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diario:ep12aprile13

Nubi si addensano all'orizzonte, l'altopiano è in pericolo e i nostri eroi sono pronti alla bisogna.
Le loro indagini all'accampamento dei barbari permettono di conoscere meglio il nuovo nemico, i Wolfen, creature feroci che vivono cacciando, il capo muta in testa, e hanno culti e credenze simili a quelle dei barbari, i loro luoghi sacri sono i circoli di pietre, e alcune delle loro femmine sono sacerdotesse di Ylia, la dea della luna.
Invece di puntare a nord e costeggiare la foresta lungo un sentiero assai rischioso, i nostri decidono di andare ad est, grande è infatti il desiderio di Tyruss di riunirsi al padre e assicurarsi che il suo villaggio sia al sicuro, e Renaux e Wynona allo stesso modo sanno che i loro luoghi natii sono ad est e sono altrettanto preoccupati.
Durante il viaggio, il gruppo si imbatte in un gruppo di centauri diretti a nord, essi portano cattive notizie: gli attacchi dei Wolfen continuano, e il nemico presenta davvero le caratteristiche della tribù sotto il controllo degli emissari del Dottore.
Infine, su indicazione dei centauri, i nostri arrivano ad un grande villaggio in via di fortificazione, e scoprono con sorpresa che i barbari di quella parte dell'altopiano si stanno riunendo assieme per meglio fronteggiare la minaccia, e restare uniti in un accampamento meglio difeso, in attesa di trasferirsi all'inizio dell'inverno alla capitale per il grande consiglio.
Ancor più sorpresi, i nostri apprendono che il padre di Tyruss, il grande Eccidius, è al villaggio, così come Tahr, il padre di Wynona. Eccidius accoglie calorosamente il figlio, e racconta al gruppo che egli stesso è stato ferito in battaglia, essendosi imbattuto con un gruppo di venti uomini con due wolfen addormentati in una radura, poco dopo l'alba. I due lupi giganti hanno attaccato il gruppo non appena svegliati, e nonostante l'inferiorità numerica e l'abilità dei barbari, hanno venduto cara la pelle. Eccidius racconta che i Wolfen corrotti hanno armature fuse nel corpo che riportano a volte inciso il simbolo della testa d'ariete. Il padre di Tyruss consiglia al gruppo di parlare con la 13° Vista, ovvero Khelen, un potente e saggio druido che si trova al villaggio, e che probabilmente saprà essere più dettagliato sugli attacchi dei Wolfen.
I nostri trovano il druido in compagnia di altri al cerchio di pietre del villaggio. Khelen ascolta attentamente il resoconto del gruppo, racconta del sogno di un altro druido, che ha visto una collinetta con uomini addormentati, sulla cima sbuca un lupo che li risveglia, mentre la luna si spacca a metà. Khelen teme che qualcuno sia riuscito a corrompere le vestali di Ylia, creando quindi una sorta di corrotto culto alternativo che sta portando i Wolfen alla rovina e l'altopiano in piena guerra. Il nuovo culto viene definito del Divoratore, e i Wolfen corrotti vengono chiamati appunto i Divoratori. Khelen racconta ai nostri che, secondo la tradizione, esisterebbe un capo dei capi muta, un potente Wolfen che guida la sua gente, anche se nessuno lo ha mai incontrato, e non esiste una prova vera della sua esistenza. Khelen segna su una mappa i luoghi degli attacchi dei Divoratori, non pare esservi uno schema preciso, al momento hanno colpito un po' ovunque in quella parte d'altopiano.
Dopo l'incontro con Khelen, il gruppo assiste al colloquio fra Tahr e Wynona. Il padre, assicuratosi che i racconti di coraggiose imprese riferiti dalla figlia corrispondano a verità, annuncia che il suo addestramento è finito e che la guerriera è ora una Fianna, e deve rispondere soltanto al capo della tribù, che in quel momento è Krow.
Il gruppo riferisce anche al capo villaggio la situazione, chiedendo il permesso di continuare ad avere la spada di Wynona a disposizione. Krow però non vuole rinunciare neppure ad un combattente, e ordina dunque a Wynona di lasciare il gruppo alla sua sorte, e di restare al villaggio.
L'impresa che i nostri hanno in mente in effetti è ai limiti della follia: addentrarsi in territorio Wolfen per cercare di contattare coloro che ancora non sono stati corrotti, e con il loro aiuto arrivare agli emissari del dottore e affrontare i Divoratori.
L'idea del gruppo è quella di dirigersi ad un circolo di pietre piuttosto noto nel cuore di una foresta a 4-5 giorni di viaggio, dove si spera vi possano essere Wolfen non corrotti e sacerdotesse di Ylia ancora fedeli al vero culto della dea.
Il gruppo dunque lascia il villaggio, avanzando verso una sorte tetra, con l'unico conforto del proprio valore e del proprio coraggio.
Il viaggio è molto tranquillo, fino alla foresta. I nostri si accampano all'esterno, all'alba entrano nella foresta e proseguono fino al circolo di pietre. Il luogo è assai minaccioso, un potere latente lo circonda, vi sono tracce di Wolfen che vanno al circolo, da più direzioni, e altre che si allontanano.
Stik cade da un albero nel tentativo di raggiungere una posizione migliore per vedere, fortunamente senza riportare troppi danni. Renaux sente tracce magiche di un rito svoltosi la notte precedente. I nostri si accampano fuori dal circolo, e si pongono di guardia sfruttando gli occhiali magici sottratti a Stanislao.
Durante il primo turno di guardia, Renaux vede tre wolfen in avvicinamento, svegliati Amdir e Tyruss (Stik viene dimenticato nel suo giaciglio) i nostri fronteggiano con timore ma senza esitazione i nuovi venuti, dicendo di venire in pace. Uno dei wolfen scaglia un'ascia contro Renaux, ma senza l'intenzione di colpire il bersaglio.
I nostri eroi dimostrano sangue freddo, e non si fanno intimorire. I wolfen raggiungono il circolo di pietre ed entrano, Renuax accende una magica luce e li segue con Amdir e Tyruss. Quest'ultimo decide di entrare nel circolo, scoprendo che i rumori all'interno non si odono fuori dal cerchio. Entrati tutti e tre nel circolo e chiamato finalmente anche Stik, i nostri incontrano i tre wolfen, due guerrieri e una femmina, probabilmente una vestale di Ylia.
I lupi sono indecisi sul da farsi: gli umani paiono folli, eppure parlano di sconfiggere un comune nemico, si dimostrano coraggiosi, sanno di poter essere mangiati in ogni momento eppure si sono presentati nel cuore di una foresta in quattro, con un solo uomo d'arme, pur di trovare aiuto contro il nemico crudele, i Divoratori, e gli infami che hanno corrotto il popolo della foresta.
Alla fine, la decisione della vestale è quella che i nostri desideravano: ella infatti dice loro che sarà l'Insonne a decidere cosa fare. Sarà la fine per i nostri eroi, o l'Insonne - chiunque egli sia - si dimostrerà propenso ad ascoltarli, fornendo aiuto nella lotta contro il Dottore?

diario/ep12aprile13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)