24 Giugno Anno 3°
Dopo una notte in una grotta, il gruppo si rimette in marcia sulle tracce del misterioso sacco e degli individui che lo stanno portando. Renaux riporta magicamente cavalli, Tyruss e Amdir sul lato del burrone in cui i nostri hanno avuto un cruento scontro con i ragni. Stik ritrova rapidamente le tracce del sacco, e i nostri riprendono la caccia in direzione nord-nord ovest.
Senza brutti incontri, il gruppo arriva ad una pista battuta, in cui Stik trova le tracce di cinque uomini, fra cui tre con il sacco che vanno ad ovest. Sono proprie queste le tracce che il gruppo decide di seguire, fino a giungere al termine dell'area boscosa, dove si apre un piccolo altopiano. Qui, il naso di Amdir capta uno sgradevole puzzo, i nostri decidono di controllare e giungono in una zona con un recinto in cui si vedono i cadaveri di trenta capre, circondate da nugoli di mosche, e il vasto ingresso di una caverna. Mentre l'elfo esamina i corpi delle capre, molte dilaniate e straziate, altre morte per cause ignote, Stik trova le grandi impronte di piedi che potrebbero far pensare ai Giganti, una razza solitamente amichevole specie verso i barbari dell'Altopiano.
Tyruss annuncia dunque a gran voce la propria identità, mentre il resto del gruppo, assai meno ottimista, si prepara allo scontro. Renaux levita per sfuggire all'attacco, che in effetti sopraggiunge poco dopo, quando due enormi Giganti escono dalla grotta e, dinanzi al tentativo vano di Tyruss di essere amichevole, si lanciano urlando in una strana lingua contro i nostri. Essi sono più pallidi del normale, ed uno porta sul braccio strani segni rossastri. Uno dei due giganti scaglia lontano Krona con un colpo magistrale, causandole un brutto trauma cranico che Amdir si affretta a curare. L'altro gigante viene invece colpito da Tyruss, da Stik e da un doppio fulmine di Renaux, ed è subito in difficoltà. Lo scontro divampa, il secondo gigante è un osso duro ma preso tra tre fuochi finisce per soccombere, ucciso da Tyruss, mentre Stik con un bel colpo elimina il primo nemico sotto gli occhi vigili del levitante sciamano.
Mentre il resto del gruppo fruga nella grotta e dintorni, trovando tracce di un uomo che si perdono subito oltre a quelle dei giganti, e poco o nulla nella grotta, Amdir cura Krona ma la fianna necessita di diversi giorni per riprendersi, così Renaux la teletrasporta magicamente al villaggio dei barbari. L'elfo trova poi due microscopiche punture sui giganti, una sul braccio e una sulla gamba, da cui si irradiano i segni rossastri, segno di una qualche forma di contaminazione del sangue nei due.
Renaux divina sull'uomo misterioso, il responso è che egli non è un uomo, mentre sui giganti egli ottiene come risposta “sono caduti nella tela del ragno”. L'unica traccia che può essere seguita è quella del sacco con i tre uomini, così i nostri proseguono e bivaccano poi nei pressi di uno splendido lago formato da una sorgente che sgorga come cascata dalla roccia. Il giorno seguente viene avvistato un immenso stormo di corvi che volteggia a diversi chilometri di distanza, verso ovest. Giunti sul luogo, i nostri trovano l'orrendo spettacolo di un intero villaggio barbaro bruciato da fuoco magico, centinaia di corpi straziati di uomini, donne, vecchi e bambini. Al centro, una sorta di croce a cui è appeso uno sventurato, riporta il simbolo di un cerchio con una croce. Renaux chiede lumi agli antenati, ma le sue visioni vengono contrastate dal medesimo individuo dalla risata demoniaca dei giorni precedenti. Ad Amdir il simbolo sembra ricordare gli elfi dei boschi. Stik trova tracce di 6 cavalli in uscita dal villaggio, così il gruppo riparte.
Dopo molti giorni di viaggio, senza che nulla cambi, le tracce dei sei cavalieri portano i nostri in vista di una città dove essi non pensavo certo di tornare: Cadwallon! Qui giunti, il giorno 8 Luglio, e accertatisi che i cavalieri hanno proprio varcato le mura, i nostri si preparano ed entrano in città. Cadwallon è, se possibile, ancora più grande e confusa dell'ultima volta, i nostri si guardano in giro, leggono le ultime notizie, provano a fare visita alla casa del vecchio curatore ex-inquisitore Maximilian, dove però ora vi è un bordello. Infine, Renaux chiede ai suoi avi se i cavalieri si sono imbarcati, e ottenuta sicura risposta affermativa, egli suggerisce di chiedere in giro notizie di sei cavalli non ferrati messi in vendita, nella speranza che i cavalieri non li abbiano imbarcati.
Tyruss finisce in uno stallaggio dove sembra trovare la traccia giusta: lo stalliere parla di un uomo che ha venduto sei cavalli, senza trattare sul prezzo. Un tipo abbastanza alto, esile e pallido, vestito di nero, con splendidi stivali morbidi di cuoio, una spada dall'elsa dorata e lavorata, giunto in città il 3 Luglio. Sulla base di queste informazioni, i nostri cercano al porto, fino a quando un vecchio lupo di mare dice loro che un uomo come quello, con altri quattro come lui, si è imbarcato su una caracca nera con vele grigie, con strani simboli in una lingua non conosciuta e sulle vele il simbolo del cerchio crociato. Essi trasportavano un grosso sacco su un carretto, si sono riforniti e sono partiti in gran fretta.
Chi sono questi individui? Cosa trasportano nel sacco e soprattutto dove sono diretti? Cosa potranno fare i nostri eroi per raggiungerli e fermarli una volta per tutte?