31 Luglio Anno 3°
Al cospetto del Re e della Regina degli Elfi dei Boschi, i nostri eroi devono ancora prendere un'importante decisione: i grandi poteri della Regina, Alarielle, possono infatti trasportare il gruppo verso il demone, poco dietro la creatura e la sua scorta per tentare un inseguimento, o più avanti lungo la strada, per tendere un'imboscata. I poteri divinatori di Milten hanno mostrato con precisione il gruppo che circonda il demone: otto strane creature deformi trasportano una grossa portatina, ad aprire la fila quattro alabardieri, ed altrettanti in coda. Soprattutto, il convoglio sta attraversando una foresta maledetta, fra alberi spogli ed innumerevoli ragnatele, e Milten ha potuto scorgere rapide ombre muoversi ai lati della strada. Che esse siano la Prole del Ragno o semplici ragni giganti, i nostri valutano che tendere un'imboscata alla comitiva del demone in una foresta ostile è impresa assai ardua. Un'altra divinazione di Milten, condivisa da identica visione della Regina, mostra la destinazione del demone e del suo gruppo: una città in rovina, su una rada collina, poco distante dal limitare della foresta. Oscure ombre si muovono fra le mura fatiscenti, e al centro una torre emana una forte luce fosforescente. Il gruppo comincia a valutare la possibilità di tendere un'imboscata nei pressi della collina, lontano dalla foresta.
Milten e Amdir, per trovare aiuto nella difficile missione, si recano alla casa dei Velven, dove vengono accolti da un elfo dall'aspetto strano, alto, lunghi capelli neri, cappello di paglia, due pugnali e l'aspetto di chi ne ha viste tante. Egli dice di aver perduto il proprio nome, e che tutti si rivolgono a lui con il soprannome di Sparviero. Nella casa Milten e Amdir trovano anche Vorador e Arstan, tuttavia è proprio Sparviero a decidere di fornire il suo aiuto unendosi al gruppo. L'elfo sa molte cose, e già stato nella città in rovina, dove ha affrontato le creature che lì vivono, nemici non troppo pericolosi, fra cui però si possono incontrare i Sovrani, dotati di grandi poteri e molto insidiosi. Con le indicazioni dell'elfo, i nostri decidono di recarsi alle rovine, affrontare i nemici e preparare l'agguato al demone e alla sua scorta.
Quando tutto è pronto, Alarielle trasporta magicamente i nostri sul limitare della foresta. Il gruppo si incammina verso la città in rovina risalendo la collina. Dopo una prima esplorazione, i nostri intravedono muoversi delle ombre, e subito dopo Tyruss viene assalito alle spalle e colpito da una strana creatura. Lo scontro divampa, Renaux scaglia dardi di fuoco e Stik usa con precisione il suo magico pugnale, mentre Milten viene colpito ed è costretto a mettersi in salvo con un magico balzo. Sconfitti i primi cinque nemici, mentre i nostri riprendono fiato nascosti fra le rovine, uno dei muri sembra animarsi, proprio alle spalle di Renaux, e nel giro di pochi istanti due giganteschi golem di pietra sorgono dalle rovine e si scagliano sui nostri. Lo sciamano scaglia sei fulmini sui nemici, tuttavia egli non riesce a fermarli, e un violento colpo di uno dei golem lo scaglia contro un muro, lasciandolo a terra privo di sensi. Identica sorte tocca al povero Stik. E' Milten a volgere la situazione a vantaggio dei nostri, usando con abilità i suoi poteri per mutare la pietra dei golem in fango e poi in sabbia, disintegrandoli. Nel frattempo, Sparviero ha ingaggiato poco distante un mortale duello con uno dei Sovrani delle ombre e la sua guardia del corpo, uscendone fortunatamente vincitore, e recuperando un pugnale dai sinistri poteri
Liberata quella parte di città, il gruppo può prepararsi all'arrivo del demone, previsto per il giorno successivo secondo i poteri divinatori di Milten. I nostri vedono la luce fosforescente della torre, così Milten e Renaux, scortati da Sparviero, decidono di indagare. Dalla torre, al centro di una piazza ellittica, proviene un potere che non pare essere malvagio. Molti simboli magici riportati sulle mura della torre, sulle finestre e sulla porta, paiono formare una sorta di barriera di contenimento che mantiene il potere all'interno. Milten, entrando nella torre, vede su una colonna di pietra una sorta di sfera che mostra allo stregone le immagini delle sue divinità. Una divinazione di Milten sull'oggetto mostra un tizio alto con mantello scuro, mani affusolate e un pendente d'oro, che chiude a chiave la porta di una cella. Lo stregone e lo sciamano mandano Sparviero a chiamare gli altri, poi si pongono in attento studio dei simboli magici, fino a riuscire a decifrare alcuni versi misteriosi: “con la fiamma scintillante chiedi all'astro di mostrarti la via, scendi tra le braccia della madre, guardati dall'osservatore che protegge la chiave”.
Quale potere è rinchiuso nella torre? Potrà essere d'aiuto nell'imminente lotta contro il demone e il suo seguito? E a cosa si riferiscono gli strani versi? La fiamma scintillante è forse la spada magica di Tyruss?