Strumenti Utente

Strumenti Sito


diario:22novembre16

Questa è una vecchia versione del documento!


21 Dicembre Anno 1°

I nostri si stanno riprendendo dopo lo scontro con gli orchi, Dirk sente urla e rumore di meccanismi provenire dal condotto degli orchi. Nel frattempo, John e Franz esaminano la sfera magica recuperata. Quando i due la toccano, rimangono come paralizzati, hanno la visione di loro stessi spinti in un corridoio con archi gotici, finestre chiuse con ampi tendaggi rossi, candele, un portone di bronzo e quercia, un battente aperto oltre il quale vi è un trono fatto con una mano ad artiglio, sul trono vi è lo stesso uomo pallido, brizzolato e imponente visto da Franz nella visione dell'omicidio dei maghi dell'acqua alla torre. Egli porta due anelli, indice mano destra e anulare mano sinistra, e dice ai nostri che la sfera “non è per voi”. Friedrich e Ghibli destano i due compagni, che raccontano in breve la loro visione. Dirk arriva portando le notizie dei rumori uditi. In breve il gruppo esplora le varie possibilità: dalla caverna escono due condotti, quello dell'andata e quello degli orchi, l'unica altra via è infilarsi nell'emissario del lago e andare verso l'ignoto. Il rumore degli orchi in avvicinamento, circa una cinquantina, spingono il gruppo alla fuga immediata dal medesimo condotto da cui erano giunti. I nostri tornano rapidamente fino al bivio, braccati dagli orchi sempre più vicini.
Il gruppo decide di risalire alle miniere, e infine dopo una lunga corsa tutti sbucano nella caverna dei ragni, che sono in effetti appollaiati sulle loro ragnatele pendenti. Essi però fuggono subito, infatti si ode un grande rumore provenire dal condotto. I nostri fanno in tempo a salire con un montacarichi, mentre Dirk scatta su per le scale. Alle loro spalle, irrompe spaccando la parete un gigante a due teste con clava di pietra, seguito da molti orchi e infine un carro trainato da cinghiali e condotto da un orco nero in armatura, elmo con zanne, accanto a cui si trova uno sciamano orco dalla barba bianca che ricorda a John esattamente lo stesso individuo scorto nelle acque del lago. I nostri fuggono quanto prima dalla miniera, alle loro spalle si ode una grande esplosione e un vento caldo. Tornati all'avamposto dei nani, i nostri recuperano due bidoni di polvere da sparo e fanno saltare il condotto.
Scampato il pericolo, il gruppo trascorre la notte al riparo in un edificio vicino alla via per Karak-Akor. Franz invoca un sogno magico sulla sfera, e vede l'uomo brizzolato ritirarla da un artigiano qualsiasi, passare a cavallo fra colline durante una primavera o un'estate, consegnare la sfera al vecchio orco veggente, parlando in lingua che Franz non riesce a comprendere, la sfera serve a comunicare a distanza fra loro. Il mattino seguente, i nostri riprendono il viaggio. Lungo i condotti, i nostri trovano delle scale per salire ai posti di guardia, da cui si può vedere l'esterno, e Ghibli indica la montagna di Karak-Akor, ormai molto vicina. Usciti all'esterno, i nostri si trovano dinanzi alla montagna. Ghibli va in avanscoperta, seguito a distanza da Dirk. Il nano si ferma dinanzi all'enorme portone della montagna, infine aziona il meccanismo e apre. All'interno vi è una sorta di atrio su cui troneggia la statua di uno sventratore, l'eroe della città Gill. Durante la prima esplorazione, i nostri scoprono a poco a poco che la città-fortezza, nata principalmente per scopi commerciali, ha una struttura a cerchi concentrici, attorno vi è una specie di fossato su una fenditura, in fondo a cui si trova del magma, vari ponti la attraversano. Dovunque vi sono scheletri e resti di passate battaglie, fra orchi, nani, goblin e skaven.

diario/22novembre16.1480443913.txt.gz · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)