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diario:28aprile14

28 Luglio Anno 3°

Dopo lo scontro all'esterno della torre-albero, e la sparizione in una nuvola di fumo degli ultimi nemici superstiti, il gruppo si prepara alla mossa successiva: mentre Renaux, Milten ed Amdir si concentrano sul simbolo fonte dell'incantesimo di teletrasporto, Stik e Tyruss frugano il resto della torre, trovando un anfratto segreto in uno degli armadi, ormai vuoto, segno evidente che l'elfo armato di lame è riuscito a mettere in salvo qualcosa di prezioso sfuggito in precedenza ai nostri. Nel frattempo, Renaux esaminato il simbolo decide con i compagni di rovinarlo con un coltello, in modo da spezzare l'incantesimo di teletrasporto ed evitare nuove sorprese. Ripresa la via, i nostri ritrovano le tracce del gruppo di nemici e il viaggio prosegue senza troppi problemi, ed anzi grazie ad un incantesimo di Milten i nostri eroi possono camminare al doppio della velocità macinando rapidamente molta strada.
Il giorno successivo, Stik vede le tracce di uno dei cavalli staccarsi dal gruppo ed allontanarsi al galoppo. Mano a mano che il gruppo avanza, la foresta pare sempre più minacciosa: oscure ragnatele compaiono sempre più spesso, gli alberi sono sempre più spogli e contorti, l'atmosfera cupa e minacciosa, come se una qualche maledizione gravasse sulla foresta. Infine, il gruppo giunge ad una grossa quercia dall'aspetto cadente, dietro cui comincia una strada lastricata di pietra nera. Esaminando la quercia, i nostri scoprono che essa possiede una sorta di magia di flusso malvagio, e pur tagliata con il coltello o erosa con acqua benedetta, la corteccia recupera poi la forma originale, ma sotto di essa i nostri hanno scorto qualcosa di tremendamente minaccioso, una sorta di lava incandescente che Milten giudica essere una qualche forma di portale demoniaco.
Lasciata la minacciosa quercia, i nostri giungono ad un bivio nella strada lastricata: la parte che scende a valle, sormontata da un arco di metallo con simbolo di ragno, parrebbe essere la strada giusta, dato che gli avi di Renaux, interrogati, affermano che Ecidius sia stato condotto per quella via. Tuttavia, nella valle che si apre dinanzi agli occhi dei nostri eroi poco tempo dopo sorge una fortezza di dimensioni eccezionali, cupa e minacciosa, con alte torri, mura altissime, e decine e decine di guardie sui camminamenti. Consci di non poter fare alcunchè per liberare Ecidius da un simile posto, i nostri prendono la seconda strada, che costeggia la valle e giunge, dopo qualche ora, alle pendici di una collina, a metà della quale sorgono un paio di torri di guardia, sulla strada, e sulla sommità una maestosa casa di pietra nera.
Mentre il gruppo decide il da farsi, dalla strada sopraggiungono sei cavalieri, che fortunatamente non scorgono i nostri nascosti a bordo strada. I cavalieri salgono verso le torri, e poco dopo sei cavalieri tornano galoppando indietro, suggerendo ai nostri che si tratti di un cambio della guardia. Desiderosi di scoprire cosa si celi nella misteriosa casa sulla collina, i nostri usano i poteri di Renaux per trasportarsi magicamente tutti assieme sopra il tetto della casa, e qui giunti rimangono sospesi in volo con un altro incantesimo dello sciamano. Sul tetto, oltre a qualche corvo nero, i nostri trovano anche tre lucernari, dai quali filtra il suono lontano di un canto lugubre, qualcosa di simile ad un rituale. Stik apre un lucernario dal quale non filtra luce, e Amdir può dunque finalmente comprendere le parole del canto, in elfico, e ciò che sente lo fa rabbrividire: sono infatti invocazioni ad un'entità malvagia, che parlano di un imminente risveglio di una donna. Desiderosi di saperne di più ed eventualmente di interrompere il rito oscuro, i nostri entrano dal lucernario e si preparano all'azione. Stik va in avanscoperta, spiando dalla scala ciò che avviene nel salone inferiore: attorno ad un oscuro altare, vi sono radunati otto elfi intenti nel rito, mentre un nono guida la sorta di rituale dall'altare. Nella stanza, accanto alla porta, vi sono anche quattro minacciosi alabardieri.
Mentre i nostri decidono come agire, probabilmente avvertiti dai corvi neri che fungevano da sentinelle, i nemici si accorgono della presenza degli intrusi: un incantesimo di spostamento d'aria colpisce la stanza, causando qualche danno. Tyruss corre rapido alla porta e si precipita giù dalle scale, seguito da Milten, Stik e Renaux, con Amdir pronto ad aiutare. Lo scontro infiamma subito: mentre Tyruss blocca gli alabardieri sulle scale, e Milten ne colpisce un paio con un incantesimo di spostamento d'aria, Stik maldestramente perde la presa sull'arco, non potendo così intervenire. Nella stanza, due degli elfi maghi si sono preparati a scagliare un incantesimo, un dardo di fuoco combinato, che colpisce Tyruss senza però piegare la forza brutale del possente barbaro. Gli altri elfi si sono stretti attorno all'altare, forse per accelerare il rito di evocazione di uno strano oggetto, una sorta di uovo, dentro cui potrebbe trovarsi un essere umano. Renaux scaglia sull'altare una violenta palla di fuoco, che mette fuori combattimento qualche nemico. Subito dopo, mentre i due maghi stanno preparando un altro incantesimo, e gli albardieri si preparano alla carica su Tyruss, lo sciamano decide di chiamare a sè ancora una volta il potere del cristallo donatogli dal grande Meliador, scagliando con esso un tremendo fulmine magico plasmato per colpire cinque diversi nemici: due alabardieri stramazzano al suolo, un terzo si salva con qualche danno, uno dei due maghi viene brutalmente ucciso e il secondo praticamente tagliato in due dal potere del fulmine. Il potente colpo di Renaux pare aver portato le sorti della battaglia dalla parte dei nostri eroi, dato che ora un solo alabardiere è in condizione di combattere contro Tyruss, Milten sta per scagliare un incantesimo, Stik ha recuperato il suo arco e lo stesso sciamano può colpire ancora gli elfi all'altare. Tuttavia, lo strano oggetto sull'altare emana una luce sempre più forte.
Cosa spunterà dal misterioso oggetto? Riusciranno i nostri eroi a fermare l'oscuro rituale prima che sia troppo tardi?

diario/28aprile14.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)