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diario:23gennaio18

9 Marzo Anno 2°

I nostri eroi, consci del fatto che il capitano della milizia ha guidato i suoi uomini in un agguato ai danni della diligenza, uccidendo quattro persone, fra cui un cacciatore di streghe in incognito, attendono spiegazioni e lo fronteggiano con crescente insofferenza. Il capitano, imperturbabile, chiede a Franz e Friedrich le rispettive credenziali e a quale titolo si permettono di condurre un interrogatorio e fare insinuazioni. Franz e Friedrich rispondono presentandosi e chiedendo chi è la massima autorità in paese. Per tutta risposta, il capitano entra nella caserma e ne esce poco dopo accompagnato da una persona che si rivela essere un alto prelato della chiesa di Sigmar, addirittura un arcivescovo. In breve, l'uomo convoca Franz e Friedrich all'interno poi, dopo aver scambiato con il cacciatore di streghe qualche frase accesa, gli ordina di uscire, seccato dal suo comportamento. Rimasto solo con Franz e il capitano, l'arcivescovo in tono altezzoso e allo stesso tempo minaccioso fa capire di non essere ben disposto nei confronti delle accuse che il gruppo stava rivolgendo alla milizia. Prudentemente, Franz, dopo aver dapprima fermato Friedrich, che stava per mostrare l'anello della spia uccisa, decide di nascondere le carte, parlando di un fraintendimento probabilmente causato dal buio e dalla stanchezza per il viaggio, ritirando di fatto ogni accusa e mostrandosi mansueto nei confronti del superiore. Tra l'altro, l'arcivescovo era un insegnante ai tempi del noviziato di Franz ad Altdorf. Riunitosi con i compagni, Franz li invita a seguirli in una locanda, dove il gruppo prende alloggio. Rimasti soli in camera e accertatisi di non essere ascoltati, i nostri si confronto animatamente su quanto è accaduto. Franz espone la sua teoria: che l'arcivescovo sia corrotto o meno, la sua autorità è troppo grande e non può essere affrontata direttamente e senza prove schiaccianti contro la milizia. John e Dirk, uscendo dalla finestra, fanno un giro del paese, cercando i quattordici cavalli su cui viaggiano gli attentatori: quattro di essi si trovano nello stallaggio comune, gli altri dieci nella stalla della milizia.
Il mattino seguente, i nostri si recano allo stallaggio, fingendo di voler acquistare dei cavalli. John comunica con uno dei quattro cavalli da tiro, confermando che essi erano in effetti le bestie che trainavano la diligenza assalita. Il cavallo dice a John che la diligenza è passata in paese ma non si è fermata e che era in viaggio da otto giorni. Mentre il gruppo si reca al tempio, Dirk va a parlare con il locandiere, dopo aver comprato una mappa dettagliata della zona. Con la scusa di voler avere informazioni per pianificare il viaggio, Dirk scopre che i briganti che infestano la pista verso il passo sono sospettati di avere informatori in città, la milizia non è riuscita mai a scoprire nulla su di loro, si dice che l'arcivescovo sia giunto proprio perchè i briganti hanno finito con il colpire qualche pezzo grosso. Al tempio, i nostri scoprono che i preti di Sigmar giunti in città come scorta dell'arcivescovo sono ben consci dell'attacco alla diligenza, essi sono giunti in città due giorni prima e stanno indagando. I miliziani sono stati mandati a recuperare i cadaveri, già sapendo che si trattava di quattro corpi, benchè i nostri non lo avessero rivelato. Dirk e John si fanno poi autorizzare al recupero del carretto. Nel frattempo, i miliziani tornano in città con i cadaveri, presentandoli all'arcivescovo. Questi fa scoprire le mani dei cadaveri e, non trovando l'anello, non riesce a celare il proprio disappunto, le sue parole vengono colte dall'attento Friedrich, che legge il labiale dell'alto prelato.
A questo punto, i nostri sono sempre più convinti che l'arcivescovo sia in qualche misura invischiato nelle oscure trame che circondano il paese, e decidono di inviare delle missive con piccioni viaggiatori per informare Gunther e Pugno Rosso. Intanto, i nostri esaminano l'anello con più attenzione, scoprendo che la parte posteriore si stacca, è un piccolo dischetto di metallo che riporta un simbolo di un diamante stilizzato circondato da cinque stelle visibili e, probabilmente, due non visibili che potrebbero far pensare ad un totale di sette elementi, forse legati dunque alla vicenda di Arianka e dei segugi. Proprio mentre i nostri discutono su dove e come nascondere l'anello, in vista di un possibile interrogatorio e perquisizione degli uomini dell'arcivescovo, qualcuno