31 Luglio Anno 3°
I nostri si trovano alla prese con un enigma da svelare, per poter recuperare la chiave necessaria a liberare il potere rinchiuso nella torre misteriosa. Stik e Milten provano a toccare la sfera, e voci sussurranti all'interno sembrano implorare di essere liberate. Milten viene persino riconosciuto dalle voci nella sfera, che lo chiamano Figlio del Fuoco. Infine, Stik riesce a trovare una lastra sul pavimento che sembrerebbe poter essere smossa, e poi un semplice meccanismo sulla colonna di pietra per farla aprire. I nostri discendono dunque delle scale di pietra, per trovarsi in un corridoio sotterraneo che porta ad una stanza misteriosa. Qui, fra pareti decorate da bassorilievi che riportano svariate scene di caccia e di vita contadina, i nostri trovano una sorta di altare di pietra bianca, che riporta scene di una processione religiosa, con molte persone che paiono portare doni in offerta.
Esaminando le pareti e la stanza, Renaux vede un'unica immagine che possa far pensare ad un “astro” come citato nei versi arcani, mentre Stik si rende conto che quel locale pare decisamente più antico delle scale e del corridoio, che dunque sono state probabilmente scavate, con l'aiuto della magia, successivamente per permettere di collegare la torre alla stanza. L'astuto ladro scopre inoltre che l'ingresso della stanza è stato ricavato rimuovendo un'intera scena in pietra dalla parete, e che essa è stata poi murata sulla parete opposta. Con l'aiuto della magia di Milten, i nostri scavano la parete e trovano un corridoio in pietra che porta ad una botola, bloccata da un peso. Stik e Milten, che hanno individuato in precedenza all'esterno della piazza i passaggi per l'aria della stanza segreta, sono in grado di individuare l'edificio a cui la botola conduce e, liberata la via da una colonna di pietra che la bloccava, si ricongiungono agli amici. Il gruppo esamina l'edificio, la cui rovina è stata quasi certamente provocata intenzionalmente per celare l'ingresso originale della stanza. Tornati infine nel locale sotterraneo, i nostri si rimettono alla ricerca di un modo per trovare ciò che è stato nascosto lì, dato che secondo una divinazione di Renaux, chi ha costruito le nuove scale non cercava nulla, ma ha portato invece qualcosa affinchè venisse messa al sicuro. Infine, lo sciamano decide di effettuare la più semplice delle prove, ovvero avvicinare una torcia, “la fiamma scintillante”, al sole scolpito nella parete, “l'astro”, rivelando così una porta segreta, che Stik scopre poi essere protetta da un incantesimo che avrebbe colpito chiunque avesse provato ad aprirla senza il meccanismo. Aperta la porta, i nostri si trovano su un pianerottolo sotto il quale, a molte decine di metri, si trova dell'acqua. Una sorta di strada scende a spirale verso il basso, e lungo di essa si trova un canale riempito di olio che, una volta accesso, illumina la via.
Scesi sul fondo, i nostri trovano un laghetto di acqua limpida, e quattro caverne, due per lato. La prima, quella da cui proveniva l'odore migliore, conduce il gruppo dopo un lungo cammino ad un'apertura su una scogliera, dalla quale si può vedere il mare aperto e una spiaggia molti metri più in basso. Nella seconda caverna, i nostri odono degli inquietanti suoni, alcuni striduli versi seguiti poi da uno spaventoso ruggito, a cui fa seguito una violenta fiammata che solo l'istinto di Stik consente al gruppo di evitare. Ben presto, dalla caverna giunge una figura massiccia e molto alta, armata di una pesante ascia magica a due mani e un elmo con due corna che ne cela i lineamenti permettendo di vedere solo due punti rossi, i suoi occhi. La figura, un demone con poteri di fuoco, getta la testa di una creatura deforme a terra, poi si scaglia sul gruppo. Tyruss lo fronteggia, ma viene colpito pesantemente, mentre Milten tenta di usare un incantesimo senza successo, Stik manovra per cogliere il nemico alle spalle e Renaux scaglia una prima scarica di fulmini. Nonostante il colpo dello sciamano, che lo ha privato anche dell'elmo, il demone è attivo e pericoloso, e picchiando a terra la sua ascia genera un cerchio di fiamme che colpisce Amdir, Stik e Tyruss, mentre Renaux si trae in salvo saltando magicamente più lontano. Tyruss, gravemente ferito, viene spostato magicamente da Milten lontano dal demone, che ingaggia un corpo a corpo con Stik, che coraggiosamente non si è tirato indietro. I colpi del pugnale magico del ladro sono sorprendentemente efficaci, e il demone non riesce ad avere la meglio sul più piccolo avversario. Infine, un fulmine di Renaux mette fine allo scontro segnando la fine del demone.
Riprese le forze, i nostri esaminano la grotta, trovano un pentacolo usato per l'evocazione e i resti delle creature deformi che avevano avventatamente scatenato il potere del demone. Sull'altro lato del lago, in una caverna i nostri proseguono fino ad un ponte di legno sospeso su un fiume sotterraneo, sull'altro lato Stik in avanscoperta sente odore di putrefazione, così il gruppo decide di tornare indietro ed esplorare l'ultima galleria. Qui, i nostri arrivano sulle sponde di un lago dall'acqua scura e torbida, Milten che si è chinato per toccarla viene aggredito da un tentacolo che fortunatamente non riesce a trascinarlo in acqua. Su un isolotto in mezzo al lago, i nostri sentono provenire potere magico, così Renaux vi trasporta magicamente tutto il gruppo. Qui, i nostri finalmente vedono la chiave che stavano cercando, appesa semplicemente ad un sostengo. Tuttavia, “l'osservatore” che “protegge la chiave” menzionato nei versi arcani è in agguato: un'enorme onda nel lago avanza spedita verso il gruppo, mentre i nostri si preparano allo scontro.
Quale potere sorgerà dalle acque? L'esitazione di Renaux, che non ha spostato subito magicamente lui e i suoi amici lontano dall'isolotto, costerà la vita a tutto il gruppo? Riusciranno i nostri a lasciare le “braccia della Madre” con la chiave?