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diario:18luglio18

8 Luglio Anno 1°

Dopo aver trascorso senza altre emozioni il resto della notte, i nostri ripartono il mattino seguente e risalgono la collina. In lontananza si scorgono due colline, fra di esse una valle coperta da un bosco, su una delle due alture si trova una costruzione di notevoli dimensioni. Le nuvole formano una sorta di inquietante forma che sembra convergere proprio sulla sommità della collina con la costruzione. Il gruppo raggiunge la valle, dirigendosi poi verso la sorgente del torrente che l'attraversa, percorrendo il bosco. Fra gli alberi, vi sono pochissimi animali, le uniche impronte sono quelle dei lupi selvaggi. Ad un tratto, i cavalli si fanno nervosi, i nostri smontano, ad eccezione di Martin, che rimane in groppa al fedele asino. Bingo si è portato in disparte e si è nascosto. Reinhard, unico nel gruppo, si accorge dell'assalto di alcuni lupi selvaggi. Sfruttando la sua prontezza e i possenti colpi del martello, il templare ferisce subito il primo lupo che lo aggredisce, piombando poi sul secondo che aveva assalito il suo cavallo. Frattanto, il cavallo di Haldir si da alla fuga, inseguito da un lupo, mentre l'elfo viene assalito da un nemico e si difende con impegno. Oleg viene ferito dall'assalto a sorpresa di un lupo, poi parte al contrattacco e con un tremendo colpo uccide la bestia, saltando poi sul secondo lupo che stava aggredendo il cavallo. Il kislevita manca il bersaglio, il lupo si da subito alla fuga. Al contempo, Martin è stato ferito dall'aggressione di due lupi, ma il coraggioso asino lo protegge da ulteriori pericoli, Bingo sopraggiunge alle spalle di un lupo, uccidendolo, e Reinhard si lancia sulla seconda bestia, ferendola con altri colpi del suo potente martello. I pochi lupi rimasti si danno alla fuga. Bingo e Reinhard recuperano il cavallo di Haldir, il gruppo si cura le ferite e si prepara ad avvicinarsi alla sorgente.
Fin dal punto in cui sgorga dalla roccia, il torrente pare emanare un potere maligno, ben rappresentato dal basso strato di nebbia inquietante che copre ogni cosa di lì in avanti, lungo il corso d'acqua. I nostri aggirano la nebbia e risalgono il pendio della collina. Dall'alto proviene un vento freddo, dai nuvoloni che convergono sull'altura partono diversi lampi, fra cui alcuni di colore rosso, che solo Haldir scorge. Arrivati ad un'ora e mezza circa dalla villa, i nostri avvertono odore di morte e putrefazione. C'è una sorta di fossa comune piena di cadaveri, quando i nostri si avvicinano si attiva un rituale, i cadaveri prendono vita e iniziano ad avanzare. Martin chiede aiuto a Morr con un rituale, la fossa viene purificata e i cadaveri ricadono a pezzi, immobili. I nostri riempiono la fossa di terra, poi ripartono fino ad arrivare ad un punto in cui si trova un ceppo con una testa mozzata e, poco più avanti, un macabro spaventapasseri, che emana un potere inquietante. I nostri si avvicinano, lo spaventapasseri si anima, fissando i nostri con occhi rossi e dicendo loro che perderanno la testa. Reinhard con una martellata fa volare la testa del pupazzo, che tuttavia continua a ridere in modo grottesco e inquietante, fino a quando Oleg la riduce rabbiosamente a pezzi. Intorno allo spaventapasseri, il terreno si rivela occupato da innumerevoli ossa.
Il gruppo prosegue fino alla villa, un edificio a due piani, quello superiore cade letteralmente a pezzi. Bingo scopre uno scomparto segreto in un pozzo nel cortile, ma esso è vuoto. L'hobbit prova una delle chiavi recuperate, che corrisponde alla serratura del portone. Il gruppo decide di entrare, Bingo fa il giro dell'edificio, mentre Haldir prova goffamente a farsi largo da una finestra del pianterreno, sbarrata e inchiodata. Il rumore provocato dall'incauto elfo si percepisce in tutto l'edificio. Quando Haldir sbircia all'interno, si vede scagliare contro una freccia, che lo ferisce in modo abbastanza serio. Reinhard e Oleg si lanciano verso l'arciere, uno scheletro che era sbucato da una porta che dava su un ampio stanzone. Il non morto è rientrato all'interno, Reinhard e Martin, che frattanto si è avvicinato, si preparano ad entrare da quell'ingresso, mentre Oleg sfonda un'altra porta nel corridoio a fianco. I nostri decidono di entrare, trovandosi davanti tre scheletri attorno ad un tavolo, su cui vi sono due scheletri armati di arco lungo, dall'altra parte della stanza sta avanzando uno scheletro luminoso armato di alabarda. Reinhard affronta quest'ultimo nemico, il più pericoloso, ma viene ferito dall'alabarda. Martin con il suo incantesimo non riesce a distruggerlo, ma lo fa allontanare. Oleg è invece balzato sul tavolo dietro i due arcieri, ferendone uno. I due scheletri con l'arco scendono dal tavolo, sostituiti da due dei tre con armi da mischia, il terzo si lancia su Martin, ma Reinhard e Haldir, seppur ferito, accorrono in aiuto del prete. Oleg riceve un colpo pesante, che gli rompe lo scudo, ma impugnando la bastarda a due mani distrugge uno dei suoi nemici. Bingo, che nel contempo è giunto in aiuto dei compagni, con la balestra ferisce uno dei due arcieri, poi l'incantesimo di Martin scioglie tutti gli scheletri restanti, compreso quello più forte con l'alabarda, che stava tornando alla carica ed era stato intercettato da Reinhardt e Oleg.
Così, i nostri sono sopravvissuti allo scontro nel bosco e a quello nella villa. Nello stanzone male illuminato, vi è un corpo impalato su un secondo tavolo. Quali oscuri rituali sono in corso nel Vertice? Cosa significano la tempesta, le nubi e i fulmini rossi? Quali altri pericoli dovranno affrontare i nostri eroi?

PIZZE FABIO

diario/18luglio18.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)