5 Novembre Anno 1°
Lo scontro divampa nei sotterranei del tempio di Morr dissacrato dalle forze oscure: la colonna centrale emette una forte luce bluastra, qualcosa di spiacevole sta per accadere, mentre il gruppo fronteggia quattro spettri dei tumuli. D. stende uno dei suoi due nemici diretti, mentre Martin usa un incantesimo per tentare di bloccare il potere della colonna. Il prete di Morr ha successo in parte: invece di una divampante esplosione di potere maligno, la luce azzurra sembra attenuata, ma comunque sufficiente a ridestare il Re dei tumuli. L'oscuro nemico si muove verso il gruppo, Reinhardt lo fronteggia subito, dopo aver steso con un colpo violento il suo avversario. Il Re dei tumuli comunque non resiste a lungo: un dardo del Vero Volo scagliato magistralmente da Bingo lo colpisce al collo e lo stende nuovamente a terra. Anche le colonne corrispondenti agli spettri dei tumuli distrutti si accendono, i nostri capiscono di dover intervenire in qualche modo per non dover continuare a fronteggiare nemici rigenerati all'infinito. Reinhardt raggiunge una colonna e vede un simbolo magico tracciato con il sangue, egli lo cancella e avvisa i compagni di fare altrettanto. Martin, nell'intento di scagliare un incantesimo per arrestare la rigenerazione dei nemici, crolla a terra privo di sensi. Fortunatamente per il gruppo, le colonne vengono disattivate prima che nuovi nemici vengano rigenerati. Oleg e D. sconfiggono gli ultimi due spettri rimasti.
Grazie all'ultima dose di elisir di Caterina, che Oleg ancora conserva, il povero Martin viene ridestato dal coma in cui era sprofondato. Il gruppo si ricompatta e si prepara a scendere al livello inferiore, da dove proviene un maligno bagliore rossastro. Il Re dei tumuli aveva un'armatura magica, ora malridotta, e una spada bastarda di pregevole fattura anch'essa intrisa di potere negromantico, Oleg decide di usare comunque l'arma. I nostri scendono in una cripta, si sente una lugubre cantilena. Reinhardt avanza per primo e si trova in una stanza piena di simboli maligni, un cerchio di sangue, candele nere e una stella rovesciata. Un individuo che si rivela essere cieco sta eseguendo un rituale con una sorta di ampolla dentro cui sembra esserci un'essenza che manda un bagliore positivo di luce azzurra. In un angolo, il paladino nota una cesta per bambini vuota. Pazzo di rabbia, egli abbatte subito il vecchio con un colpo di martello. Il negromante è Beccaria, l'essenza nell'ampolla quella del bimbo Prescelto di Ulrich. Nel prenderla dalle mani del nemico, Reinhardt ha la visione di un maestoso lupo che ulula orgoglioso e soddisfatto in una foresta del nord. Oleg sfoga la propria rabbia sull'altare, da cui però si solleva una sorta di strano vapore. Martin percepisce un grande potere in arrivo e intima a gran voce ai suoi di fuggire. Il gruppo fa in tempo a raggiungere il chiostro prima che parte del tempio esploda sotto l'effetto di un grande potere: una creatura umanoide di quasi tre metri compare alla vista dei nostri, si tratta di un demone del fuoco, con le grandi ali e lo spadone fiammeggiante. Reinhardt, in preparazione alla sfida, ha recitato una preghiera a Ulrich e ha poi rinfrancato l'animo dei compagni con un discorso da vero condottiero. Il gruppo si prepara alla battaglia, mentre il demone evoca degli alleati: sei piccoli demoni del fuoco compaiono da un portale sospeso in aria e si lanciano sui nostri. Oleg abbatte agilmente il suo nemico, ma viene poi colpito da un soffio di fuoco del demone, che lo lascia intontito e sulla difensiva. Bingo, che si è riparato dietro il colonnato, uccide uno dei piccoli demoni e poi scaglia diversi dardi verso il nemico più grande. Dopo aver avuto la meglio sui suoi avversari, Reinhardt si scaglia coraggiosamente sul demone di fuoco, raggiunto poco dopo da D. Il paladino di Ulrich regge eroicamente i pesanti colpi del nemico, fino a quando un colpo fortunato di D. non va a segno e il demone cade a terra privo di vita.
Sopravvissuti allo scontro, i nostri possono finalmente riprendere fiato ed esplorare il monastero. Il primo pensiero per Reinhardt e Martin è ritrovare il Prescelto per poter ricongiure la sua essenza vitale al corpo. Il bimbo, assieme a molti altri poveri fanciulli, è rinchiuso nelle prigioni della struttura, Reinhardt e Martin liberano tutti i bimbi e poi il paladino compie il rituale con l'essenza vitale del Prescelto, compiendo così la sua missione. Oleg e Bingo, più interessati alle cose materiali, trovano un baule in una stanza e, oltre alle monete d'oro, trovano la corrispondenza con cui Vlatna teneva i contatti con Beccaria. I due trovano anche un pugnale con il potere di Ranald, che richiede un tributo di sangue ogni volta che viene estratto, e una spada corta, probabilmente forgiata da Vlatna in persona e dotata di tremendi poteri, specie se brandita da un Drago Sanguinario.
Così, i nostri eroi hanno avuto successo, Beccaria è stato sconfitto, i suoi diabolici esperimenti interrotti e il bimbo prescelto di Ulrich messo in salvo. Cosa attende il gruppo ora che il peggio sembra passato?
PIZZE PAOLO