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diario:7gennaio15

24 Novembre Anno 6°

Dopo aver avuto la meglio sul demone del fuoco, i nostri si preparano ad entrare nella piramide, ricevendo le cure di Amdir e controllando che nel frattempo nessun pericolo giunga dall'interno. Thorak distrugge con una martellata la strana pietra di un'altra dimensione, unico resto del demone del fuoco. Milten e Stik odono un rumore di legno cigolante, ferro stridente e quello di una tenda sbattuta dal vento provenire dal corridoio. Il gruppo entra nella piramide e raggiunge la prima stanza: gli incantesimi sono ancora attivi, e un turbine di sabbia occupa gran parte del locale. Milten, Renaux e Amdir avvertono diversi usufruitori di magia al livello superiore, inferiore e al piano terra. Lo sciamano e lo stregone trasportano il gruppo nel corridoio di destra, questa volta tutti volano magicamente per evitare di toccare il pavimento e scatenare altri meccanismi di difesa. Al termine del corridoio, due scale di pietra scendono ad un pianerottolo più in basso. Un gran clangore di battaglia accoglie i nostri eroi, e nel buio si intravedono due schieramenti in lotta fra loro. Elfi e nani, con la loro visione notturna, scorgono due schieramenti di scheletri darsi battaglia, in lontananza due semicerchi concentrici di luce verde acqua brillano nel buio: è un portale, da cui entrano numerosi scheletri.
Dopo aver osservato per qualche tempo lo scontro, Valery decide di fare luce, e fatta volare magicamente da Milten pone una semisfera luminosa sul soffitto dell'ampio salone. I due schieramenti di scheletri effettivamente combattono senza quartiere, alcuni scheletri incantatori di essenza combattono dalla parte degli invasori giunti dal portale, altri incantatori di channeling per le forze di difesa della piramide. L'occhio esperto di Thorak riconosce un netto vantaggio delle forze di invasione, che stanno piano piano ottenendo la vittoria. Data la quantità delle forze nemiche, i nostri decidono di non intervenire. Milten divina sul motivo del conflitto, e il responso è che “non è tutto oro quel che luccica” e che la notte non sempre è contenta di essere sostituita dal giorno. Nel frattempo, le sorti della battaglia sono improvvisamente cambiate: sulla parete opposta rispetto al portale azzurro, è comparso infatti un portale rosso, da cui dopo poco è uscito un potentissimo demone del sesto cerchio. Consci di non poter a quel punto intervenire, i nostri tornano al piano superiore.
Trasportati magicamente nell'altro corridoio, i nostri lo percorrono ma, svoltato l'angolo, si trovano dinanzi un incantesimo di protezione che ha dato vita ad una barriera luminosa di anime intrappolate, che respinge ogni incantesimo, non può essere colpita, abbattuta o perforata. I nostri attendono inutilmente provando varie soluzioni, nel frattempo dal livello inferiore si ode il suono di un corno. Dopo alcuni minuti, i nostri tornano a scendere, e ciò che vedono li lascia sconcertati: tutti gli scheletri di ambo le fazioni sono stati schiantati, al centro della stanza combattono solo due figure: il demone maggiore, dall'aspetto caprino, immenso, pelle rossa e spada fiammeggiante, contro un cavaliere imponente con un'armatura di metallo vivo, in groppa ad un cavallo dalle dimensioni innaturali, con uno scudo pavese ed un alabarda. I due eccezionali combattenti si scambiano colpi tremendi, poi dopo un'attenta osservazione Ysmail finalmente riconosce il cavaliere: è Razheem, il Commodoro, il potentissimo generale degli alchimisti! I nostri esitano, non sapendo se intervenire e, nel caso, quale delle due parti favorire, e l'esitazione fa perdere loro l'occasione: infatti, dopo alcuni minuti il Commodoro chiama a gran voce l'avanzata dei rinforzi, cinque guerrieri Keratos e dieci balestrieri. Il demone subisce gli attacchi e resiste, dal portale rosso fuoriesce un'orda di demoni che riequilibra lo scontro. Il gruppo decide che, in ogni caso, la fazione vincente risulterà troppo forte per poter essere affrontata. Tornati al livello superiore, i nostri controllano la barriera magica, che è ancora al suo posto a proteggere il livello superiore della piramide e il Liche, signore della tomba, che Milten ha modo di scorgere in una visione.
Dal piano di sotto giungono le urla di trionfo degli alchimisti: il Commodoro ha vinto la battaglia. Il gruppo decide di affrettarsi a lasciare la piramide prima che le forze degli alchimisti la occupino completamente. Così, i nostri in breve riprendono i dromedari e si avviano di gran fretta nel deserto, verso ovest, senza un meta precisa. Essi hanno esitato contro gli scheletri, poi con il demone e con il Commodoro, la via verso il signore della piramide era ostruita, la speranza di appropriarsi di ciò che la tomba custodiva è ormai perduta. Cosa faranno i nostri eroi, avviliti e senza idee nel mezzo del deserto, ora che le quattro piramidi paiono non offrire altre possibilità, e che uno degli schieramenti nemici ha schierato in campo addirittura il potente Commodoro?

diario/7gennaio15.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)