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diario:17marzo15

Giorno 43 Anno 7°

I ragni si lanciano contro i nostri eroi, per ogni lato due creature attaccano in corpo a corpo, le altre due si fermano alcuni metri più indietro per colpire da lontano. Bgan regge bene gli attacchi, che i ragni portano con morsi, ragnatele e dardi di fuoco, ma al primo tentativo di contrattacco il nano maldestramente colpisce Amdir alle sue spalle, stordendo temporaneamente l'elfo. Alundra ingaggia un furioso duello con i suoi nemici, viene ferita ripetutamente ma resiste, uccidendo poi uno degli avversari. Milten ha giocato d'anticipo lanciando un incantesimo per spezzare varie zampe ai suoi quattro nemici, tuttavia uno di essi resiste all'incantesimo e contrattacca con una ragnatela, intrappolando e facendo cadere Milten che rimane stordito. Renaux non riesce ad anticipare i ragni, il suo incantesimo lanciato non perfettamente parte comunque, ma lo sciamano riceve diversi colpi, un morso, una ragnatela e un dardo di fuoco, finendo a terra, stordito e con un braccio intrappolato. Fortunatamente per lui e per il resto del gruppo, i suoi quattro fulmini colpiscono tutti il bersaglio, e soltanto uno dei ragni del lato dello sciamano sopravvive. Mentre i guerrieri reggono ancora agli attacchi, Milten viene colpito da un'altra ragnatela, che gli causa la frattura del braccio e lo svenimento nella caduta. Messo fuori combattimento lo stregone, con i guerrieri ingaggiati da forze soverchianti, l'ultima speranza per il gruppo è riposta nello sciamano: Renaux, ferito e con un braccio immobilizzato, riesce comunque a scagliare un dardo di fuoco di grande potenza, uccidendo l'ultimo dei suoi nemici, poi, finalmente curato da Amdir, può concentrarsi sugli altri ragni, e con due sequenze di fulmini di inaudita potenza stermina i ragni che bersagliavano Bgan e Alundra, per finire poi i ragni debilitati da Milten con una scarica di dardi di fuoco. I tremendi attacchi dello sciamano ripuliscono il campo, e mentre Amdir soccorre e cura Milten, Alundra può così finire il suo secondo nemico e raggiungere Bgan, uccidendo un altro ragno, mentre il nano, praticamente neppure scalfito dai suoi nemici, porta finalmente un attacco risolutivo sull'ultimo nemico rimasto.
Lo scontro è stato vinto, ma durante la battaglia tutti nel gruppo, ed in particolare coloro che lanciavano incantesimi, hanno avvertito una voce inquietante e profonda emergere dal nulla, come se il luogo stesso avesse percepito il potere magico usato e stesse reagendo. Milten è convinto che la voce sia quella del condottiero delle schiere demoniache, Gabriel, un moloch della morte, tremendo demone che lo stregone ha già avuto modo di vedere in una precedente visione. Il terribile nemico è in qualche modo presente nel luogo, attraverso le anime ivi imprigionate. Soprattutto, Milten riceve dai Sette una tremenda verità: quel luogo non è un piano infernale, ma l'Inferno vero e proprio! Terrorizzati dalla notizia e inquietati dalla voce tenebrosa, i nostri una volta curati dalle arti dell'elfo riprendono la marcia, sempre seguendo l'indicazione di Renaux e del suo senso del destino che indica la direzione da prendere per arrivare dalla Regina.
Fra anime urlanti, lava fumante, nebbia oscura, sbuffi e cenere, il gruppo giunge su una sorta di altopiano, qui si trovano altissime colonne scure, che si perdono in cielo, disposte in ordine sparso sul terreno. Avvicinandosi, i nostri si rendono conto che esse sono fatte con uno strano materiale, ed in realtà sono intere schiere di demoni intrappolate in una sorta di ossidiana creata dai draghi per mezzo di un potente rituale che è costato loro il sacrificio della vita, evidentemente durante un tentativo di fermare le legioni demoniache molto prima che gli esseri umani mettessero piede nel mondo. Soprattutto, i nostri proseguendo scoprono una colonna infranta, segno che chi era all'interno è stato liberato. Secondo Milten, si tratta proprio di Gabriel, a cui evidentemente qualcuno ha trovato il modo di restituire la libertà.
Ripreso il cammino, il gruppo giunge in vista di una specie di vallata, al centro della quale spicca un vulcano, mentre sulla destra si vede nella semioscurità il muro di cinta di una fortezza demoniaca, pattugliata dal volo dei demoni alati già affrontati dai nostri nella tundra. Il gruppo decide di aggirare il vulcano dal lato opposto rispetto alla fortezza, a metà strada tuttavia i nostri vedono sull'altro lato del vulcano un cratere occupato da decine di golem di pietra irradianti potere demoniaco, che sembrano pattugliare la zona, piena di fenditure con luce verde. Avendo visto in precedenza un'apertura artificiale su un lato del vulcano, i nostri decidono di esplorare, così Renaux, armato degli stivali e del mantello dell'invisibilità del povero Stik, si reca in avanscoperta, vedendo dentro il vulcano molti piccolo demoni servitori dalle mani a forma di attrezzo intenti a lavorare, spronate da demoni guardiani. L'ingresso del vulcano è inoltre sorvegliato da demoni alati. Mentre lo sciamano rientra verso il resto del gruppo, un carro trainato da forzuti servitori demoniaci arriva al vulcano. I demoni mandano un richiamo, dal vulcano escono i piccoli servitori con varie casse di notevoli dimensioni, che vengono caricate sul carro. I nostri decidono di lasciare la zona e di aggirare il cratere, ma vengono presto ostacolati da un dirupo che sbarra loro la strada. Per superare il dirupo, il gruppo compie un largo giro, trovandosi poi dinnanzi ad una foresta di alberi morti e pietrificati, senza chioma, di aspetto inquietante. Entrati nell'orrida foresta, i nostri comprendono che un'altra minaccia sta per incombere su di loro: le arpie, demoni che sono solite popolare quel tipo di ambienti.
Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere alle minacce della foresta pietrificata? Troveranno il modo di lasciare l'Inferno e sopravvivere all'ira di Gabriel?

diario/17marzo15.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)