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diario:9febbraio15

2 Gennaio Anno 7°

Al forte dei nani il gruppo apprende che una sentinella, nella notte fra il 6 e il 7 novembre dell'anno appena trascorso, ha visto una tempesta di lampi a bassa quota, in un punto imprecisato a nord. Incuriositi, per saperne di più i nostri decidono di partire per il forte più vicino, situato a nord-est, e dopo aver trascorso la notte al forte, essersi riforniti abbondantemente e aver consumato una colazione piuttosto pesante, cominciano il viaggio, passando dai sentieri fra i monti, superando difficoltà e sfidando il gelo.
Giunti al secondo forte, costruito su uno sperone di roccia, i nostri si rifocillano e trascorrono una piacevole serata banchettando con un orso bianco, fra canti e ospitalità nanica. Il gruppo apprende da una sentinella che la tempesta di lampi effettivamente era avvenuta in direzione nord-ovest. Il capitano del forte tra le altre cose rintraccia la descrizione di Renaux, Amdir e Stik nei registri di qualche anno prima. Durante la serata, Alundra racconta al gruppo che Thorak, un tempo importante condottiero della sua gente, per un dissidio con un superiore lasciò le montagne, esiliandosi, e che alcuni nel suo popolo vorrebbero il suo ritorno, altri lo biasimano. Dopo un'altra lauta colazione, i nostri viaggiano lungo ardui sentieri innevati, superando con l'ausilio della magia alcuni punti difficili, fino ad arrivare a ridosso del monte più alto di tutta la catena, il Dente di Ferro, l'Amest.
Qui, sul versante che si rivolge all'Altopiano, sorge il terzo forte della zona. I nostri vengono ricevuti e scoprono ben presto che, a causa delle condizioni meteo estreme, bufere di neve continue, nessuno della guarnigione ha visto la tempesta di lampi. Le divinazioni di Renaux e Milten indicano però una stretta valle a sud-ovest del forte. I nostri decidono di partire l'indomani, a piedi date le difficili condizioni della zona. Scortati da una guida, i nostro giungono alla valle, da cui arriva una luce azzurra nella fenditura, di chiara origine magica. Stik e Milten, invisibili e volanti, vanno in ricognizione, scoprendo una fenditura di circa una trentina di metri di lunghezza per cinque di larghezza sul fondo della valle, da cui fuoriesce la luce magica, un misto di essenza di ghiaccio, acqua, aria, terra e tenebra. Nella valle non sembra esserci anima viva, così il gruppo si riunisce. Renaux, espero di piani dimensionali, esamina la luce, giudicandola come probabilmente proveniente da un altro piano. La divinazione è piuttosto chiara: il passaggio fra i piani è stato aperto dalla Regina, ed ella è “vicina eppure lontana”. Quando anche il senso del destino indica allo Sciamano che la Regina si trova dentro la fenditura, o meglio dall'altra parte, il gruppo decide di entrare nel passaggio e viaggiare verso l'altro piano. Il primo ad andare è Milten, seguito poi dagli altri, e per ultimo da Renaux.
Il gruppo si ritrova in un territorio innevato, con luce crepuscolare, due lune nel cielo, alcuni ruscelli, piante, per certi versi simili a quelli del piano di origine dei nostri. Milten chiede divinando dove sia la Regina, e ottiene come risposta “oltre i denti di ghiaccio, oltre la foresta incantata, oltre le lande di tenebra, dentro la fortezza di ghiaccio circondata da legioni demoniache”. Stik trova le tracce di alcuni animali, fra cui un cavallo, così il gruppo decide di seguire le impronte di quest'ultimo animale, trovando poi un bosco, attraversato da un fiume e, più avanti, i nostri odono distintamente delle voci. Stik va in avanscoperta e si imbatte in uno strano villaggio di piccole costruzioni, abitato da una sorta di ometti alti circa un metro, rozzamente armati.
In quale piano astrale sono finiti i nostri eroi? Chi è la Regina della fortezza di ghiaccio? Come faranno i nostri ad orientarsi e trovarla? E lo strano popolo di ometti sarà nemico o amico?

diario/9febbraio15.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)