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diario:7ottobre13

2 Aprile Anno 3°

Il gruppo è appena giunto a Kylaè, la città ribolle di persone e i nostri, pur confondendosi poco con la gente del posto, riescono a muoversi in città senza dare troppo nell'occhio. Preso alloggio alla locanda del Limone Verde, consigliata loro dal carrettiere, i nostri decidono di dividersi: Tyruss e Stik, che danno meno nell'occhio, andranno in esplorazione nella zona della Cattedrale, mentre gli altri resteranno al sicuro nella camera della locanda. I nostri hanno scoperto che in città si sta per disputare un grande torneo, organizzato dal Duca per festeggiare la primavera.
La piazza della Cattedrale è molto bella, e si trova oltre un parco ben tenuto che i nostri vedono dalla loro camera. Oltre il campanile, si scorge la torre più alta della fortezza della città, dimora del Duca delle Puttane.
La cattedrale è molto bella, decorata da mosaici e da bassorilievi ai piedi delle mura, colonne composte da anelli colorati. Tyruss e Stik assistono ad una celebrazione religiosa tenuta dal cardinale in persona, giunto da una porta laterale con altri componenti del clero, sotto la sorveglianza di alcuni templari molto ben equipaggiati. I due lasciano però la cattedrale prima del sermone, per tornare ad informare il resto del gruppo. Dato che le informazioni raccolte non erano determinanti, Stik e Tyruss vengono pregati di tornare alla cattedrale, qui giunti scoprono che il sermone è ormai finito da tempo, e in breve vedono terminare anche la celebrazione, e il cardinale sparisce alla loro vista per la stessa via da cui era arrivato. Ispezionando i dintorni della cattedrale, Stik vede un elegante palazzo di tre piani adiacente all'edificio religioso, sorvegliato da quattro templari, affacciato su una piccola piazzetta e antistante le mura di un grande cimitero. Stik trascorre diverso tempo girando per le strade laterali della zona, per famigliarizzare con il luogo, scoprirne le difese e assicurarsi che sia davvero la dimora del Cardinale.
A sera, rientrando alla locanda, egli si imbatte in un tizio che, a quanto pare, ha notato i suoi movimenti nei dintorni della cattedrale, sebbene egli non tenti nulla contro Stik e apparentemente lo lasci passare senza seguirlo.
Il gruppo è titubante sul da farsi: entrare di forza nel palazzo è da escludere e non produrrebbe nulla di buono, per entrare furtivamente le doti magiche di Renaux possono aiutare molto, però lo sciamano non crede di poter andare da solo, perchè poi difficilmente potrebbe muoversi silenziosamente una volta all'interno. Stik, che sarebbe l'uomo giusto per l'impresa, teme però di poter con difficoltà trovare il cardinale all'interno, riuscire a parlargli e convincerlo di una fantomatica teoria di quattro maestri che salveranno l'Impero. Avvicinare tuttavia il cardinale in altri modi pare ancor più rischioso se possibile: chiedere colloqui privati farebbe scattare il sospetto, senza avere la certezza di poter realmente parlare con Aert. Infine, i nostri decidono di attendere il giorno successivo, e provare a recarsi al torneo per vedere se e come avvicinarsi al Cardinale, che sarà presente.
Il giorno del torneo, Stik e Tyruss si recano al luogo dei giochi, e Renaux va con loro questa volta. Il Duca è presente, così come il Cardinale, ma fra templari e cacciatori di tenebra, la sorveglianza è tale da sconsigliare qualunque tentativo. Al rientro dal torneo, quella sera, Stik pedina però il gruppo di templari e di autorità che hanno lasciato l'arena: il gruppo si divide in due parti, una rientra alla fortezza, l'altra a palazzo, e Stik riesce finalmente a vedere il cardinale Aert entrare nell'edificio da lui sorvegliato il giorno precedente. Stik rimane ancora di guardia, scopre come entrare nel cimitero e che, volendo, potrebbe dal muro dello stesso raggiungere poi le mura del palazzo, con l'aiuto di Renaux. Altra via d'accesso, il tetto della cattedrale. Egli rientra poi dai suoi amici, ma ancora una volta il gruppo non riesce a prendere la decisione di agire, la sera volge al termine, la notte arriva ma nessuna decisione è stata presa, con grande rammarico di tutti, in particolare Amdir, che il mattino successivo tenta una mossa ardita, presentandosi alla Cattedrale e chiedendo udienza al cardinale: come elfo, egli attira subito il sospetto di un sacerdote e di un altro membro del clero, ottiene un appuntamento per un'udienza pubblica, poi torna alla locanda con la sensazione di essere stato scoperto. La voce degli antenati avverte Renaux che l'opinione dell'elfo è corretta: i nostri sono in pericolo!
Radunate in fretta le cose, il gruppo lascia la locanda, si avvicina alle mura e, trovato un passaggio su un carro, lascia in tutta fretta la città, recandosi verso nord. Qui, lasciato il carro ad un bivio, i nostri raggiungono a piedi un villaggio e si riforniscono, comprando due cavalli da tiro e un carro scoperto di modesta fattura.
Tanti pensieri affollano la mente dei nostri eroi, il periodo non sembra davvero essere propizio: prima l'attacco dei predoni e la perdita di viveri e cavalli, poi l'infruttuoso soggiorno a Kylaè, e ora nubi sul futuro si addensando all'orizzonte.
Dove andare? Tornare ad Arcavia, tentando di arrivare a Renard? Cercare da qualche parte Sered? Cosa decideranno di fare i nostri per riscattarsi dai recenti insuccessi?

diario/7ottobre13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)