24 Luglio Anno 1°
I nostri eroi decidono di frugare Castel Vlatna alla ricerca di indizi prima di concedersi un meritato e necessario riposo. Mentre Reinhardt e Martin concentrano i propri sforzi fra gli oggetti e i tomi rinvenuti nello studio del Maestro e nella biblioteca, Haldir cerca scomparti segreti nella stanza del Maestro e Bingo e Oleg passano al setaccio le altre torri della fortezza. I risultati complessivi delle ricerche sono diversi. Il bimbo rapito era tenuto in una delle torri, l'unica con segni di passaggio di esseri umani, vi era anche un uomo, l'individuo abile e spietato che i nostri scoprono chiamarsi Eloi, che più che al servizio del Maestro si rivela essere alleato di Vlatna. Egli ha lasciato la torre portando con sè il bimbo forse il giorno precedente, al massimo due. Appare chiaro che Vlatna ha appositamente sfruttato il Maestro per i propri scopi, plagiandolo con l'incantesimo del simbolo di drago sotto al letto, sfruttando i suoi folli esperimenti e il sangue delle sue vittime sacrificate per portare a termine la propria unione con la carrozza. Il messaggio per il cavaliere di Sara, di carattere personale, rivela la possibilità che il vampiro abbia sfruttato l'eterno antagonista del Maestro per i suoi scopi, forse anche mettendo lo zampino nel rito sfuggito al controllo che ha portato al risveglio del Signore dei Tumuli. I quattro negromanti stavano sostenendo un pesante rito di protezione, in un libro, protetto alla vista da un incantesimo che fa apparire le pagine diverse, Martin scopre che parte dell'energia di ogni incantesimo lanciato alla fortezza passava a Vlatna per il proprio risveglio. Vengono ritrovate armi di antica foggia, molto belle e di notevole valore, e il ritratto di una donna, Anna, la compagna di Vlatna. Il diario di Vlatna si interrompe circa centocinquant'anni prima, non si sa dunque cosa pensasse dei fatti più recenti, dal diario del Maestro si evince come egli fosse plagiato dal vampiro e, sbagliando, non temesse il cavaliere di Sara. Infine, i nostri non trovano traccia della salma del paladino di Ulrich trafugata a Cuore d'Inverno, vi sono riferimenti però su riti effettuati sui bambini e sul fatto che il Maestro avesse creduto di aver trovato il modo di evocare il condottiero delle proprie armate.
Dopo un'accesa discussione sulla spartizione del bottino, i nostri cominciano il viaggio di ritorno verso Middenheim, fermandosi prima alla stazione di posta, dove Inga, la madre del bimbo scomparso, decide di unirsi al gruppo per lasciare quel posto, cercare il figlio e, quando Ulrich le farà la grazia di ritrovarlo, cambiare finalmente vita. I nostri scoprono che sia Inga che il locandiere brettone hanno un ricordo vago di Eloi, un incantesimo è stato usato per confondere la loro memoria. Tornati al villaggio in cui era stato lasciato il corpo senza anima del fratello di Haldir, i nostri con l'aiuto dei templari di Ulrich effettuano il rito per riagganciare l'anima. Haldir decide di riportare il fratello alle loro terre di origine, e saluta il resto del gruppo, congedandosi poco dopo. Gli altri riprendono il viaggio e nel giro di alcuni giorni fanno il loro ingresso a Middenheim. Qui Reinhardt si reca subito al tempio per riferire prima al proprio maestro, Ulfgard, poi al Gran Maestro del Tempio. Infine, Ulfgard parla in privato con il Gran Maestro, per stabilire le mosse future da compiere. Reinhardt viene promosso templare a tutti gli effetti, mentre a Bingo e Oleg viene offerta la possibilità di entrare stabilimente al servizio del tempio, ed entrambi accettano. Il kislevita viene premiato con un'armatura benedetta, in cambio del recupero delle armi magiche. Al termine del banchetto, preparato nientemeno che da Bingo, molto apprezzato nelle cucine del tempio, Ulfgard dice al gruppo che una visione di Ulrich ha rivelato che entro una luna verrà mostrato un segno che porterà sulle tracce di Vlatna, del bimbo e di Eloi. Trascorso quasi un mese, infatti, i nostri vengono chiamati al tempio e viene rivelato loro che nello Stirland una carovana è stata attaccata e brutalmente distrutta, vi è un solo superstite, un nano che, una volta soccorso, ha mormorato “Quel bastardo di Eloi, altro che guida!”. E' l'indizio promesso da Ulrich per rimettersi sulle tracce dei nemici.
Così, dopo l'addio di Haldir, il resto del gruppo ha ora un'altra destinazione, lo Stirland, un nano ferito è l'unica traccia per ritrovare il misterioso assassino rapitore di bambini ed alleato del vampiro Vlatna, che potrebbe anche essersi già risvegliato nel frattempo. Quali insidie attendono i nostri nello Stirland? Dove si trovano Eloi e Vlatna, e cosa stanno complottando? Che sorte è toccata al figlio di Inga e alla salma trafugata del paladino?
PIZZE PAOLO