14 Luglio Anno 1°
I nostri eroi ripartono per Hostvoldt, il primo giorno di viaggio è tranquillo, dopo le ore undici del secondo giorno invece, i nostri notano che nessun altro viaggiatore sta percorrendo la strada. In breve, una strana nebbia appare tutt'intorno, i nostri la vedono più fitta sul lato ovest della strada, quello opposto alla foresta di Laurelorn. Il terreno intorno è acquitrinoso, proviene un gran puzzo dall'acqua marcia, il tutto sembra il risultato di una maledizione che qualcuno ha lanciato su quella terra. Il gruppo giunge in fretta al villaggio, trovando un gran silenzio e nessuno sulle mura. Ad aprire il portone è un alto e robusto templare di Ulrich, tale Elric, che accoglie i nostri visibilmente preoccupato. In particolare, egli mostra subito emozione nel vedere Haldir, chiedendo all'elfo se egli è uno di “loro”. In breve, Elric spiega ai nostri quanto avvenuto: due notti prima, il villaggio è stato assalito dagli elfi dei boschi, gli occhi dei quali però erano fiammeggianti di una strana luce verde, e parlavano in lingua negromantica. La nebbia è comparsa poi la notte successiva. Nel villaggio vi sono state numerose perdite, i miliziani hanno radunato la gente in una zona più ridotta e barricato le strade. Reinhardt, Martin e Haldir, che deve celare la propria identità per non attirarsi l'ira della popolazione, vanno a parlare con il borgomastro, che è però sottoshock e in pessime condizioni in seguito all'attacco. La moglie del borgomastro riferisce di due elfi che hanno rapito i suoi figli, uno di quattordici e uno di undici anni. I nostri scoprono dunque che molti ragazzi di quell'età sono stati rapiti, senza distinzione fra maschi e femmine, e senza tratti in comune. Anche Oleg e Bingo giungono alla stessa scoperta, parlando con uno dei vecchi del paese. Inoltre, i due chiedono di storie simili a quelle di Sara che conoscono, e in effetti il vecchio ne racconta una dello stesso genere, di circa un secolo prima.
Il gruppo fa visita alla casa il cui indirizzo corrisponde a quello dove Paul avrebbe dovuto mandare la missiva al Maestro. L'abitazione è vuota, uno scomparto segreto nel caminetto anche, l'unica traccia è un lieve sentore di radice tombale avvertita da Bingo e riconosciuta da Martin. I nostri decidono di avventurarsi sulle tracce degli elfi, che avendo con loro numerosi ragazzi non possono essere svaniti nel nulla. Haldir, che si è attirato il sospetto e l'animosità di Oleg, in quanto elfo, sale su un albero ma nel farlo spezza maldestramente un ramo. I nostri comunque avanzano, Reinhardt sente un fruscio e Bingo scorge un movimento. I nostri arrivano fino ad una sorta di conca naturale nella foresta, qui vedono i resti di un accampamento, un altare di pietra su cui si trova un braciere in cui arde una fiamma verde, e un semicerchio di elfi intenti ad ascoltare le parole di un elfo su un trono di ossa. L'elfo è, sorprendentemente, il fratello di Haldir! Quest'ultimo, non riuscendo a trattenere la propria sorpresa, si fa sentire dai nemici, che si affrettano a scagliarsi sul gruppo.
Reinhardt e Oleg scendono da uno dei pendii all'estremità della conca, quello opposto al trono di ossa, preparandosi a fronteggiare quattro elfi, di cui un arciere. Bingo, che si è nascosto su un lato lungo della conca, prepara la balestra. Haldir e Martin, rimasti sul lato opposto, vedono venirsi incontro quattro elfi, di cui due arcieri. Haldir decide di fuggire portandosi nella zona di Bingo, poi con una freccia tirata in extremis non riesce a fermare due dei nemici, che gli piombano addosso. Il dardo di Bingo non è efficace, l'hobbit è costretto al corpo a corpo in aiuto di Haldir. Frattanto, Martin è scappato da Reinhard e Oleg, ma viene fatto bersaglio di alcune frecce e cade ferito a terra. Reinhardt, fronteggiato da uno dei nemici, viene ferito leggermente ma prende un vantaggio sul suo nemico. Oleg, ferito alla gamba e sanguinante, riesce a stordire un nemico e a ferire seriamente il braccio del secondo dei suoi avversari. I due guerrieri sono però il bersaglio di ben tre arcieri.
Le cose si mettono davvero male per i nostri: con Martin a terra, Oleg e Reinhardt sono sotto attacco ravvicinato e bersagliati di frecce, mentre Bingo e Haldir hanno un nemico a testa e, sebbene abbiano portato a segno qualche colpo, non hanno un chiaro vantaggio sui nemici. Riusciranno i nostri eroi a salvarsi? Da cosa è prodotto il comportamento degli elfi e il fuoco verde nei loro occhi? Che parte ha il fratello di Haldir nella vicenda? Per quale scopo sono stati rapiti i ragazzi del villaggio ed è stata lanciata una maledizione? E, soprattutto, Haldir è davvero coinvolto nell'intrigo, come alcuni dei suoi comportamenti possono far sospettare, o è solo stato un poco maldestro e assai sfortunato?
PIZZE TEX