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diario:23febbraio18

12 Marzo Anno 2°

I nostri, esausti dopo la lunga e difficile giornata, dormono in paese, alla locanda, ad eccezione di Franz che rimane al tempio. Il mattino seguente, Franz parla con il borgomastro, informandosi su quali saranno le sorti del paese, in attesa di soccorsi. Intanto, Dirk ritrova il carro nella stalla, ma non i cavalli, che sono tutti fuggiti. Alcuni paesani hanno radunato un gruppo di cavalli, fra cui due appartenenti al gruppo. I nostri decidono di partire comunque, ansiosi di mettersi sulle tracce del mastino. Dopo poche ore di viaggio, John individua due cavalli, di splendida razza, discendenti dai meravigliosi cavalli elfici. Le due bestie, convinte dal druido, accettano di accompagnare i nostri, pur rifiutandosi di trainare il carro. Verso metà mattina, il terreno comincia a salire, i nostri si ritrovano nella brughiera, i profili di alte montagne all'orizzonte. Le tracce del mastino sono nette sull'erba umida, la giornata è tersa e i nostri non vedono pericoli all'orizzonte. Dopo la sosta per il pranzo, lepri procurate da Dirk e cucinate con perizia da Franz, i nostri riprendono il viaggio.
Poco più avanti, John avverte un sentore di bruciato nell'aria, lui e Dirk vanno in avanscoperta, e ciò che vedono appare subito molto strano: le tracce del mastino improvvisamente mostrano delle sterzate decise, in prossimità di zone circolari di terra spoglia, l'erba è stata come bruciata magicamente senza lasciare traccia. Dirk trova alcuni peli del mastino vicino ad uno degli strani cerchi. John prova a chiedere aiuto a Taal con i suoi poteri divinatori, ma una voce sconosciuta e minacciosa risponde “non sei pronto!”. Risalendo il pendio dell'avvallamento, i nostri arrivano nei pressi di una piccola macchia di alberi. Qui, le tracce del mastino vengono incrociate da un solco profondo del terreno e, nei pressi dei primi alberi, si interrompono bruscamente. Contro un tronco, come scagliato con forza, vi è il corpo senza vita dell'arcivescovo. Egli è stato privato del mantello, delle scarpe e del martello da guerra, ma soprattutto della mano destra, recisa da quello che sembra il morso di una bestia. Nella scia che ha interrotto la fuga del mastino, i nostri trovano l'impronta enorme di un drago. Il gruppo si interroga a lungo sulla dinamica degli avvenimenti, poi John interroga un albero, che racconta di come un grande drago, dal dorso rossastro, il ventre bianco e l'interno delle ali dorato abbia inseguito il mastino, colpendolo, e come la bestia sia improvvisamente sparita, dopo aver scagliato l'arcivescovo contro l'albero strappandogli al contempo la mano destra. I nostri trovano, nascoste sotto uno strato di erba, alcune pietre non originarie della zona, risalenti a parecchie decine di anni prima, che riportano strani simboli magici, sconosciuti ai nostri.
Mentre il gruppo si interroga sul da farsi e sullo strana sparizione del mastino seguita all'ancor più bizzarra presenza del drago, viene avvertita da tutti una forte sensazione di pericolo, che dura solo qualche istante. Quando la sensazione si ripete, dopo qualche minuto, i nostri cercano di capire a cosa sia dovuta, senza successo. John, salito su un albero, non vede nulla di insolito, ma avvista due cerbiatti che, nei pressi di un laghetto, improvvisamente fuggono, salvo tornare indietro tranquilli poco dopo. Dirk, concentratosi con il suo potere di vista dell'invisibile, scorge una sorta di ombra che appare e scompare, avverte gli altri ma vi è poco che essi possano fare: se si tratta del drago, non vi è modo di sfuggire in terreno aperto ad una simile creatura. Trascorsi circa dieci minuti, senza che i nostri avvertano alcuna sensazione di pericolo, si ode il rumore di un cavallo in avvicinamento: si tratta di una persona alta e ben vestita, capelli lunghi, senza baffi o barba. I lineamenti sembrano quelli di un elfo, più che di un uomo. Senza fretta e senza timore, lo sconosciuto si avvicina al boschetto.
Friedrich si mostra e lo saluta, venendo ricambiato. La voce della persona è la stessa che ha interrotto il rito di divinazione di John. In breve, i nostri comprendono che egli è la forma umanoide del grande drago che ha inseguito e colpito il mastino. Il drago ha molti nomi, per gli uomini è Illidan Tempesta di Fuoco. La creatura racconta di come alcuni della sua specie si tengano neutrali riguardo l'attuale presenza dei mastini di Arianka, mentre altri, fra cui lui stesso, si stanno opponendo, e lui in particolare ha dato la caccia al mastino ma, una volta colpito, lo ha visto sparire, trasportato magicamente lontano dai venti di magia. Questi venti, di cui è difficile prevedere lo spostamento e i tempi di azione, scorrevano forti nel boschetto, il mastino è stato fortunato ad arrivarci. Il drago dice che la bestia, ferita, potrebbe essere fra i monti, dove vi sono alcune concentrazioni di venti magici Il pericolo che la Regina degli Elfi ha preannunciato a Ghibli, riguardante le terre dei nani, potrebbe essere uno dei draghi che, invece di tenersi neutrale, ha deciso di schierarsi a favore di Arianka per recuperare le chiavi, alcune delle quali potrebbero essere conservate dai nani. Esse non sono percepibili fintanto che restano nei loro contenitori, ad eccezione che per i mastini, i quali, avvicinandosi, possono percepirne la presenza. L'arcivescovo, comunque, a detta del drago non aveva con sè una delle chiavi. Egli spiega come i mastini, in quanto creature di Arianka, non prendano ordini altro che da lei, che una parte delle divinità caotiche si è schierata con chi vuole liberare Arianka, e il mastino collaborava con loro, ha consegnato ad esempio il mantello e il martello dell'arcivescovo allo stregone deforme che i nostri avevano visto al tempio del villaggio. I mastini sono particolarmente vulnerabili al fuoco dei draghi, mentre il fuoco magico tradizionale non ha effetti particolari, essi sono creature abituate al freddo e al ghiaccio, i loro poteri sono più forti in ambienti freddi. Egli non sa chi fosse il cacciatore di streghe corrotto ma, avendo saputo che era in possesso di un corno della caccia selvaggia, egli lo ritiene pericoloso e interessante al tempo stesso.
Le spiegazioni del drago hanno così aiutato i nostri a chiarire gli avvenimenti degli ultimi tempi, ma il mastino è lontano e le speranze di riprenderlo non sono molte. Quale sarà la prossima mossa dei nostri? Cosa fare del cadavere dell'arcivescovo? Come ritrovare le tracce del mastino?

PIZZE PAOLO

diario/23febbraio18.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)