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diario:25marzo15

Giorno 43 Anno 7°

I nostri eroi decidono di entrare nella foresta pietrificata, non vedendo altra possibilità per proseguire il cammino verso l'uscita dell'Inferno. Dopo breve tempo, il nano Bgan ode un rumore di ali sopra la sua testa, aguzzando lo sguardo nota un demone arpia appollaiato su un albero: la reazione del nano è immediata, mano all'archibugio e un colpo letale per il mostro alato, che cade di schianto fra gli alberi. Il resto del gruppo si prepara ad altri attacchi con incantesimi di protezione, ma nel cielo Alundra e Bgan vedono poi comparire le minacciose sagome di un centinaio di arpie: troppe per i nostri eroi. Il gruppo si da alla fuga, abbandonando i cavalli, ma dopo una forsennata corsa, i nostri si ritrovano in una radura, dinanzi a loro un centinaio di arpie, a cui si aggiungono le altre che, scese in picchiata, manovrano a tenaglia sul gruppo, stretto a quadrato attorno ad Amdir. Quando lo scontro sembra imminente, la terra trema, si ode un'esplosione distante, verso il vulcano, da cui proviene una colonna di luce. Le arpie sono impaurite, ritardano il loro attacco, dando modo a Milten di colpirne sette con un potente incantesimo di black channel, rendendole cieche, e a Renaux di scagliare tre palle di fuoco ad ampio raggio, che lasciano sul campo diverse decine di nemici. Le arpie fuggono, ma a quanto pare più per lo spavento causato dall'esplosione e dalla colonna di luce che per i danni subiti.
La voce di Gabriel improvvisamente giunge chiara alle orecchie dei nostri, egli ricorda che quelle terre sono il suo dominio, e dice che i suoi inviati si prenderanno cura del gruppo. Poco dopo, molti alberi della foresta vengono spazzati da una creatura che in breve guadagna la radura, un demone di fattezze umanoidi, alto quattro metri, con una spaventosa ascia, armatura contorta di metallo scuro. Il nemico si lancia su Bgan, sbilanciandolo con un duro colpo, intanto Renaux ha chiesto a Milten, esperto di demoni, se i suoi fulmini avranno effetto su tale nemico, ma lo stregone, forse confuso dalla battaglia imminente, risponde al compagno che è il fuoco a non avere effetto su quell'avversario. Così, Renaux scaglia i suoi tremendi fulmini sul nemico, ma tuttavia egli si dimostra immune a quel tipo di attacco. Mentre Milten prova ad accecare l'avversario con una lunga serie di black channel, senza successo, tocca ad Alundra e Bgan ferire il nemico e provare a resistere ai suoi colpi. Renaux prova a colpirlo con i dardi di fuoco, che hanno effettivamente effetto, ferendo il demone. Il quale, tuttavia, conscio del pericolo rappresentato dallo sciamano, attiva una sorta di propulsione nei suoi piedi, scavalca agilmente Alundra e Bgan, e piomba sul povero Renaux, colpendolo con l'ascia, rompendogli un braccio e mozzandogli due dita della mano sinistra. Mentre i guerrieri si lanciano su di lui, e Milten prova ancora con i suoi incantesimi, vanamente, il demone decide di finire lo sciamano, gettandolo a terra privo di sensi con un violento pugno. Tuttavia, anche avendo messo fuori combattimento un pericoloso avversario, il demone viene presto messo in difficoltà dai tremendi colpi di Bgan, che lo ferisce ripetutamente e poi, avendolo alla propria mercè, potrebbe vibrare il colpo di grazia, fallendolo tuttavia forse per un eccesso di slancio. Alundra ferisce ancora il mostro, che infine Bgan riesce ad abbattere.
