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diario:5giugno19

27 Settembre Anno 1°

I nostri eroi si trovano all'esterno del tempio di Ulrich, dove molte persone hanno trovato rifugio, protette dall'estremo sacrificio di Eloisius, il templare che ha sacrificato la vita e che i nostri hanno trovato crivellato di frecce fuori dall'edificio. Reinhardt incarica Bingo e Oleg di cercare un superstite fra gli assalitori del villaggio e di farlo prigioniero, per poter avere qualcuno da interrogare a proposito dei misteriosi fatti avvenuti durante quella sorprendente giornata. Il piccolo mezzuomo e il kislevita si recano senza indugio verso la porta sud del centro abitato, mentre Reinhardt, con Martin e Daruk, porta Caterina all'interno del tempio e poi si occupa di sistemare in posizione degna il corpo del prode Eloisius. Reinhardt incarica alcuni dei presenti, scelti fra i più prestanti fisicamente, di restare di guardia al tempio, sprangando le porte e non aprendo a nessuno. Detto questo, egli con i compagni si reca in direzione della piazza principale. Bingo e Oleg intanto seguono le impronte lasciate da una sorta di carro su cui evidentemente era montata la campana del destino. Essa viene spinta da tre individui verso il bosco. I due compagni raggiungono in breve il terzetto di fuggitivi, uno dei quali è ferito ed è stato adagiato sul ripiano del carro che serve da trasporto per l'enorme campana del destino. Gli altri due briganti fronteggiano Oleg con le armi in mano, mentre Bingo si avvicina furtivamente pronto ad intervenire. All'intimazione del minaccioso kislevita, i due si affrettano a fuggire, lasciando il povero compagno accanto alla campana. Oleg senza tanti complimenti tramortisce il malcapitato. Consci di non poter spostare la pesante campana con le proprie forze, Bingo e Oleg decidono di dividersi: il kislevita resta di guardia a campana e prigioniero, mentre Bingo torna in paese a cercare i compagni.
Frattanto, Reinhardt e gli altri vedono un templare di Sigmar sbucare da un vicolo, vistosamente ferito. Il povero sigmarita crolla a terra privo di vita poco dopo. Daruk dice di scorgere qualcuno nel vicolo buio, così con i compagni si lancia all'inseguimento. Qualcuno sembra aver percorso il vicolo ed essere fuggito dentro una casa, passando dal cortile sul retro. I nostri entrano con cautela nell'edificio, fino ad arrivare alle finestre che portano sul lato principale. Qui, i nostri vedono una piazza e il tempio di Sigmar, da cui provengono strane luci e urla disperate. I tre vanno al tempio e scorgono dal portone aperto scene di un vero massacro: uomini, donne e bambini trucidati, diversi sigmariti morti, l'ultimo di essi, Oktavius, sta combattendo con le ultime forze contro un gigantesco individuo di vaghe fattezze umane, pervaso da un chiaro potere demoniaco e recante due simboli del caos, quello generico e quello di Khorne. Reinhardt e Daruk si scagliano sul nemico, che nel frattempo abbatte con un pesante colpo Oktavius. Il templare di Ulrich ferisce con un gran colpo il potente nemico che però, vibrando pesanti colpi con la sua ascia a due mani, incurante di difendersi, mette in difficoltà i nostri eroi. Martin prova a dare una mano, ma il suo incantesimo viene respinto al mittente dai marchi del Caos. Il demone ferisce Daruk, costringendolo sulla difensiva, e un paio di volte anche Reinhardt, il quale però riesce a vibrare qualche altro buon colpo. Infine, con un attacco improvviso e audace, Daruk anticipa un assalto nemico e ferisce mortalmente la malvagia creatura, che cade a terra e poi si sgonfia, tornando all'aspetto umano originario, per quanto orrendamente sfigurato dalla propria implosione. Si tratta di un uomo che sembra avere indosso brandelli di veste della milizia. Oktavius versa in condizioni critiche, Daruk corre a chiamare Caterina, la quale però è troppo provato per aiutare, e dice che solo se il templare supererà la notte potrà essere curato.
Nel frattempo, Bingo è arrivato al tempio di Ulrich, con mezza moneta d'oro a testa convince tre giovanotti del paese a contravvenire alle indicazioni di Reinhardt e a lasciare il tempio, tornando da Oleg e facendosi così aiutare a trainare la campana e il prigioniero in paese. Qui giunti, i nostri si ricongiungono, raccontandosi gli avvenimenti più recenti. Il gruppo decide di distruggere la campana, smontandola fuori dal paese e poi portando i pezzi ad una fucina. Fatto questo, i nostri interrogano il prigioniero, che rivela di essere della Mano Nera. Egli conferma diverse cose che i nostri già hanno saputo dall'altro prigioniero. Egli descrive Eloi, chiamato la Volpe, che è il capo della Mano Nera. Il capitano della milizia è corrotto come molti dei suoi uomini, il prigioniero dice che ha una strana luce negli occhi. Il brigante riconosce nel corpo deformato dal demone uno dei miliziani, un tale Rashal. Egli dice che il bifronte dava ordini in assenza di Eloi, ma che era mentalmente instabile e ha deciso di attaccare il paese senza dare spiegazioni, infuriato contro i misteriosi “ladri” che gli stavano evidentemente sottraendo qualcosa. Il gruppo indaga però al tempio di Sigmar, dove la canonica è stata frugata e tutti gli oggetti di valore mancano all'appello, Bingo trova le impronte di uno stivale fuori dalla porta sul retro.
Recatisi in cerca del borgomastro, rimasto in pratica la sola autorità in paese, i nostri si rendono conto di essere gli unici uomini d'arme nel villaggio. Il borgomastro, che si trova nell'ospedale improvvisato vicino alla casa di Caterina, è lì con la moglie, priva di conoscenza a letto. Egli non aveva sospetti sul capitano della milizia, anzi dice che da qualche tempo era più ligio al dovere. Caterina dice che il tempio di Sigmar, secondo le voci, custodiva un pezzo della spallina dell'armatura di Magnus il Pio. Cosa assai più grave, ella dice ai nostri che sono stati rapiti molti bambini nell'attacco.
Così, in qualche modo la minaccia del bifronte e degli skaven è stata sventata, la Mano Nera ha subito un pesante colpo, ma anche il villaggio ha avuto notevoli perdite e i nostri non hanno nessuno su cui contare, a parte Caterina. La campana non è più un pericolo, ma ora i nostri devono capire se i miliziani corrotti che avevano lasciato il paese sono una minaccia, come fare a rintracciare Eloi e cosa c'entravano gli skaven nella vicenda. Soprattutto, essi dovranno provare a salvare i poveri bimbi e ritrovare ciò che è stato sottratto al tempio di Sigmar.

PIZZE DIVISE

diario/5giugno19.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)