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diario:ep20giugno13

Oscurità, gelo e paura avvolgono il gruppo, mentre le mura dell'avamposto alle loro spalle vengono squarciate e demolite dalla ferocia del Tarasque evocato dal Dottore.
I nostri eroi si lanciano di corsa giù per il sentiero sinuoso da cui erano giunti soltanto una manciata di ore prima. Alle loro spalle il mostro, finalmente libero dalle mura che lo circondavano, non potendo inseguirli lungo il fianco della montagna usa il suo peso e la sua forza per scatenare frane che tagliano in due il sentiero, facendo rischiare più volte la vita ai nostri. Infine, un'enorme valanga si stacca dalla montagna, travolgendo il gruppo che, fortunatamente, non subisce danni particolari, riunendosi qualche centinaio di metri più in basso, fuori dalla portata del mostro. Esso, pazzo di rabbia o forse guidato da un potere più grande, si accanisce contro il passo, distruggendolo facendo franare parti di montagna.
Ora che il pericolo più immediato è alle spalle, altri due agghiaccianti nemici circondano i nostri eroi: il freddo e la fame. Se per il primo Renaux, dopo essersi ripreso, può essere d'aiuto, per il secondo pare non esserci soluzione. I morsi della fame attanagliano il gruppo, che faticosamente si mette in viaggio per ripercorrere la strada dell'andata.
La lunga cresta è deserta, neppure un animale, una piante, nulla da mangiare. Il freddo e il vento mietono vittime, Stik e il possente Tyruss cadono vittime del male della montagna, i poteri di Amdir non riescono a salvarli, la notte non aiuta, e così dopo tre giorni di viaggio il gruppo è ormai allo stremo: i due malati crollano addormentati e non si risvegliano, provati dal male, Amdir prova ad aiutarli con la Foglia di Re, e intanto Renaux decide di avanzare con Krona, per trovare qualcosa da mangiare e aiuti dai nani.
Il viaggio dello sciamano e della fianna è faticoso, per un giorno e mezzo la cresta prosegue, impietosa, ma infine, terminato il tratto più duro, i due trovano una valle con vegetazione e le impronte di una preda, una coppia di stambecchi. La magia di Renaux ma soprattutto la spada di Krona procurano la carne tanto desiderata.
Rifocillati, dopo aver fatto cuocere la carne per poterla conservare e trasportare, i due viaggiatori si dividono: Renaux manda Krona verso i nani, mentre lui stesso si incarica di ritrovare i suoi amici e portare loro del cibo. Finalmente, viaggiando anche di notte con la luce magica, lo sciamano ritrova Amdir e i due malati, le cui condizioni sono ancora peggiorate. L'elfo e lo sciamano incominciano così a trascinare i due compagni, con uno scudo e una coperta magicamente ghiacciata, faticando come bestie lungo la cresta, sostenuti dalla carne di stambecco ma flagellati dal freddo e dalle intemperie. Infine, i nostri raggiungono la valle degli stambecchi, e mentre si mettono in cerca di cibo e conforto, vengono raggiunti da un nano con razorback, che fa parte della pattuglia di soccorritori che, fortunamente, Krona è riuscita ad allertare. Il nano è un esperto viaggiatore di montagna, aiuta i nostri e fornisce provviste e riparo.
Infine, il gruppo viene raggiunto da altri nani, con cui viaggiano Krona e il prevosto Hendel, la cui magia strappa dalle fauci della morte Stik e Tyruss, la cui malattia finalmente viene curata, pur lasciando strascichi nella salute dei due. Tornati alla fortezza del Fuoco Nero, dopo qualche giorno di riposo in attesa di ricevere novità, i nostri odono un gran frastuono e corni solenni che annunciano l'arrivo del Re dei Nani, Tankair!
I nostri vengono subito convocati, il Re consegna due messaggi, uno ad Amdir da parte di Len, l'altro a Renaux, un messaggio senza firma da parte del suo popolo. Le notizie sono tremende: la guerra divampa sull'Altopiano, le forze dei Divoratori sono innumerevolmente maggiori delle attese, i barbari sono in difficoltà ma resistono al nord, l'armata del nord dei Leoni prova a infrangere la resistenza del nemico da Sud, e Midnor fa la sua parte con le diaboliche marionette evocate dai Signori.
Gli elfi delle montagne sono invece preoccupati da strani movimenti degli elfi dei boschi, popolo solitamente neutrale e pacifico, mentre a Kaiber la pressione di Acheron aumenta ancora.
Il mondo libero è nel giogo delle forze delle tenebre, e un popolo non ha ancora risposto all'appello: nessuna notizia è infatti giunta dall'Impero.
I nani stanno intervenendo da est, sull'Altopiano, guidati da Baltorg, mentre il Re con qualche centinaio di nani intende dare la caccia al mostro che ha distrutto il passo dello Stambecco.
Il Re racconta ai nostri che Midnor è già stata invasa in passato, ma che essi la trovarono completamente vuota, senza nessuna traccia del furbo nemico. Tankair dice inoltre che il mostro, il Tarasque, a detta dei libri è fortissimo e quasi immune alla magia.
Infine, mentre il gruppo valuta come agire dopo quelle ultime tremende notizie, Renaux interroga i suoi antenati: Eccidius, il padre del valoroso Tyruss, miete felice teste del nemico, ma l'inquietante presagio sulla compagna di mille avventure, Wynona, è controverso: ella è felice nella casa dei suoi padri.
Cosa faranno i nostri eroi? Daranno la caccia al mostro che li ha fatti fuggire e costretti alla fame e al gelo? Partiranno per l'altopiano, per dare una mano durante la guerra? Oppure si recheranno verso l'Impero, per capire cosa bolle in pentola fra i Grifoni?

diario/ep20giugno13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)