Nonostante la vittoria, i nostri sono feriti, in pessime condizioni, e preoccupati dalle minacce ripetute di Gabriel. Tutti, tranne Bgan, che invoca a gran voce altri nemici da affrontare con il suo magico martello di mithril. Le invocazioni del nano rimangono fortunatamente senza ascolto, Amdir rimette in piedi Renaux a suon di incantesimi e riattacca le sue dita, cercate sul terreno durante la battaglia, mentre Alundra e Bgan recuperano i cavalli. Il gruppo si rimette in marcia, dopo qualche ora una fitta nebbia avvolge i nostri eroi che, all'improvviso, si ritrovano a camminare nella neve. Il gruppo ha evidentemente attraversato il passaggio fra due piani, nella nuova dimensione i nostri si trovano in un territorio innevato, cielo plumbeo, alte montagne in lontananza. Dopo aver trovato un luogo dove passare la notte ed essere crollati esausti per le fatiche del viaggio all'Inferno, i nostri riprendono la marcia il giorno seguente, guidati dal senso del destino di Renaux verso la Regina di ghiaccio. Arrivati alle montagne e dopo aver risalito per un tratto la pista, i nostri vedono finalmente un castello di mura bianche, con una torre di ghiaccio. Dietro di loro, nella pianura, i nostri vedono nubi scure da cui partono fulmini e fiamme. Avvicinatisi alla fortezza, il gruppo distingue varie figure imprigionate nel ghiaccio: animali come lupi o orsi, ma soprattutto vari demoni in assetto da guerra. Bgan si diverte a infrangere le statue di ghiaccio, create da un potente incantesimo. Arrivati alle porte della fortezza, prima di poter pensare a come entrare, Bgan lancia un grido dirompente: “aprite!”. Le porte del castello effettivamente si spalancano, e i nostri fanno il loro ingresso alla presenza di due giganti di ghiaccio alti cinque metri, che tuttavia non paiono avere intenzioni ostili.
Entrati finalmente nella tanto ricercata fortezza di ghiaccio, i nostri si dirigono alla torre, da cui Renaux ha avvertito provenire un fortissimo potere magico, di un individuo soltanto. Entrati nella torre, i nostri vengono accolti dal freddo sguardo di un'elfa di piacente aspetto, capelli biondi, veste bianca, diversi oggetti magici con sè. Colei che dovrebbe essere proprio la Regina che Milten e i suoi compagni dovrebbero liberare dal “demone”, parla soltanto l'elfico, e interroga Amdir e Milten, gli unici in grado di comprenderlo, sul motivo della loro presenza. Parlando con l'elfa, i nostri vengono a sapere che lei proviene dal medesimo piano del gruppo, che è fuggita dalle terre degli elfi oscuri perchè un individuo, il potente mago elfo che i nostri eroi si trovarono ad inseguire diversi anni prima, voleva utilizzare i suoi poteri per i suoi scopi. Ella si è rifugiata in quel piano, nella fortezza, ha affrontato alcuni attacchi di demoni senza grosse difficoltà, e vuole soltanto rimanere in pace. L'elfa si dimostra perplessa dinanzi a molte delle cose che i nostri eroi le dicono, a cominciare dalla profezia (di cui Milten fa solo breve accenno) all'aiuto che il gruppo vorrebbe portare. In particolare ella è dubbiosa riguardo alla fenditura tra i piani nella valle fra le montagne e all'inverno che sta mettendo in ginocchio l'Altopiano. E' seccata inoltre dal fatto che i nostri abbiano attraversato l'inferno e siano seguiti da demoni. Proprio in quel momento, la voce di Gabriel risuona anche nella fortezza di ghiaccio.
Il potente condottiero demoniaco è giunto fino alla fortezza. I nostri eroi hanno portato nuovi nemici alla Regina, invece di aiutarla? Cosa si nasconde dietro la presenza dell'elfa in quella fortezza fra le montagne? In che modo tutto questo è legato all'Inferno, a Gabriel, e alla fenditura fra i piani?

diario/25marzo15.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)