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diario:ep19giugno13

Il gruppo si rimette in viaggio, la meta è il Passo dello Stambecco, uno degli ingressi più disagevoli per Midnor. Durante i cinque giorni di viaggio, i nostri patiscono il freddo, mitigato a stento dalla magia di Renaux, e soprattutto la neve che cade regolarmente, la gelida bufera che sferza le montagne, il buio che scende presto la sera costringendo a lunghe soste all'adiaccio, o viaggi pericolosi nella tenebra.
Dopo aver attraversato una lunga cresta, il sentiero sale serpeggiando fino ad una gola fra due montagne, al centro della quale si trova una costruzione con quattro torri laterali e una centrale, immersa nella nebbia. Sulla destra, un lago ghiacciato con una piccola cascata gorgogliante.
La zona è immersa nel silenzio, contrariamente al solito, i nostri non vengono accolti da pattuglie di nani, il loro arrivo pare passare inosservato. Eppure, bussando al portone d'ingresso, Tyruss riceve risposta.
Alcuni nani accolgono i nostri all'interno. L'atmosfera non piace però ai nostri, che cominciano ad essere abituati alle oscure trame del nemico. Renaux sonda magicamente i nani, e il responso lo inquieta. Eppure, essi rispondono alle domande dei nostri, li accolgono e paiono tranquilli. Infine, è Amdir con un'arguta domanda a gettare luce sulla situazione: egli chiede infatti notizie di Baltorg l'Irascibile, commettendo di proposito un grossolano errore: i nani non battono ciglio.
Quando poi i nostri vengono condotti in un'ampia sala da pranzo nel sotterraneo, accanto ad una cucina con dispensa accessibile da botola, e vengono raggiunti dal comandante dell'avamposto, Renaux sulla falsariga dell'amico elfo interroga il nano a proposito del comandante della fortezza del Fuoco Nero, usando però il nome del Gran Sacerdote. Anche in questo caso, gli strani nani non battono ciglio. Questa volta non può essere un errore di comunicazione o una svista.
Rimasti soli, dopo aver chiesto asilo e qualcosa da mangiare, i nostri decidono di agire: Stik si apposta in cucina, in attesa del cuoco, con l'intento di metterlo ko e vedere meglio con chi hanno a che fare. Il cuoco sbuca dalla botola della dispensa, Stik lo aggredisce, ferendolo e scoprendo così che il nano è una marionetta con occhi di bottone, l'aspetto da nano è un'illusione ben fatta. Il finto cuoco urla dando l'allarme, poi Stik e Tyruss che è accorso lo mettono fuori combattimento.
Dalle scale intanto accorrono i soldati della guarnigione, Krona li affronta ai piedi delle scale, presto imitata da Tyruss. Renaux in disparte colpisce con la sua magia. Lo scontro imperversa, poi Renaux decide di usare l'incantesimo di muro di fuoco per dividere i primi due combattenti ai piedi della scale dal resto della guarnigione che sta scendendo. Il muro di fuoco si rivela un'arma vincente, in quanto brucia all'istante le marionette nei paraggi, e quelle in arrivo scioccamente non fermano il loro incedere, finendo bruciate a loro volta.
Lo sciamano ha eliminato sette nemici in un solo colpo, ma il peggio deve ancora venire. I nostri sentono il soffitto tremare, un grande potere nell'aria, strane luci sul soffitto, poi un ruggito terrificante e dalle scale che scendevano al piano di sotto arriva una creatura terribile e spaventosa, una manticora, che attacca sparando aculei velenosi dalla coda, ferendo Tyruss. E' Krona però a ricoprirsi di gloria, uccidendo con un colpo tremendo la diabolica creatura.
Saliti al piano superiore, i nostri trovano molte marionette inanimate, a cui danno fuoco. Giunti al terrazzo della torre principale, i nostri vedono un braciere di fuoco scuro che brucia nonostante il tempo inclemente. A terra di sono marionette inanimate, mentre su un trono di ossa sta una piccola figura dalla barba incolta e l'aspetto tetro, con una maschera a forma di teschio demoniaco. Egli sta preparando un incantesimo, Tyruss e Krona gli corrono incontro, rallentati solo dalle marionette che da terra provano a ostacolarli. Renaux colpisce il vecchio bruciandogli un braccio con un dardo di fuoco, poi la giovane Fianna raggiunge il nemico e lo uccide. Il signore delle marionette ha però avuto il tempo di scagliare la sua magia, e ben presto il fuoco del braciere si muta magicamente in uno cerchio, sulla superficie del quale compare il volto di un uomo dalla pelle abbronzata, la barba nera e due occhialini scuri di forma rotonda.
Egli si presenta: è il Dottore!
Finalmente dinanzi al loro mortale nemico, i nostri ascoltano le farneticanti minacce dell'uomo riguardo al Disegno, all'ignoranza degli altri popoli e alle occasioni che i nostri avrebbero sprecate per far parte del suo culto. Egli dice di essere comparso loro per vedere con chi aveva a che fare, per rispondere alla chiamata di un servitore e per fare loro un ultimo regalo che, se non li ucciderà, potrebbe convincerli però a passare al suo fianco e cambiare le proprie convinzioni. Sferzato da Amdir e Tyruss, che lo scherniscono per la sua dipendenza dal Tarocco e per l'influenza del suo turbolento passato sulle sue azioni, il Dottore lancia loro altre minacce, sostendendo che ciò che sta per fare nessuno fra gli sciamani del popolo dei barbari o i maghi degli elfi potrebbe imitare. Infine, il volto scompare e un grande potere si prepara ad esplodere: i nostri lasciano di corsa la torre, scossa da un violento terremoto poi, voltandosi ad osservare, vedono comparire sulla sommità al posto del braciere un'enorme e minacciosa creatura, un gigantesco animale che comincia a far tremare le montagne e scatenare valanghe sul gruppo in fuga.
Riusciranno i nostri eroi a sfuggire alla pazzesca creatura? Come potranno viaggiare nelle fredde montagne senza viveri, sotto l'incombente minaccia del gelo e delle valanghe?

diario/ep19giugno13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)