bussa alla porta della stanza. Dirk nasconde l'anello nell'impugnatura del suo arco elfico, mentre nella stanza entra un prete di nome Franz, uno degli accompagnatori dell'arcivescovo. Franz ordina al suo omonimo di seguirlo al tempio. Qui, il Franz del gruppo viene interrogato dall'arcivescovo, che gli offre la possibilità di rivelare ciò che sa. Franz, combattuto fra la lealtà verso la Chiesa e i sospetti sull'arcivescovo, preferisce tacere, dicendo che, qualunque cosa egli sappia, Sigmar se necessario la potrà rivelare direttamente all'arcivescovo stesso. Questi fa rinchiudere Franz in una cella. Egli viene accompagnato dall'altro Franz, con cui scambia qualche parola, dicendo che sta facendo qualcosa di sbagliato. L'altro replica che è proprio il contrario, e che spera che il resto del gruppo non opponga resistenza.
Intanto, il resto del gruppo discute su cosa fare dell'anello, alla fine viene deciso che esso rimanga nascosto nell'arco di Dirk, il piccolo dischetto con il simbolo viene invece nascosto dallo stesso Dirk nella stanza accanto: lo scout scassina la serratura, nasconde il dischetto in un anfratto del pavimento e poi richiude con perizia l'uscio dietro di sè. Il tempo passa, di Franz nessuna notizia, i nostri trascorrono un'attesa carica di tensione nella locanda. Poi, viene loro passato assieme alle bevande un foglietto su cui, con la grafia di Franz, vi è scritto: “vediamoci al tempio, passate dal retro. F.”. Consci che potrebbe essere una trappola, i nostri si recano al tempio, dove è in corso una funzione. John percepisce l'odore di Franz più o meno al centro dell'edificio, i nostri girano sul retro e bussano alla porta. Viene loro aperto, un prete dice che l'arcivescovo sarà lì a breve. Infatti, l'alto prelato giunge poco dopo, al termine della funzione. Molto sospettoso, egli fa uscire tutti dalla stanza ad eccezione del suo aiutante Franz, poi interroga il gruppo, chiedendo se essi sono intenzionati finalmente a dire la verità e a consegnare ciò che lui stava cercando sulle mani dell'uomo ucciso nella diligenza. Dalle parole dell'arcivescovo, i nostri comprendono come egli in realtà abbia finto fino a quel momento di proteggere la milizia solo per non insospettirla, temendo di scatenare uno scontro frontale contro mezzo paese. E' chiaro che l'arcivescovo sa che i briganti che affliggono la via del passo sono proprio i miliziani, che il capitano è corrotto e, riconosciuto dall'uomo con l'anello, ha dovuto ucciderlo, eliminando anche la donna e i due servitori. L'arcivescovo e la sua scorta erano sulle tracce della spia uccisa, e necessitano dell'anello per avere una conferma. L'uomo è probabilmente sospettato di essere un individuo corrotto, ma su questo punto l'arcivescovo dice di non poter ancora rivelare nulla. Friedrich, con una pessima scelta di parole, chiede all'arcivescovo la conferma della sua buonafede, così l'alto prelato lo fa portare nelle celle assieme a Franz, usando un incantesimo per vincere l'iniziale resistenza del povero cacciatore di streghe. Dirk, più diplomaticamente, chiarisce alcuni punti con l'arcivescovo poi, per avere la conferma definitiva, chiede che egli gli dia la sua parola davanti a Sigmar, consapevole di quanto sia improbabile che un alta carica della chiesa menta davanti al proprio dio all'interno di un tempio. Dirk, ormai convinto, consegna l'anello, dicendo che un'altra parte è nascosta ma senza rivelare dove. L'arcivescovo, soddisfatto, dice di fare attenzione, la milizia potrebbe sospettare e attentare alla vita dei componenti del gruppo. A breve dovrebbe ricevere notizie da Altdorf su alcune questioni, fra le quali la conferma dell'identità di Friedrich, e solo allora potrà decidere come agire contro la milizia. Quanto alla sorte di Franz, avendo disubbidito ad un ordine di un superiore, egli dovrà sottostare ad un giudizio e subire le conseguenze. Dirk chiede clemenza, l'arcivescovo dichiara che sarà Sigmar stesso a mostrargli come agire nei confronti di Franz.
Così, i nostri hanno affrontato una situazione ad alta tensione, non sapendo di chi e di cosa fidarsi. Ora essi hanno messo quasi tutte le carte in tavola, schierandosi dalla parte dell'arcivescovo. Egli ha detto la verità? Per quale motivo era sulle tracce della spia dei cacciatori di streghe? Come si comporteranno i miliziani corrotti nei confronti del gruppo e dell'arcivescovo? Quali novità arriveranno da Altdorf? E quale sarà la sorte di Franz?

PIZZE FABIO

diario/23gennaio18.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)