26 Novembre Anno 6°
Dopo lo scontro con i balestrieri nascosti nel palmeto, i nostri recuperano le forze, Amdir cura come possibile gli amici e, dopo aver frugato il corpo dell'unico balestriere in condizioni decenti, trovando strani occhiali scuri, fiale e siringhe metalliche, il gruppo è pronto a partire. Mentre i nostri discutono su come avvicinarsi alla piramide, e su quale possa essere il modo migliore per seguire le truppe del Commodoro, Milten fa una inattesa rivelazione: durante la notte, ha infatti espresso una preghiera alle sue divinità, i Sette, per poter ottenere poteri maggiori ed essere più utile al gruppo in battaglia. Il responso dei Sette è stato espresso dal Guerriero, che ha invitato lo stregone a compiere una missione per essere esaudito: l'impresa che attende Milten è descritta attraverso poetiche parole, che parlano di monti coperti da neve bianca, fra cui egli troverà il nemico che mai non dorme, potrà portare aiuto ad una regina addolorata alle prese con un demone, dovrà riportare il ghiaccio alla luce e trovare la verità nel fuoco, lo sforzo sarà premiato ma richiederà un sacrificio nel fuoco. Le parole che Milten comunica ai suoi compagni fanno pensare a qualche sorta di impresa da compiere in soccorso di una certa regina da qualche parte sui monti innevati, le catene montuose del Regno dei Nani oppure degli Elfi delle Cime. Tuttavia, alcune parole potrebbero essere evidentemente un arcano da svelare e nascondere più del previsto.
Il gruppo rimane inizialmente diviso: Stik, che pure a modo suo crede nei Sette, è favorevole ad aiutare Milten nella sua impresa, fin da subito, dato che ormai nel deserto i nostri sembrano non avere molto altro da fare, date le forze messe in campo dal nemico. Amdir e soprattutto Renaux sono assai più scettici, restii ad abbandonare una missione importante per il sogno di Milten e la sua richiesta di maggiori poteri. Tuttavia, si giunge ad un compromesso: la nave per il Regno parte all'inizio di ogni mese, il gruppo ha dunque alcuni giorni da dedicare alla caccia del Commodoro, così viene deciso di partire per la piramide per capire se e come sia possibile riprendere il “bastoncino di legno” in possesso degli alchimisti ed ostacolarne in qualche modo gli intenti. Dopo essere giunti nei pressi della piramide al tramonto, Stik e Milten vengono mandati in avanscoperta, con un volo molto rapido e l'invisibilità data dai poteri di Renaux. I due esploratori vedono un enorme accampamento di alchimisti nei pressi della piramide, che pare dunque ormai conquistata. Le truppe del Commodoro sono circa due migliaia di uomini, fabbri sono alacremente al lavoro alle forge, i nostri vedono vedette ovunque. Tornati indietro, i due riferiscono quanto visto, nel gruppo cala un profondo senso di impotenza dinanzi alle forze nemiche, molte teorie e ipotesi vengono fatte e scartate. I nostri eroi potrebbero giocarsi la vita per entrare nel campo alchimista, ma con scarse speranze di successo e idee poco chiare su come fare. Infine, viene deciso di lasciare il deserto, per tornare a riferire alla Baronessa Laura. Prima di tutto, però, Renaux trasporta magicamente se stesso, Amdir e Ysmail dal Profeta.
Il saggio riceve i nostri nel suo covo fra le montagne, dice di aver avuto visione dell'arrivo dei nostri, ascolta con attenzione il resoconto delle loro ultime imprese, tuttavia egli e la sua gente poco possono fare contro il Commodoro, se non rifugiarsi fra i monti sperando di sopravvivere. Lasciato il Profeta con la speranza di potersi rivedere un giorno per debellare la minaccia degli alchimisti, i nostri tornano dal resto del gruppo e, dopo aver trascorso la notte, Renaux trasporta uomini e dromedari alla città sulla riva del grande fiume, vicino alla costa, da cui mesi prima era partita l'avventura nel deserto. Qui, i nostri trovano tracce del passaggio degli alchimisti, come geroglifici e mappe rimosse, ma non incontrando ostacoli di sorta, il gruppo si reca al punto di approdo della nave, trascorrendo i giorni seguenti fra ozio, pesca, buone mangiate e varie chiacchiere. Renaux e Amdir decidono di evitare a Valery la sorta che le sarebbe toccata se fosse consegnata come prigioniera nel Regno, quindi i due dicono all'elfa che verrà liberata una volta giunti in vista della terraferma.
La nave arriva il 30 Novembre, i nostri si imbarcano con i dromedari. Dopo poco più di tre settimane di viaggio senza intoppi, i nostri approdano a Luishanna, trovando un clima decisamente freddo, il che riporta subito alla mente le parole enigmatiche della missione di Milten. Prima di sbarcare, Renaux trasporta magicamente Valery in un punto non ben precisato all'interno del Regno, liberandola. Thorak scambia con Stik il suo dromedario con un cavallo e un carretto, poi Stik stesso vende tutti i dromedari al primo acquirente per una notevole somma. Giunti alla fortezza della Baronessa, presso cui fervono i preparativi per la festa della Luce, i nostri vengono ricevuti e banchettano con Laura e Meliador. Infine, dopo il pasto, i nostri riepilogano al mago e alla Baronessa l'esito della loro missione. Meliador, che ha portato con sè alcuni vecchi tomi, mostra ai nostri le immagini in essi riportate delle chiavi, del bastoncino di legno, che altro non è se non una delle dodici parti dello Scettro del Re. Meliador da la chiave portata dai nostri a Laura, che la spezza. Senza di essa, il Commodoro non potrà portare a termine il suo recupero. La missione dei nostri ha dunque avuto successo, Baronessa e mago sono soddisfatti. Quando Milten racconta a Meliador della sua missione, il vecchio mago ascolta attentamente e poi dice ai nostri che quelle parole possono essere legate all'insolito inverno gelido che sta attanagliando il nord, costringendo anche i barbari a scendere più a sud del consueto. Preoccupato dalle notizie, Renaux vorrebbe partire subito, i suoi compagni chiedono però un po' di tempo per prepararsi al viaggio e fare acquisti.
Quali minacce attendono i nostri al nord? Chi o che cosa è la Regina menzionata dal Guerriero a Milten? E il demone che la sta affliggendo? Quali nuove sfide si celeranno fra i ghiacci?