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diario:9settembre14

19 Agosto Anno 6°

Tutto è pronto per la partenza, i nostri lasciano alcuni beni non indispensabili per il deserto a casa di Stik, poi la nave salpa in direzione della nuova avventura. Il viaggio è molto tranquillo, il mare del Sud non riserva insidie per i nostri eroi, che giungono sani e salvi tre settimane più avanti in vista di una striscia di terra che si rivela ben presto essere una sterminata distesa di sabbia, in lontananza si scorgono remote montagne. L'adattamento al tremendo clima del deserto non è dei migliori, ma le vesti di lana appositamente scelte per il viaggio aiutano i nostri a sopportare il caldo del giorno e il gelo della notte. Solo Thorak, il possente nano, pare non risentire dell'ostilità riservata dalle aride ed inospitali terre.
Su indicazione di Ysmail, il gruppo si dirige lungo la costa verso le rovine di un'antica città posta sul mare, con l'intenzione di puntare poi sull'oasi più vicina che l'esperto viaggiatore ricorda dal suo ultimo viaggio in quelle lande. Ysmail spiega al gruppo che le minacce riservate dalla fauna del luogo sono sostanzialmente tre, oltre a serpenti e scorpioni di taglia tradizionale che si possono comunemente trovare in giro: gli scorpioni giganti, molto pericolosi e abili ad attaccare sbucando dalla sabbia, una sorta di razza gigante, che sbuca con ampi balzi dalla sabbia in gruppi, e i grandi vermi della sabbia. Il gruppo prosegue fino alla città in rovina, chiamata dagli indigeni “La grande rovina” (ma Milten divinando scopre il nome “Oasi della conoscenza infinita”), giungendovi dopo due giorni, sfruttando i poteri di Renaux per raccogliere acqua dall'atmosfera e mantenere le scorte idriche sempre al massimo.
In città, i nostri osservano incuriositi le costruzioni, interamente costruite in pietra, alcune ancora in discrete condizioni nonostante i secoli di incuria. In quello che era il tempio cittadino, Stik rinviene uno strano simbolo, che presto i nostri trovano anche in altri punti: sul basamento di un obelisco, che è stato inoltre tagliato a circa sette metri di altezza da una qualche sorta di potere, e della cui parte mancante non sembra esserci traccia, poi all'interno del palazzo governativo, nella ormai semidistrutta biblioteca e in una delle case più ampie vicino alla piazza. Nonostante le assidue ricerche e le interrogazioni di Renaux e Milten alle proprie fonti divinatorie, i nostri non scoprono molto altro sul simbolo, che pare essere stato tracciato molti anni prima. Chiunque l'abbia inciso sulle pietre, non ha lasciato la città, a quanto sembra da una divinazione dello stregone. Lo sciamano invece si sente rivelare dai propri avi che cinque individui hanno visitato il tempio sei giorni prima del gruppo, hanno visto i simboli ma ciò non ha modificato i loro intenti.
Stik scopre delle impronte in uno dei pochi angoli con vegetazione nei pressi della città: le orme di grandi stivali da guerra con punta di ferro accanto a quelle di un felino di grandi dimensioni. Poi, vicine ma quasi totalmente cancellate, le impronte di stivali leggeri. Il gruppo pernotta in città, poi segue le traccia che vengono però perse dopo pochi chilometri in direzione sud. Renaux ottiene dai propri avi la direzione del gruppo dei cinque individui giunti al tempio: sud-ovest, la medesima direzione dell'oasi. I nostri decidono dunque di procedere in quella direzione, cercando di consumare poca acqua, ora che i poteri di Renaux possono riempire gli otri ma non essendoci più il mare per ricaricare il cristallo d'acqua dello sciamano.
Dopo nove giorni di viaggio, i nostri scorgono su una duna in lontananza sei figure a cavallo: Ysmail è contento di avere finalmente incontrato la gente del luogo, tuttavia dopo aver richiamato la loro attenzione usando la lingua del deserto, il gruppo vede i sei lanciarsi urlando al galoppo, armati di minacciosi archi. L'inatteso scontro vede i nostri prepararsi alla carica, con Renaux che si rende invisibile, mentre Milten colpisce uno dei cavalieri rallentandolo. Le frecce dei nemici feriscono i nostri, ma il fato salva la vita di Milten e Stik, mentre Thorak resiste stoico alle ferite. Il fulmine scagliato da Renaux sui cinque cavalieri più avanzati spariglia le carte, due nemici sono morti e altri visibilmente feriti. Tuttavia, nel proseguo dello scontro, mentre Thorak e Stik abbattono un nemico a testa, Milten e Renaux sbagliano i rispettivi incantesimi. L'errore lascia lo sciamano stordito, mentre lo stregone apre maldestramente un portale demoniaco, da cui sbuca poco dopo uno strano essere di dimensioni umane, disgustoso e ricoperto di strana sostanza acida. Il demone ferisce Thorak, ma il possente nano elimina poi il nemico senza troppa difficoltà. Il cavaliere sopravvissuto, frattanto, è riuscito a fuggire, mentre Amdir si prende cura degli amici.
Così, i nostri hanno incontrato un simbolo misterioso in una città perduta, visto impronte di strani individui e avuto uno scontro con la popolazione locale, che credevano se non amica, quantomeno neutrale. Quali altre insidie attendono il gruppo nell'ostile deserto ai confini del mondo? E cosa si cela dietro al simbolo misterioso? E chi sono il tizio con gli stivali e il suo felino?

diario/9settembre14.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)