17 Aprile Anno 2°
Il lungo viaggio nella giungla per il gruppo ha inizio subito dopo aver osservato l'immensa estensione di verde dalla cima della torre in rovina, su cui campeggia il simbolo degli elfi alti. In un sotterraneo, Ghibli trova un baule dentro cui vi è un'armatura in metallo della misura di un elfo alto, il nano la fa caricare sulla nave. I nostri si mettono in viaggio verso nord-ovest, scoprendo ben presto quanto scomodo e faticoso sia viaggiare nell'intricata vegetazione che li circonda. Nuovi animali si odono ad ogni passo, Misha cattura alcuni piccoli rettili sconosciuti ai nostri, che diventano il pranzo. Gli strani animali sanno vagamente di pollo. Procedendo per alcune ore, i nostri sentono un potere latente, avanzando in quella direzione rischiano di cadere in una profonda voragine naturale, una sorta di pozzo sacro per gli uomini lucertola, i cui ceppi in pietra raffiguranti individui della loro specie e parole in un linguaggio sconosciuto si trovano abbondanti in quell'angolo di giungla. All'interno del pozzo, i nostri vedono diversi enormi rettili abbeverarsi al lago sotterraneo e mangiare grandi quantità di fogliame e arbusti. Il gruppo avanza fino a sera, all'improvviso si percepisce un po' di aria fresca, così i nostri, provati dalla calura della giungla, fanno un ultimo sforzo e raggiungono una zona aperta, dove sorge una grande città dalle forme sconosciute, chiaramente appartenuta agli uomini lucertola ma ora abbandonata. Negli edifici non si trova più nulla, l'erba incolta cresce ovunque, l'unico edificio che sembra non avere abitanti ma non essere abbandonato è la grande piramide a gradoni che troneggia su tutto il resto. La città sorge su tre sporgenze collegate fra loro da ponti di pietra.
I nostri si riparano all'interno di un edificio per la notte, John e Misha fanno prima un giro di perlustrazione, durante il quale il portentoso fiuto del druido percepisce la presenza di un umanoide a qualche centinaio di metri. Accertatosi che l'individuo non si sta spostando, John torna dal resto del gruppo. Franz insiste che si debba scoprire chi è l'individuo e magari catturarlo. John e Misha, accompagnati questa volta da Friedrich e Dirk, tornano nel luogo in cui hanno percepito l'odore, l'individuo si sta allontanando. Trasformato in pantera e accompagnato dalla fedele Misha, John segue l'odore fino ad un piccolo accampamento, dove attorno ad un fuoco stanno parlando cinque individui, la linga usata è l'alto elfico. L'individuo appena rientrato all'accampamento riferisce a un altro che chiama “mio signore” che vi sono sette individui alla città, appare chiaro che essi sapessero già prima della presenza dei nostri nella zona, una voce femminile avverte che uno dei sette è un mutaforma, riferendosi alla capacità del druido di trasformarsi in animale. Poco dopo, una luce abbagliante si irradia nella zona in cui John si trovava nascosto. Due individui manovrano per aggirare il druido, che prova a sua volta ad aggirare un nemico ma, fatto rumore in una pozza d'acqua, è costretto a darsi alla fuga. Tornato dagli altri, viene deciso di fare doppi turni di guardia e di capire il giorno successivo i movimenti del gruppo che, per quanto i nostri deducono, è composto da elfi scuri.
Il giorno successivo, Franz e gli altri salgono sulla cima della piramide, scoprendo resti di skaven e una porta sigillata da un potentissimo incantesimo, recante il simbolo della luna. Intanto, John e Dirk si recano a vedere le tracce degli elfi scuri, trovando i resti dell'accampamento e scoprendo che il gruppo di cinque persone ha ripreso il viaggio in barca lungo un largo e placido fiume che scorre da nord-ovest verso sud-est. Mentre i due cercano ulteriori indizi, dalla foresta si ode l'avvicinarsi di una grossa creatura, Dirk si da alla fuga mentre John si attarda per osservare di quale animale si tratti. E' un gigantesco rettile carnivoro, che si lancia sul druido senza indugio. John, fallito inizialmente l'incantesimo per rendersi più veloce, viene quasi raggiunto dall'animale ma, grazie all'incantesimo per parlare nella lingua del rettile, lo convince a non mangiarlo e lasciare in pace il gruppo. Il bestione si allontana, con grande sollievo nei nostri, che si erano trincerati nella città.
Ripreso il viaggio, i nostri giungono in vista di un sentiero lastricato che parrebbe portare ad una delle città degli uomini lucertola, lì vicino si sente odore di morte, i nostri trovano i resti di una strage di uomini lucertola, in particolare diversi individui di piccola stazza. Alcuni sono stati fatti letteralmente a pezzi da qualcuno che combatte a piedi nudi, probabilmente una delle cosiddette “streghe” degli elfi scuri, individui instabili che combattono con abilità e furia. Altre lucertole sono state uccise a colpi di spada, di freccia e un altro gruppo da un incantesimo che ha causato un'esplosione. Il gruppo si accampa nella giungla, verso l'alba Franz ode due boati e vede luce verde in lontananza, i nostri decidono di partire subito e arrivano sul luogo di un altra strage: molti skaven sono stati letteralmente spazzati via dall'esplosione di uno strano oggetto metallico, che si deduce essere una delle loro armi a mutapietra. Chi ha causato l'esplosione è uno degli elfi scuri, infatti Dirk trova con perizia le tracce di piedi calzanti stivali su una radice, in un punto favorevole per tenere sotto controllo la radura.
Così, i nostri stanno avanzando nella foresta, ma più che i disagi della giungla, il pericolo di incontrare paurosi animali e quello di imbattersi in uomini lucertola e skaven, la loro preoccupazione maggiore è il gruppo di elfi scuri che in qualche modo sta seguendo la loro strada, precedendoli ma allo stesso tempo sorvegliandoli. Chi ha avvertito gli elfi scuri degli intenti del gruppo e dell'identità dei nostri eroi? Qualcuno della ciurma del galeone? Quali sono le motivazioni che hanno spinto gli elfi scuri nella giungla? Perchè hanno compiuto i due massacri di cui i nostri hanno veduto le tracce? Quali altre minacce si annidano nel misterioso continente di Lustria?
PIZZE DADO