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diario:ep16maggio13

Nell'oscurità del bosco riecheggia il suono dei corni. Tyruss e Amdir segnalano la propria posizione poi, mentre il gruppo dell'elfo riprende lentamente la marcia, ansioso di essere raggiunto dagli amici e preoccupato di esserlo dai nemici, Tyruss, Renaux e Stik accelerano il passo per quanto è loro consentito dal bosco impervio e dalle tenebre. Infine, la croce che Renaux sta ansiosamente tenendo d'occhio di accende: il nemico è vicino.
I nostri vedono ombre muoversi ai fianchi, poi una creatura sbucare davanti a loro. Tre centauri non morti li aggrediscono, Tyruss si scaglia coraggiosamente in avanti, scende da cavallo e proteggendosi con lo scudo si avventa sul nemico che tenta di colpirlo con un arco. Renaux viene investito dalla carica di un centauro e, fallendo l'incantesimo che lo avrebbe messo in salvo su un albero, viene travolto e stramazza al suolo privo di conoscenza. Stik è assai più lesto, schiva l'attacco rotolando giù da cavallo, e scagliando l'acqua benedetta del suo otre dissolve il nemico. Il centauro di Renaux però incalza, Stik trova rifugio su un albero, e benchè ferito, riesce a sopravvivere e tiene occupata la creatura non-morta. Tyruss finalmente riesce a sconfiggere il suo avversario e si proietta sull'ultimo nemico, con due rapidi assalti lo mette fuori combattimento. Renaux viene soccorso, ma resta privo di sensi, mentre la pioggia inizia a cadere sempre più intensamente, fino a trasformarsi in un vero diluvio.
Persi nella foresta, senza i cavalli fuggiti durante lo scontro, Tryuss, con Renaux in spalla, e Stik tentano di proseguire la marcia verso sud-est, la croce luminosa come segnalatore di pericolo, le stridule urla del Crane come insistente minaccia.
Amdir con le due fianne arriva invece in una radura, dove scorge uno spaventapasseri piuttosto strano, permeato di magia di tenebra. L'elfo e le sue compagne girano al largo, poi trovano un posto dove passare la notte lasciando lontani i cavalli.
Anche Tyruss e Stik si fermano, la pioggia non accenna a diminuire, e il mattino seguente il viaggio riprende sotto l'acqua nel fitto bosco sempre più minaccioso. Anche loro si imbattono in uno spaventapasseri e, benchè ignari del suo magico potere, passano oltre senza attraversare la radura. Infine, Renaux si risveglia, e pur in pessime condizioni aiuta i due compagni nel viaggio, percependo il potere della foresta farsi via via più forte: è una magia diversa dalla tenebra, anche se comunque minacciosa. Infine, i nostri trovano una radura, con alcuni massi, una sorgente da cui zampilla un ruscello, e una strana scultura che, ad un esame più attento, si rivela essere un uomo albero di circa 3m, animato ma dalle movenze molto ridotte, con gambe lunghe e braccia sottili. Renaux sente il potere della creatura e prova a parlarle, mentre Tyruss si inchina rispettosamente. L'uomo albero risponde con molta flemma alle domande, ma è consapevole del pericolo che grava sul bosco e sul gruppo in fuga. Fornisce indicazioni preziose per uscire dal bosco, fare 4000 passi con il sole alle spalle e il ruscello a sinistra, dopodichè il bosco smetterà di proteggerli e saranno soli contro il nemico.
Frattanto, Amdir finalmente esce dal bosco, e Krona riconosce luoghi famigliari nel profilo delle colline a sud, così il gruppo ritrova una strada battuta e può proseguire il tragitto per il luogo del ritrovo.
I due barbari e Stik hanno intanto ripreso la marcia, la croce segnala un pericolo sempre incombente, ma infine il bosco si dirada e i nostri escono in un crinale erboso che scende verso un torrente. Il Crane è in agguato, scorti i nostri eroi da una collina si fionda verso di loro al galoppo. Renaux prova ad ergere un muro magico di pietra per arrestare la carica, invano. Stik prova a farsi da parte, ma il Crane lo assale con un'acrobazia da cavallo, il quale poi su ordine del malvagio padrone assale Tyruss. Stik viene falciato dall'attacco del Crane e crolla a terra, ma Tyruss è presto su di lui e ingaggia un duello mortale, mentre Renaux con poche forze scaglia qualche proiettile di luce per aiutare l'amico. Infine, il fato e la madre Terra guidano la lama del prode Tyruss a trovare il varco giusto nella difesa del nemico, che viene sconfitto e, con lo svanire del suo potere, anche la cavalcatura non-morta stramazza al suolo. Bruciati i resti dell'orribile cavaliere e soccorso Stik, che è sopravvissuto al tremendo attacco, i nostri attraversano il torrente e viaggiano verso sud-est, orientandosi in qualche modo con la mappa.
Amdir e le fianne arrivano infine al Cerchio del Nord, dove barbari e Wolfen, non senza scontri e perdite, hanno cominciato a radunarsi. L'elfo manda prontamente dei soccorsi ai suoi amici che spera ancora vivi e da qualche parte fra lì e il bosco, dopo aver aggiornato Draak della situazione. Anche Enoch manca all'appello, ma infine anche il suo gruppo arriva, ed infine anche Tyruss e Renaux, che trasportano in barella il povero Stik, vengono raggiunti dai soccorsi e condotti al Cerchio del Nord.
Parlando con Draak ed Enoch, i nostri vengono aggiornati sulla situazione: tutti i gruppi sono stati attaccati dai Divoratori, e alcuni anche dai non morti e persino da un nuovo nemico, i Signori delle Marionette, di cui gli spaventapasseri visti dai nostri eroi nel bosco erano segno evidente. Anche Draak ha incontrato un Crane, segno evidente che vi sono molte forze dei non-morti in campo, la situazione è assolutamente drammatica, i nani occupati dai goblin a nord non sono riusciti a tenere a bada i signori delle marionette di Midnor, che ora sono sull'altopiano con i loro pupazzi di stoffa animati che diventano schiere di soldati a basso costo da inviare in battaglia. Enoch e Draak sono contenti che nella foresta vi fosse un guardiano ancora in attività, anche se i suoi tempi di risposta assai lenti sono preoccupanti.
Infine, dopo una breve attesa, anche il Capoguerra dei Wolfen giunge al Cerchio, e quella sera le due delegazioni, fra cui vi è anche Renaux come rappresentante dei nostri eroi, si trovano per decidere il futuro dell'altopiano. Barbari e Wolfen si trovano d'accordo sul dover trovare una tregua fra di loro, unire le forze per sconfiggere il nemico incalzante. I Wolfen hanno trovato le tracce dei Divoratori, ma molte cose vanno chiarite prima che si possa muovere guerra alle forze dell'oscurità, e i Wolfen sono convinti che siano i Barbari i più indicati ad indagare, specie su ciò che avviene fuori dall'altopiano.
Come sono arrivati i cavalieri neri e le loro schiere da Acheron? Quanti sono, e dove si trovano? Quando e come Midnor è scesa in guerra? Il grande Cranio che guida i Crane si trova sull'altopiano? Dove si rifugiano i Divoratori?
La notte scende su Wolfen e Barbari, le domande ancora senza risposto aleggiano sul Cerchio di pietra come fantasmi nell'oscurità.

diario/ep16maggio13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)