, che Renaux non riesce a disattivare, i nostri decidono che Milten si sposterà magicamente in uno dei corridoi, sperando che essi non siano protetti. Tuttavia, quando lo stregone si materializza nel corridoio, si rende conto di aver premuto una piastrella che attiva di fatto gli allarmi della stanza. Tornato lesto indietro, si unisce al gruppo, che nel frattempo si affretta ad uscire dalla piramide, avendo percepito un grande potere incombere. Uscendo lungo il corridoio, Milten si ferma a guardare e vede comparire la sagoma di una creatura alta quattro metri, con pelle nera e circondata da fiamme su tutto il corpo. L'esitazione potrebbe costare cara allo stregone, che viene colpito da un dardo di fuoco, tuttavia la sua speciale resistenza alle fiamme gli permette di uscire senza un graffio ed anzi, trarne dei benefici. Tornati all'aperto, i nostri fronteggiano tre sfere di fuoco, scagliate dal demone, che si trasformano in tre demoni minori di fuoco. Il primo di essi ingaggia Thorak, il secondo Stik e il terzo Renaux. Lo sciamano fallisce l'incantesimo con cui tentava di spostarsi magicamente lontano dal nemico, si troverebbe a malpartito, ma lo scudo magico rinforzato con cui si era protetto lo salva dal primo attacco del nemico, che è stato intanto colpito da uno spostamento d'aria di Milten. Stik viene ferito, ma non gravemente, mentre Thorak uccide il suo nemico al primo colpo. Renaux si è ripreso dal primo errore, e questa volta usa il suo fulmine per distruggere il suo nemico e ferire quello di Stik, che viene poi ucciso da Milten. Intanto, in un fragore di fiamma, il demone maggiore del fuoco esce dalla piramide e si avventa su Thorak. Il nano regge i colpi e replica come può, Valery utilizza un dardo di ghiaccio per colpire pesantemente il tremendo nemico che finisce a terra. Lo scontro sarebbe ormai finito, ma Renaux colpisce il demone con i suoi tremendi fulmini, che invece di ucciderlo gli consentono di recuperare tutte le forze! Nonostante l'errore di valutazione dello sciamano, i colpi di Stik con il suo arco magico, di Thorak reso veloce dalla magia di Milten, approfittando del nemico a terra risultano tremendi, Renaux stesso prova con un paio di dardi di acqua, ed infine Valery finisce il nemico con un altro proiettile di ghiaccio.
Il guardiano evocato dagli incantesimi di protezione della piramide è stato sconfitto, ma quali altre insidie attendono i nostri nella piramide? Con il Commodoro in possesso di una chiave, il Dottore di un'altra, e il gruppo di una terza, la battaglia per lo scettro del Re passa dai segreti nascosti nella piramide sepolta?

diario/16dicembre14.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)