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diario:16giugno14

1 Agosto Anno 3°

Pochi istanti sono trascorsi, la figura imponente del demone si è accasciata al suolo, uccisa dal colpo di Milten. La vittoria è ormai raggiunta, Renaux uccide tre dei superstiti con i suoi fulmini, mentre gli altri, malconci e feriti, fuggono nella notte. Tuttavia, la soddisfazione dura poco per i nostri: il corpo del demone infatti, ora che è privo di vita appare assai diverso da quello del nemico tanto atteso. Porta un'armatura di scaglie grigio scuro, una cintura con una mazza di acciaio e un pendente che possedeva un incantesimo di illusione, usato per ingannare il gruppo e mostrarsi con le sembianze del demone-Wynona.
Dopo aver bruciato i corpi dei nemici ed essere tornati per rifiatare al bosco sacro, i nostri decidono di rimettersi subito in azione, sfruttando le qualità di esploratore di Sparviero per trovare le tracce del nemico e vedere quando e dove il vero demone si è staccato dal gruppo dei nemici uccisi poco prima. L'abile elfo guida i nostri nei boschi, a passo svelto, fino a ritrovare alberi morti e zone di foresta ancora corrotte. Qui, Sparviero lascia il gruppo e con gran velocità raggiunge un crocevia qualche chilometro più lontano, e qui trova le tracce del gruppo del demone: i nemici si sono divisi al crocevia, dodici individui hanno proseguito verso ovest, fra di essi quattro lasciano profonde impronte, gli altri otto sono probabilmente quelli che trasportano la portantina del demone. A terra, viene ritrovato un pentacolo, usato per l'evocazione del demone “fasullo” che i nostri hanno sconfitto. Il gruppo prosegue ancora per qualche tempo, poi viene scelto un posto per bivaccare, e l'unico avvenimento degno di nota è una violenta scossa di terremoto.
Il mattino successivo, i nostri riprendono a seguire le tracce, poi nell'aria comincia a sentirsi un odore che ricorda quello dello zolfo. Stik, volando magicamente sopra gli alberi, vede in lontananza una colonna di fumo, a nord-ovest. I nostri proseguono, poi ad un tratto le tracce dei nemici lasciano la strada e si addentrano nel bosco, con alberi schiantati da qualcuno dotato di grande forza. La caccia continua, fino a che i nostri raggiungono la zona da cui si eleva la colonna di fumo: è un enorme cratere, che i nostri possono osservare dall'alto dopo averne risalito il pendio. Ovunque vi sono spaccature nella terra da cui fuoriesce una sorta di lava verde fosforescente, vi sono centinaia di piccoli servitori demoniaci che lavorano alacremente costruendo dell costruzioni di metallo sparse qua e là, e soprattutto una grossa costruzione, sempre di metallo, al centro del cratere. Essi sono spronati a suon di frusta da una ventina circa di demoni caprini del secondo cerchio, e ad osservare tutto dal suo trono, i nostri scorgono il demone-Wynona. I servitori demoniaci portano il metallo da lavorare ad un'enorme pressa, azionata dalle robuste membra di quattro grossi esseri simili a troll. La scena, già raccapricciante, è resa ancor più inquietante da due elementi: un portale demoniaco aperto e minaccioso, e dal fatto che la gigantesca costruzioni di metallo parrebbe avere fattezze umanoidi, dato che i nostri distinguono due gambe già costruite. Inoltre, secondo Milten osservando la gerarchia dei demoni, sembrerebbe addirittura mancarne uno ancora più potente del demone-Wynona a controllare gli altri.
Dopo aver osservato da più angolazioni la scena e aver valutato la consistenza dello schieramento nemico, i nostri decidono di non poter fare nulla senza un aiuto. Renaux dunque teletrasporta tutti al bosco sacro poi, sempre con la magia, con Sparviero e Amdir fa ritorno alla città degli elfi. Qui, mentre Sparviero informa la Regina dei recenti avvenimenti e chiede il suo aiuto per far ritorno con i rinforzi al bosco sacro, Amdir e Renaux si recano alla casa dei Velven, e qui ricevono una piacevole sorpresa: oltre a Vorador e Arstan, già conosciuti dai nostri, nel rifugio vi sono molti altri Velven, fra cui anche il capo, l'elfo Yevin, e altri potenti membri del gruppo come la guerriera Alundra, il barbaro Emysh, il nano Thorak, il misterioso Fenix e il possente Fax. I Velven ne hanno viste di ogni tipo nella loro vita, tuttavia il racconto di Renaux e Amdir fa calare il silenzio nella casa, e senza indugio Yevin comanda che chiunque non sia preso da altre urgenti incombenze si prepari a partire per aiutare i nostri contro i demoni. Sparviero, di ritorno, porta buone notizie: la Regina è ben felice di aiutare i nostri a tornare, e trasporterà tutti, cavalli compresi, al bosco sacro.
Così, poco tempo dopo, Milten, Tyruss e Stik vedono ricomparire vicino al quieto boschetto una ventina di cavalieri, fra cui ovviamente Renaux e Amdir. Il gruppo così formato non perde tempo, e di buon trotto i nostri con i nuovi alleati si mettono in strada per tornare al cratere. Durante il viaggio, i nostri fanno conoscenza con alcuni componenti dei Velven. Giunti al cratere ed osservata la situazione, al gruppo viene spiegato che il cratere è stato creato dal demone che ha così aperto le fucine infernali, la lava verde serve per plasmare il metallo infernale, che ha grandi poteri e resiste ottimamente al fuoco e alla magia. Yevin studia la situazione e decide poi che egli con il gruppo principale dei Velven attaccherà il cratere da un lato, attirando l'attenzione dei nemici, portando con sè anche Tyruss, mentre il gruppo, a cui si aggiungeranno Alundra, Fenix e Sparviero, attaccherà dalla parte opposta nel tentativo di raggiungere ed uccidere il demone.
Il piano inizialmente ha successo: i Velven attaccano fra corna e grida il cratere, i demoni lasciano le loro occupazioni e accorrono contro l'inatteso nemico, mentre il piccolo gruppo guidato da Alundra avanza dall'altra parte. Fenix e Sparviero, abilissimi, spariscono dalla vista, e così fa Stik, che vuole arrivare da solo più vicino possibile al demone per usare le cinque mortali frecce magiche. Difesi da Alundra, Renaux, Amdir e Milten avanzano invece allo scoperto. Alla fine, il demone si accorge del gruppo, ed evoca subito un demone di fiamma che si scaglia contro i nostri. Renaux con il suo fulmine ne arresta la corsa, mentre Alundra, dopo aver preparato un colpo letale, lo finisce con abile mossa della sua spada. Stik intanto è arrivato a tiro del demone, tuttavia egli esita, forse temendo di attirare troppo presto su di sè la collera del potente nemico che ancora non è stato ingaggiato in battaglia da nessun altro. Il demone nel frattempo lancia un nuovo incantesimo di evocazione.
Quale creatura è stata evocata dal demone? Dove sono Fenix e Sparviero? Riusciranno i nostri a sopravvivere e arrivare finalmente al tanto atteso scontro con il demone? E Stik riuscirà ad essere decisivo con le sue frecce?

diario/16giugno14.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)