8 Maggio Anno 3°
I nostri eroi devono decidere la loro prossima mossa, e dopo un lungo conciliabolo, pare evidente una cosa: che le mosse del Dottore siano frutto del suo desiderio di mettersi al riparo nel Deserto, oppure che egli sia ormai controllato da Belial e voglia portare i preziosi Tarocchi fino ad Acheron, è il cammino scelto dall'acerrimo nemico del gruppo a dover essere controllata, poco possono i nostri contro la temibile Rosa delle Sabbie e le decine di migliaia di uomini del suo esercito. Verso nord, dunque, ma dove? La divinazione di Renaux indica che Denda-Cartho non dovrebbe correre pericoli nell'immediato futuro, mentre una fosca nube si addensa su Carthag-Fero, a nord-est. Inoltre, gli avi dello sciamano indicano che la strada di Sered, il corrotto ex-paladino, conduce proprio in quella direzione.
Congedatisi da Laura in gran fretta, lasciando un messaggio per Krona affinchè la guerriera si appresti a recarsi al Tempio dell'Ovest per poi tornare all'Altopiano se non dovesse ricevere notizie del gruppo, i nostri partono ben equipaggiati e riforniti.
Il viaggio prosegue per cinque giorni senza grosse novità, i nostri hanno superato Arcavia, lasciandosela a sud, e proseguono tenendosi lontani da strade e villaggi. Infine, il gruppo decide di passare a controllare le condizioni di un villaggio, individuato sulla mappa, poco distante dall'ipotetico percorso che il Dottore e i suoi avrebbero compiuto per recarsi a nord verso Carthag-Fero.
Il villaggio è stato saccheggiato e la gente sterminata, frugando fra le rovine, Tyruss ode la richiesta d'aiuto di una giovane fanciulla, malconcia e spaventata. Soccorsa dal guerriero e da Amdir, la ragazza si dimostra l'unica sopravvissuta del massacro, in discrete condizioni visto ciò che hanno passato gli altri: inizialmente il gruppo, in particolare Amdir e Renaux, sono sospettosi sul conto di Angela (così si chiama infatti la giovane), poi si rendono conto che ella è solo stata fortunata a sopravvivere, ed è terrorizzata e sconvolta da ciò che è successo. Angela dice che alla guida delle truppe che hanno sterminato la gente del villaggio vi era un individuo che potrebbe essere proprio il Dottore.
Ripreso il viaggio, portando con sè Angela che difficilmente riuscirebbe da sola a trovare una strada sicura e mettersi in salvo, il gruppo riparte verso nord-est, arrivando il giorno 14 Maggio a breve distanza dalla città di Carthag-Fero. Qui, Stik è abile a trovare le orme di circa dieci cavalli ferrati che lasciano la pista seguita dalle truppe del nemico, e che si sono recati verso il mare tentando di cancellare le loro mosse. Stik, Tyruss e Angela seguono le orme dei cavalieri, mentre Amdir e Renaux salgono su una collinetta e dall'alto scoprono con sgomento che la città è assediata da un imponente esercito, e che benchè essa per il momento sia ancora difesa, non potrà reggere a lungo a quell'attacco.
Ricongiunto il gruppo, i nostri riprendono a seguire le tracce, fino ad arrivare alla spiaggia. I cavalieri si sono spinti verso nord, i nostri facendo un mezzo giro per tenersi al coperto da alcune rade dune di sabbia, giungono in vista di un piccolo accampamento, con una tenda soltanto, quattro individui disarmati nei pressi di essa, dove vi sono anche i dieci cavalli, e quattro alabardieri corazzati a proteggere il perimetro.
A causa della distanza, nè Renaux nè Stik possono colpire con le rispettive arti il nemico, così il gruppo decide di sfruttare Angela per fare da esca e attirare qualcuno dei nemici oltre la duna. Il piano funziona a meraviglia, e mentre Stik uccide colpendo alle spalle uno dei due guerrieri che si era lanciato a caccia della ragazza, Renaux elimina il secondo con un doppio dardo di fuoco. I nostri ripetono il giochetto, ma questa volta dei due aggressori soltanto uno si presenta oltre la duna lanciandosi su Tyruss, il secondo si è mosso con accortezza individuando Stik e colpendolo alle spalle: il povero ladro crolla al suolo, ferito, mentre Tyruss viene messo a dura prova dal suo avversario. Per fortuna, il potere dello sciamano per una volta non tradisce, e mentre uno dei dardi di fuoco uccide l'avversario di Stik, il secondo ferisce il nemico di Tyruss a tal punto che per il possente barbaro è un gioco da ragazzi vibrare un tremendo colpo letale.
I nostri tentano invano di attirare l'attenzione dei quattro uomini rimasti al campo che, come il tizio in tunica che per un attimo Stik a visto comparire, non paiono preoccupati dalla scomparsa dei quattro alabardieri. Tyruss prova a camuffarsi da alabardiere trascinando un cadavere a mo' di compagno ferito, ma non ottiene nulla. Così, i nostri decidono di avvicinarsi a cavallo all'accampamento, da sud, mentre Stik di soppiatto arriverà da nord, per prendere i cavalli impedendo così la fuga dei nemici rimasti.
Purtroppo per i nostri, la situazione è molto diversa da quello che sembra: infatti, i quattro uomini disarmati all'avvicinarsi dei nostri si iniettano con una siringa una sostanza che li tramuta in grossi e spaventosi mostri che si lanciano senza indugio verso il gruppo, mentre le mosse di Stik non passano inosservate al tizio nella tenda, che si rivela essere nientemeno che il Dottore in persona! Egli acceca Stik con un incantesimo di tenebra, furioso per l'imprudente guanto di sfida che i nostri gli hanno lanciato.
Tutto parrebbe lasciar pensare che lo scontro finale fra i nostri eroi e l'odiato nemico stia per cominciare: come faranno Tyruss e Renaux, con il supporto di Amdir, a sopravvivere all'assalto dei quattro mostri, quando a breve distanza, l'oscura arte del potente Dottore sembra pronta a ghermirli e trascinarli nelle tenebre più profonde?