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diario:ep21luglio13

Il gruppo ha deciso: troppo ghiotta l'occasione di vedere in azione il Re dei Nani e i suoi uomini scelti contro il tremendo mostro Tarasque, così i nostri eroi saranno della partita!
La carovana composta da decine di carri da montagna trainati da robusti razorback si mette in moto al mattino sotto un pallido sole, e solo al terzo giorno di viaggio la comitiva incontra neve e maltempo.
Viaggiare con i nani e ben equipaggiati rende il viaggio dei nostri eroi assai meno difficoltoso rispetto alle precedenti esperienze di montagna.
Infine, giunti alla base di quello che un tempo era il sentiero che conduceva al passo dello Stambecco, la carovana si ferma e si accampa, Re Tankair manda esploratori ad arrampicare su verso il passo per capire come procedere. Al ritorno degli esploratori, il Re convoca i suoi ufficiali e decide di liberare il passo con l'aiuto degli esplosivi abilmente collocati dai suoi genieri. Poi intervengono gli esperti di costruzioni, che danno il via ai lavori per ricreare il sentiero e, il giorno successivo, la carovana può salire verso il passo.
Qui, le macerie dell'avamposto indicano con molta chiarezza che genere di forza possiede il mostro, le cui orme immense puntano decise verso Midnor. Il Re convoca un altro consiglio, Renaux partecipa come rappresentante dei nostri eroi. I nani decidono di inviare un piccolo drappello di esploratori esperti, guidati da Skald, con un prevosto, per seguire le tracce del mostro e capire la sua direzione e come procedere. Renaux dichiara che lui e i suoi amici sono pronti ad unirsi al drappello. Skald appare preoccupato dalle capacità del gruppo di muoversi in silenzio e senza dare nell'occhio, ma i nostri si dichiarano pronti alla bisogna, Tyruss e Krona lasciano la propria pesante armatura al campo e sono pronti a partire.
Il drappello scelto scende dunque verso Midnor, in un paesaggio desolato, con alberi fossili, terreno privo di vita, oscurità e nebbia, sempre seguendo le tracce del mostro che, all'improvviso, piegano verso nord.
Stik va in avanscoperta con un esploratore, e trova i resti di una battaglia fra il Tarasque e un nutrito gruppo di marionette, i cui pezzi fatti a brandelli rendono bene l'idea dell'esito scontato dello scontro. Verso sera, il gruppo deve rientrare, il Tarasque ha troppo vantaggio e sta andando verso il fondo della valle di Midnor.
Tornati dal Re, i nostri riferiscono l'esito dell'esplorazione, e Tankair decide di desistere nella caccia. Egli rinforzerà la vigilanza nelle fortezze attorno alla valle, poi dovrà tornare per occuparsi della guerra ad ovest.
I nostri nel frattempo si chiedono cosa fare, se occuparsi da soli di scoprire dove è finito il mostro, se tornare ad ovest per vedere come la guerra procede, oppure tentare nuove strade, verso l'Impero, o chissà quali altre avventure. Ricordandosi le parole del Dottore, i nostri interrogano un esperto nano, che dice loro che le “stelle strane” oltre ad acqua e montagne descritte dal nemico altro non possono essere se non il Deserto.
Tyruss, stanco di rimanere inerte mentre la sua gente muore in battaglia, e ansioso di affrontare finalmente faccia a faccia il nemico di sempre, vorrebbe partire per il deserto, a poco valgono le parole più prudenti e razionali di Renaux sull'impossibilità di tale eroica ma avventata azione. I due barbari litigano sul da farsi, poi il gruppo in un clima di grande tensione decide di fare ritorno alla capitale dei nani, dove essi potranno recuperare la spada di Kashia e avere novità dal fronte occidentale.
Il viaggio è buono, i razorback sono eccellenti in montagna, i nostri arrivano alla capitale in poco tempo, recuperano le spada e scoprono che l'azione di Baltorg e dei nani ha avuto successo, ma la guerra continua e il nemico non pare ancora in difficoltà.
I nostri decidono di proseguire verso il Tempio del Nord, avamposto dell'Impero vicino all'Altopiano, dove potranno scoprire per quale ragione dall'Impero non giungono aiuti. Scambiati i razorback con sei buoni cavalli, i nostri ripartono: il viaggio è lungo, le zone attraversate dopo aver lasciato il regno dei nani sono deserte, la guerra è a ovest e in quelle lande non si vede anima viva. Krona da sola e a cavallo lascia i nostri per portare la spada alla sua capitana e avere notizie, e si ricongiunge poi con il gruppo a breve distanza dal Tempio.
La guerra procede, Wynona è viva e dunque i foschi presagi di Renaux non si sono rivelati esatti. Anche Eccidius sta bene, mentre Kashia è stata ferita gravemente.
I nostri giungono all'avamposto imperiale, qui trovano la tradizionale gelida accoglienza dei grifoni, resa ancora più fredda dalla situazione. Qui pare che la guerra non sia arrivata, Fratello Samuel che è ancora capitano del Tempio, è molto restio a dare informazioni, tratta male e con insolenza i nostri, specie dopo aver avuto conferma che Renaux è uno sciamano.
Alla fine, i nostri scoprono assai poco, solo che l'Impero non è sceso in guerra, che Samuel dice di contare troppo poco per sapere quali decisioni sono state prese, e che essi potranno se vogliono proseguire verso l'Impero, ma difficilmente troveranno informazioni e non potranno parlare con l'Imperatore o altre autorità senza avere un mandato firmato da qualcuno che possa trattare da pari con l'Imperatore stesso.
Cosa faranno ora i nostri, che si sono ritrovati ad un anno di distanza a veder frangere le proprie speranze contro il muro invalicabile della riservatezza ostile degli imperiali? Quale sarà la prossima meta del gruppo?

diario/ep21luglio13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)