21 Luglio Anno 1°
Dopo aver trascorso la notte in locanda, i nostri ripartono il giorno seguente dopo alcuni acquisti in paese. Il gruppo si accampa all'aperto, durante il suo turno di guardia, attorno all'alba, Bingo scorge una creatura alata dall'aspetto particolare, in lontananza verso sud. L'hobbit descrive ai compagni ciò che ha visto, per Martin si tratta di un vargheist, un non-morto alato in genere al servizio di qualche negromante o vampiro di notevole potenza. Al pomeriggio, il gruppo incrocia una nutrita pattuglia della milizia. Sono infatti accaduti strani fatti nella zona, misteriose sparizioni di un cacciatore, un mercante in viaggio verso la stazione di posta, e il figlio di una prostituta. Il pomeriggio del giorno seguente, i nostri giungono in vista della fortezza che protegge la stazione di posta. I nostri parlano con il capitano della milizia, che indica sulla mappa la casa del cacciatore scomparso, a nord-est, e dice che il mercante era in arrivo dalla via proveniente da nord. Oleg si incarica di incontrare la prostituta accanto al pozzo, usufruendo nel mentre dei suoi particolari servigi. Il kislevita poi chiede alla donna del figlio, ella titubante non rivela nulla ma, quando Oleg parla dei propri compagni, ella dice di avere delle cose da dire al templare di Ulrich. Intanto, Bingo vede dei segni lasciati da un esperto malfattore che indicano un appuntamento a mezzanotte in un luogo riparato in paese.
Il gruppo si reca dalla donna, Inga, che rivela di essersi addormentata profondamente una notte di sette settimane prima, svegliandosi al mattino con uno strano sapore in bocca, trovando la finestra aperta e il figlio, di appena sei mesi, scomparso. I nostri capiscono che la donna è stata drogata, probabilmente dall'ultimo cliente con cui è stata, mentre la finestra è stata aperta da una mano molto esperta. Con una visione, Reinhardt vede che il destino del bimbo scomparso era quello di essere un templare di Ulrich. Bingo si presenta all'appuntamento con il furfante che aveva lasciato i segni, Haldir si apposta su un tetto pronto a dare manforte, mentre Oleg e Reinhardt girano per il paese pronti ad accorrere. Tuttavia, all'incontro con Bingo si prenta Kurtz, non il furfante. Il misterioso individuo protettore di Bingo prima di incontrare il mezzuomo priva di sensi con un pugno Haldir, cogliendolo di sorpresa sul tetto. Kurtz rivela a Bingo che il furfante è un traditore della congrega dei ladri, ha commesso atti molto gravi schierandosi con chi non doveva, poteri oscuri a cui ha prestato servizio, è probabile che egli sia a Castel Vlatna. E' stato proprio questo individuo, Bron, dalla carnagione pallida, conosciuto come Lama Nera, a rapire il bambino per conto dei suoi misteriosi mandanti. Bingo risveglia Haldir e con l'aiuto di Oleg e Reinhardt, arrivati sul luogo, lo riporta in locanda ancora privo di sensi. Qui, l'hobbit viene interrogato animatamente da Reinhardt e Martin, che sospettano qualche comportamento losco da parte di Bingo, anche vista la sorte toccata ad Haldir e il fatto che il furfante non si sia presentato all'incontro. Quando gli viene chiesto come ha saputo tutte le cose che sta rivelando, Bingo risponde che è stato un vecchio uscito da una delle case del vicolo in cui doveva avere luogo l'appuntamento ad aver raccontato del furfante e del rapimento del bimbo. Insospettiti, Martin e Reinhardt si fanno condurre al vicolo, bussano alla porta indicata da Bingo, dove in effetti ad aprire è un vecchio, dalla vista incerta, che fa entrare i nostri e conferma tutto ciò che Bingo ha raccontato. Uscendo, Reinhardt fa aspramente notare al vecchio quanto sia assurdo che egli abbia visto il furfante dopo il rapimento quando la sua vista è tanto difficoltosa da costringerlo ad usare gli occhiali per vedere in volto i suoi visitatori. Il vecchio risponde con voce diversa da quella usata fino a quel momento che è contento di vedere che Ulrich sceglie bene i propri adepti.
Il mattino dopo il gruppo riparte, c'è un po' di tensione fra i nostri, in quanto Martin e soprattutto Reinhardt sospettano che Bingo sia al servizio di qualcuno molto potente, addirittura divino, mentre l'hobbit risentito mantiene i suoi segreti, Haldir non presta molta attenzione alle chiacchiere dei compagni, e Oleg vorrebbe solo che il piccolo Bingo, ottimo cuoco e buon compagno, venisse lasciato in pace, non riuscendo ad afferrare quei discorsi su divinità e vecchi misteriosi.
I nostri sono dunque in viaggio per Castel Vlatna, con una mappa dei dintorni e la conferma che alla fortezza troveranno nemici agguerriti e pronti a tutto, fra cui creature alate e un individuo in grado di muoversi nell'ombra e colpire quasi con la stessa abilità di Bingo. Riusciranno i nostri eroi a mettere da parte le loro divergenze e trovare il modo di sopravvivere a Castel Vlatna?
PIZZE FABIO