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diario:30settembre13

2 Aprile Anno 3°

Il gruppo si trova a Kylaè, lo smacco subito qualche notte prima ad opera di volgari briganti di strada ha demoralizzato i nostri eroi, e l'arrivo in città non ha migliorato le cose: l'impresa che sembrava ardua ora pare quasi impossibile, incontrare il Cardinale Aert sfuggendo al controllo degli uomini del Duca, di cui Kylaè è la roccaforte! Amdir desta più di un sospetto negli sguardi dei passanti, benchè celi come può l'aspetto con un mantello e il cappuccio. Anche Krona, Tyruss e lo stesso Renaux non sembrano classici abitanti di Kylaè a passeggio per strada.
Il gruppo sente di avere poco tempo per portare a termine la missione, così si sposta subito nei dintorni della cattedrale cittadina, un'imponente costruzione cupa e maestosa. Qui vi è molta gente per strada, il clima è più festoso e sereno che nel resto dell'Impero, il Duca delle Puttane sa come tenere alto il morale, occupando le fragili menti popolane con spettacoli circensi, spietate esecuzioni di sedicenti streghe, alcol e donne.
Amdir e Krona restano celati in un vicolo, mentre il resto del gruppo, diviso, prova a sondare il terreno nella piazza che fronteggia la cattedrale, in cerca di informazioni.
Stik e Tyruss, parlando con gente di ogni risma, scoprono che il Cardinale è effettivamente ben voluto in città, che non ha mai contrastato apertamente il Duca, e che in realtà non si mostra in pubblico da diverso tempo, anche se ogni mese è solito celebrare una funzione solenne nella cattedrale. Purtroppo, la prossima funzione è prevista fra più di due settimane, troppo tempo per i nostri da attendere in una città ostile. Altre informazioni riguardano la difficoltà di ottenere colloqui privati con il Cardinale. Renaux trova un ciarlatano che si diletta a divinare il futuro dei passanti con carte da gioco. Lo sciamano stupisce il poveretto con una divinazione esatta, e il tizio divide con lui un sorso di liquore e si lascia scappare qualche confidenza su Aert, paragonandolo persino ad uno dei canarini in gabbia che egli tiene nel retro del suo carro da divinatore ambulante.
Mettendo assieme queste e altre informazioni, i nostri cominciano a credere che davvero il Cardinale Aert sia una sorta di prigioniero in casa, costretto ad obbedire al Duca e a mostrarsi concorde con le sue decisioni per tranquillizzare il popolo.
I nostri consumano qualche vivanda per strada, timorosi di avvicinarsi a locande e osterie, e verso sera decidono di giocare il tutto per tutto, controllando i dintorni della Cattedrale in cerca di una via d'accesso. Nel muoversi con cautela intorno all'edificio, lo scaltro Stik nota un tipo vestito di scuro che a quanto pare sta tenendo d'occhio le mosse dei nostri. Il ladro dunque pedina il misterioso individuo, e lo vede addentrarsi in un vicolo maleodorante. Seguendolo, Stik si trova dinanzi sia l'uomo che un secondo individuo, anch'egli vestito di scuro con abiti umili e maleodoranti. Stik estrae prontamente il suo stiletto magico, ma i due non sembrano avere intenzioni ostili, e nel dialogo che segue Stik riesce a capire che i due fanno parte di una qualche sorta di movimento segreto che vorrebbe la caduta del Duca, la fine della guerra e il cardinale Aert al posto che gli spetta ad Arcavia.
Stik è sospettoso, sembra troppo bello per essere vero, tuttavia decide che i due sono l'unica pista fino a quel momento trovata per arrivare al Cardinale: essi infatti propongono un incontro notturno in una zona della città che è stata data alle fiamme tempo prima, causa pestilenza, ma che ora è solo un cumulo di macerie in cui praticamente nessuno mette piede. Stik accetta e torna a cercare i suoi compagni, riferendo il messaggio. Il resto del gruppo è assai titubante, ma infine essi decidono di rischiare: Renaux, Tyruss e Stik, che sono sicuramente già stati visti dai due misteriosi individui, andranno all'incontro, Amdir e Krona cercheranno di muoversi di nascosto pronti ad intervenire in caso di bisogno.
Nel cuore della notte, il gruppo si reca dunque nel quartiere indicato, fra edifici a pezzi e travi annerite. Qui, i nostri vedono uno dei due uomini misteriosi fermo a ridosso di una parete di pietra superstite, ma avvicinatisi si rendono conto che l'uomo è morto ed è stato addossato alla parete e tenuto in piedi con una corda: è un'imboscata! In breve la situazione degenera: un dardo di balestra colpisce Renaux, che ferito si lascia cadere a terra, provando a strisciare verso un riparo con le forse rimaste. Stik tenta di sfuggire all'agguato gettandosi in un vicolo, e riesce ad evitare guai. Tyruss si trova assalito da due templari in armatura completa, sbucati dalla parete di pietra alle spalle del cadavere-esca. Prima che Krona, nascosta poco lontano, possa intervenire, lo scontro impazza e il possente barbaro, pur abile nel ferire un nemico, riceve un tremendo colpo che gli mozza di netto la mano sinistra. Mentre Krona si lancia contro i due templari, Amdir ad ampie falcate corre dal guerriero ferito, e in qualche modo riesce ad evitarne la morte immediata. Stik intanto è abile e scova la postazione del balestriere, uccidendolo alle spalle, poi Renaux, con le ultime forze svenendo per il dolore provocato dall'incantesimo, con un doppio proiettile di fuoco aiuta Krona ad avere la meglio sui suoi avversari, ma nel frattempo altri templari sono in arrivo. I nostri in qualche modo fuggono alla rinfusa, Krona e Amdir trascinano il pesante Tyruss, mentre Stik, a fatica, porta con sè l'incosciente Renaux.
Cosa faranno ora i nostri eroi, braccati nella notte in un territorio ostile? Saranno in grado i poteri di Amdir di guarire in qualche modo lo sventurato Tyruss? E i misteriosi individui trovati da Stik erano solo l'esca per attirare in trappola i nostri, o davvero vi è un movimento di resistenza in città?

diario/30settembre13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)