27 Ottobre Anno 6°
Dopo lo scontro con i non-morti, i nostri eroi si accampano all'oasi, non senza aver prima dato fuoco ai resti dei nemici. Parlando con Valery, i nostri scoprono che gli elfi oscuri avevano già trovato tracce di non-morti, in particolare tre negromanti con due guardie del corpo. E' evidente che i tre negromanti, con una delle guardie del corpo (della seconda Stik non trova tracce) sono stati all'oasi, hanno sterminato i poveri nomadi (oppure li hanno già trovati cadaveri?) e usato i corpi per le loro evocazioni, sfruttate contro il gruppo. Dopo aver passato la notte nell'oasi, i nostri decidono di dirigersi verso la più vicina delle antiche tombe, una piramide, dato che i non-morti si sono teletrasportati chissà dove e gli alchimisti, secondo una divinazione di Renaux, sono stati nell'oasi più di cinque giorni prima.
Il viaggio per la piramide è tranquillo, giunti alla costruzione i nostri si accertano di non correre pericoli ed entrano, percorrendo un corridoio fino ad una stanza, dove scoprono un incantesimo su una porta di legno, che in realtà serve a non far erodere il legno stesso dal tempo, ma nella stanza non vi è nulla di interessante. Un arco di pietra murato è protetto da un incantesimo ben più potente, i nostri non approfondiscono e scendono le scale, fino ad arrivare molti metri sotto terra, in una piccola stanza al centro in pratica di un grande ambiente, dato che la piramide continua ad allargarsi ben sotto il livello del suolo. Qui giunti, i nostri si trovano dinanzi quattro corridoi, all'apparenza identici fra loro, al termine dei quali si trovano pesanti porte di bronzo. Scelto casualmente uno dei quattro ingressi, quello a nord-est, i nostri aprono la porta pur avendo riconosciuto un incantesimo su di essa, forse un allarme. Effettivamente, una volta aperta la porta, le otto figure in armatura sdraiate su otto altari di pietra si risvegliano e si scagliano contro il gruppo. Stik viene subito ferito, mentre Thorak ingaggia un avversario nel corridoio. Milten erode le armature di un paio di nemici, poi sono i fulmini di Renaux, ben otto, a trarre dai guai Stik e ferire gravemente quasi tutti i nemici. Quando anche Valery con una palla di fuoco nero e Milten con i suoi poteri intervengono, i nemici vengono presto sconfitti, e l'ultimo di essi, che aveva iniziato a tracciare un pentacolo a terra per evocare una versione più potente di se stesso, viene ucciso da un dardo di fuoco di Renaux.
Lasciata la stanza, i nostri si dirigono a sud-est, qui trovano una stanza vuota, ad eccezione di una colonna al centro in cui scorre dell'acqua vorticando, al centro della strana colonna vi è una specie di nebulosa azzurra. I nostri si rendono conto che si tratta della Spezia. Trattenuto a stento Stik e lasciata poi la stanza, il gruppo si dirige a sud-ovest. Nella stanza vi sono molti sarcofagi di diverse dimensioni, e in fondo quello che sembra un ricchissimo tesoro. Uno dei sarcofagi si apre ed esce uno scheletro dotato di poteri magici, che devia una freccia di Stik, poi chiama a raccolta gli altri scheletri che, usciti dalle loro tombe, scagliano sui nostri dei giavellotti, ferendo soltanto Milten in modo leggero. Renaux e Valery spazzano gli scheletri con le loro palle di fuoco, ma lo scheletro mago evoca due mummie che a loro volta usano poteri magici, colpendo Stik con un maleficio che lo fa ammalare di malaria. Milten fallisce un incantesimo e rimane stordito, e viene poi soccorso da Amdir, mentre Valery incendia una mummia e Renaux colpisce l'altra, ingaggiata poi in corpo a corpo da Thorak. Il mago scheletro viene colpito da un sortilegio di Milten, che gli distrugge gli arti e, una volta caduto a terra, assiste impotente alla fine della seconda mummia, incendiata da Renaux con un dardo di fuoco reso nero, in modo che Thorak non si arrabbi con lui per averlo privato di una facile uccisione. Lo stesso nano finisce poi lo scheletro a terra.
Riprese le forze e curati i feriti, i nostri si accingono a proseguire, ma le condizioni di Stik sembrano davvero critiche causa il morbo che lo ha infettato. Amdir e Renaux decidono di portare il povero Stik dal profeto con il teletrasporto ma, scioccamente, partono senza Ismail e dunque, una volta arrivati dinanzi al rifugio del Profeta e della sua gente, essi non sanno come spiegarsi non conoscendo l'idioma del luogo. Renaux torna frettolosamente alla piramide con il suo viaggio magico e ritorna poi dal Profeta con Ismail. Stik viene condotto in quella che pare un infermeria e accudito da Amdir, tuttavia per il povero ladro si prospetta un periodo di riposo di almeno quindici giorni per riprendere le forze.
Cosa faranno ora i nostri eroi? Proseguiranno senza le doti di Stik l'esplorazione della piramide? Cosa si nasconde nel quarto corridoio? Come si scende nel livello sottostante dell'antica tomba? Quali misteri e insidie essa cela ancora?