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diario:ep11marzo13

L'attesa è febbrile, il ritorno di Stanislao potrebbe essere imminente, i nostri eroi organizzano un caloroso benvenuto.
Nel frattempo Amdir tenta di far recuperare le forze al povero Stik. Renaux e Tyruss scendono a parlare con i servitori immobilizzati da Wynona, capiscono che i poveracci hanno poco a che fare con gli affari del loro padrone, decidono di portarli dalla loro parte, con la promessa della libertà, di un grosso premio in denaro e persino di una lettera di presentazione per la baronessa Laura affinchè trovi loro un nuovo posto dove stare. Infine, i servitori accettano, raccontando ai nostri che il loro padrone ha un ospite che parla una lingua strana, un certo Abraham, le cui guardie del corpo erano gli omoni al piano superiore. Il visitatore è con il padrone, assieme a quattro guardie, torneranno con un carro poco dopo la mezzanotte.
I nostri preparano l'agguato all'ingresso della casa, mentre un servitore andrà come sempre ad aprire il cancello fingendosi indifferente.
Quando Stanislao e Abraham fanno il loro ingresso nella casa assieme a due delle quattro guardie (le altre sono andate a ritirare il carro nella rimessa), Stik e Krang piombano immediatamente addosso ai due uomini armati, colpendoli mortalmente. Attoniti, i due pesci più grossi vengono invece subito investiti dalla furia barbara di Wynona e Tyruss, mentre Renaux scaglia su Abraham un proiettile di energia. In pochi istanti, Stanislao crolla al suolo privo di sensi, mentre Abraham rischia la vita vedendo la propria testa schiantata pesantemente a terra dalla furia di Wynona.
Immobilizzati i nemici, mentre Tyruss e Krang si sbarazzano delle altre due guardie all'esterno, i nostri cominciano la perlustrazione: sul corpo di Abraham viene trovata una collana d'oro con il simbolo ormai in disuso dell'ordine dei medici dell'Impero, oltre a 50 MO. Stanislao ha un anello di chiavi, due anelli di cui uno con un rubino, e 100 MO. Stik intanto controlla baule e scrittoio, che erano chiusi e si temeva protetti da trappole. All'interno vi sono lettere di cambio dell'immenso valore di 20mila monete d'oro, mentre nel baule, il prezioso bottino è di una spada magica, un ciondolo con testa d'ariete, 10mila monete d'oro e un oggetto magico molto potente, un paio di occhiali rossi carichi di magia di tenebra, capaci di vedere nell'oscurità, migliorare la vista, vedere l'invisibile o il magico o il divino.
I nostri eroi liberano i servi, caricano bottino e prigionieri sul carro, e lasciano al più presto la città.
Nel viaggio di ritorno, interrogano Stanislao, che però non rivela molto, se non le solite farneticazioni e che il mago ucciso al piano superiore della sua casa era un vicario del Dottore, colui che fa visita agli eletti per avvicinarli al disegno del padrone.
Tornati a Kalienne, che ospita la fiera di mezzaestate, che rende la città già più popolosa del mondo ancora più turbolenta, i nostri si presentano con i prigionieri da Re Valdenar.
Questi racconta che i suoi uomini hanno sgominato molte cellule del dottore sul territorio, e che sta aspettando messaggi dai regni più lontani sulla situazione generale dopo la scoperta dei Tarocchi.
Il mago di corte Sardar convoca Meliador, e i due traducono le pergamene in arabo portate dai nostri, svelando così molti e molti contatti del dottore in tutto il Regno. Si scopre che Stanislao era il messaggero principale, e che Icquor era un grande evento preparato per stupire il mondo e mettere paura.
Il Re da l'ordine “notte fonda”, ovvero morte per tutti coloro che sono collegati al Dottore dalle lettere. i nostri restituiscono al Re le 1000 MO che egli aveva loro affidato.
Quella sera, i nostri raggiungono il Re nelle segrete del palazzo, dove Stanislao è stato picchiato e interrogato. I nostri e il Re pongono altre domande e, dopo altro dolore e sofferenza, il messaggero del Dottore rivela loro notizie inquietanti, egli ha infatti portato messaggi anche al di fuori del Regno, in particolare al nord, verso l'altopiano, ad inizio estate, a dieci emissari del Dottore. Essi hanno dunque tramato per portare dalla loro parte un'intera tribù di Wolfen, resi più forti e feroci, che uccideranno chiunque non ci convertirà al volere del loro nuovo signore. Essi indossano armature di metallo e a quanto pare anche il simbolo di Beliar, fanno anche uso di magia oscura, sono più grossi e più forti quando assumono un nettare speciale, ma temono maggiormente la luce del giorno.
Il Re vuole avere le idee più chiare prima di inviare l'Armata del Nord, i nostri e in particolare i barbari sono molto ansiosi di partire per l'altopiano e aiutare la loro gente, così senza perdere tempo il mattino dopo essi partono per il nord, non prima che Stik abbia versato in una banca quasi tutta la fortuna recuperata a casa di Stanislao.
Il Re si accorda con loro per inviare un messaggio con un piccione al primo insediamento dell'altopiano lungo la strada che conduce alla capitale dei barbari.
I nostri partono e, qualche settimana dopo, giungono all'insediamento: il piccione li ha preceduti, il Re non segnala grandi novità da parte dei messaggeri appena tornati, conferma gli attacchi dei Wolfen ai barbari, mentre i nani stanno fortificando di più il confine nord. I capi dei barbari si raduneranno durante il solstizio d'inverno nella capitale, per un grande consiglio.
All'accampamento, i nostri ricevono conferma degli attacchi dei Wolfen, che a quanto pare si ritirano dalla lotta con l'avvicinarsi del giorno, e hanno armature di metallo, mentre non vi è traccia dei simboli dell'ariete. I barbari spiegano ai nostri che un tribù di Wolfen puù arrivare anche a migliaia di componenti, mentre una muta da caccia è un gruppo di circa venti elementi. La foresta a nord potrebbe essere il territorio di caccia della tribù di Wolfen che i nostri stanno cercando.
L'arrivo all'altopiano non è stato accompagnato da buone notizie: il Dottore sta tramando contro il popolo di Tyruss, Renaux e Wynona, ha scatenato i terribili Wolfen, quali altre sorprese riserva? Renaux ha interrogato i suoi antenati, e il responso è dei più nefasti: ombra, nebbia e fiamme.

diario/ep11marzo13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)