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diario:16gennaio19

24 Luglio Anno 1°

I nostri eroi sono alle prese con una dozzina di scheletri nei sotterranei di Castel Vlatna. Intanto, la carrozza nera è pronta a partire, l'Ombra si è messa in cassetta e il portone è spalancato. Martin scioglie uno degli scheletri di Oleg, e il kislevita distrugge l'altro. Oleg lancia un grido per i compagni riguardante la carrozza, ma nessuno ha il tempo di fermarne la fuga. Il pericoloso mezzo parte ed esce in un attimo dallo stanzone. Haldir e Reinhardt portano a segno qualche buon colpo, Bingo tiene a bada due scheletri, Martin ne scioglie un altro e Oleg si porta così in aiuto dell'hobbit. In breve, i nostri hanno la meglio sui nemici. Reinhardt si lancia subito sulle tracce della carrozza nera, seguito da Oleg e poi da Haldir, mentre Bingo esamina una delle stanze da cui sono usciti gli scheletri, e Martin da un'occhiata al capitello di una colonna, senza trovare nulla di rilevante. I nostri giungono infine in un ambiente infernale, una scritta sull'arco di pietra lo identifica come “Il Santuario”. Qui, vi sono vasche con corpi fatti a pezzi, canali sulle colonne e nel pavimento che hanno portato il sangue verso un altare di pietra, ove si trovava una bara, protetta dall'esterno da una striscia di simboli che celavano la presenza di un vampiro ancora attivo. In uno dei candelabri, Haldir trova uno scomparto nascosto con una pergamena, vergata con il sangue e firmata da Vlatna: “quando arriverai non mi troverai, ma troverai la tua vendetta ai piani superiori e finalmente avrai pace”. Il luogo sembra essere stato protetto in modo da far sembrare che il cuore del potere negromantico venisse percepito altrove nella fortezza. La carrozza ha proseguito il suo viaggio, sul pavimento si vedono anche impronte di calzature nel sangue.
Mentre Bingo e Oleg proseguono lungo il condotto, il resto del gruppo esamina meglio la stanza e poi, aperta una porta nel muro, risale una scala fino ad un magazzino. Oleg e Bingo trovano l'uscita all'aperto, chiusa da una grata. La catena dell'argano è stata rotta, Bingo passa contorcendosi fra le sbarre ed esce all'esterno, scoprendo di essere sul lato est della fortezza, vicino ad una torre, l'ingresso era celato da fuori da fitti cespugli. L'hobbit prova a riparare con mezzi di fortuna la catena dell'argano, poi assieme ad Oleg raggiunge i compagni al livello superiore. Nel largo magazzino ingombro di casse con viveri e altri oggetti di uso comune, da tempo inutilizzati, si trovano tre porte. Una è uno sgabuzzino, l'altra porta ad una scala che porta all'esterno, Reinhardt sente i passi cadenzati di una sentinella che va avanti e indietro. Dalla terza porta arrivano i suoni di una cantilena in classico, Bingo va in avanscoperta, evitando la scala per non fare neppure il minimo rumore, usando un rampino per salire. L'hobbit si ritrova in una cucina, dal passavivande si vede un grande salone, due pattuglie di scheletri armati di alabarda e capitanati da due scheletri con la spada girano a intervalli precisi. I nostri si riuniscono nella cucina e decidono di provare il tutto per tutto per arrivare ai livelli superiori, da cui proviene la cantilena. Tutti assieme essi corrono verso una delle porte laterali del salone, chiudendosela alle spalle mentre gli scheletri accorrono per fermarli. La porta viene bloccata da Reinhardt, mentre Bingo e Martin prendono una barra di metallo da una ringhiera per chiuderla meglio. Intanto, Oleg sale la scala che porta ad una stanza ingombra di libri, in cui individui vestiti di nero e dalla pelle pallida stanno recitando una specie di rito. Il kislevita si trattiene a stento dal fuggire nel vedere due spettri dei tumuli sorvegliare la sala. I due non-morti avanzano verso Oleg, Haldir, che stava seguendo il compagno, fugge atterrito scendendo la scala. Oleg arretra prudentemente, i nostri attendono i due temibili nemici ai piedi della scala.
Uno degli spettri ferisce Martin con un incantesimo, il prete non riesce a replicare all'attacco ma resiste alla magia del secondo spettro. Poco dopo, Reinhardt e Oleg ingaggiano in battaglia i due nemici, le frecce di Haldir e i dardi di Bingo si rivelano poco efficaci. Oleg viene ferito in modo serio, ma non arretra di un passo, Reinhardt prudentemente si mantiene sulla difensiva. Martin riesce a far allontanare uno dei due nemici, quello di Oleg, così il kislevita ne approfitta per vibrare un pesante colpo al nemico di Reinhardt. Il non-morto viene poi allontanato dalla magia di Martin, dopo aver ricevuto anche due boccette di acqua benedetta da Bingo. Intanto, i colpi sulla porta sbarrata aumentano di intensità.
Così, i nostri eroi sono alle prese con la guarnigione di non-morti della fortezza, mentre oscuri rituali si compiono nella stanza vicina. Riuscirà il gruppo ad avere la meglio sugli scheletri e i due spettri dei tumuli? Saranno in grado di fermare il rituale portato avanti dai misteriosi e lugubri individui nella biblioteca? A chi era rivolto il messaggio di Vlatna, e dov'è andata la carrozza nera con a bordo il vampiro?

PIZZE IVAN (pagate da Erik)

diario/16gennaio19.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)