Il Duca si è rivelato, Renaux e Wynona ascoltano la sua conversazione con Daario, poi odono dei gemiti e un corpo che crolla al suolo. La voce metallica del Duca ordina ai suoi uomini di passare a prendere il caduto - Daario - quella sera stessa, forse per liberarsi del corpo.
Dopo queste parole, il gruppetto di uomini si allontana dal giardino e, risaliti su una carrozza, Duca e sgherri scompaiono alla vista dei nostri.
Renaux, dopo aver atteso la partenza del Duca, corre verso il corpo di Daario, e si rende conto che egli è ancora vivo. Con l'aiuto della forza di Wynona, tenta dunque di spostarlo, ma deve interrompersi per l'arrivo di una carrozza. Preoccupato, decide allora di abbandonare l'idea di spostare Daario, e corre invece a chiamare gli amici per metterli al corrente dell'accaduto.
Giunto al capezzale del massiccio aiutante del Duca, l'acuto Amdir intuisce che egli è stato avvelenato, il braccio è ormai compromesso, a nulla serve un laccio emostatico, mentre le tisane di erba del Re sembrano quantomeno dare un po' di energia al morente. Egli, con le ultime forze, mormora alcune parole al gruppo, parla di fogne, dice che il Duca vuole il Barone morto, di non sapere di preciso chi sia Gerard, ripete ancora una volta “le fogne” e poi un ultima alito di vita: “vendicatemi”.
Il gruppo si divide: Renaux va da Gerard, con l'intenzione di far credere che lui e i suoi amici preferiscono non immischiarsi nella caccia al Duca (con la speranza di far calare la guardia al nemico), ma non lo trova alla gilda. Amdir si reca da Jean e dalla bella Sofia, per avere qualcuno di cui ci si può apparentemente fidare a cui rivelare le scoperte recenti in modo che, nel caso, la baronessa Laura sia avvertita. Infine, Stik va a palazzo, dove frugando nell'archivio trova una mappa, pur poco dettagliata, dell'impianto delle fogne della città.
Il gruppo si prepara alla missione: Stik trova un accesso alle fogne in un vicolo non lontano da palazzo, Renaux segna sulla mappa i riferimenti per orientarsi e trovare gilda dei mercanti e palazzo, poi si informa sulle carrozze in città (sono numerose, è facile procurarsele?) ma non ottiene nulla di utile. Prima di sera, i nostri eroi si calano nelle fogne, e subito al termine del primo cunicolo scoprono un'incisione, un numero e 3 lettere sul lato del tunnel. Incuriositi, i nostri proseguono verso l'ipotetica posizone della gilda, segnando i cunicolo numerati (uno ogni tanto) ma senza riuscire a capire di preciso cosa significhino numeri e lettere. Giunti ai cunicoli sottostanti la piazza della gilda, i nostri cominciano a girare nel tunnel circolare che ne percorre il perimetro, fino a trovare un cunicolo con il numero 0001. I nostri lo percorrono, seguendo impronte di piede trovate dall'attento Stik, ma si imbattono in un muro. Le impronte paiono fermarsi proprio dinanzi e svanire. Dopo qualche ricerca, ci si accorge che il muro è illusorio, lo stiletto di Stik passa attraverso e fa svanire la superficie con cui viene a contatto. Aperto un passaggio, i nostri si ritrovano in uno stanzone: pezzi di metallo indistinti, un tavolo da lavoro, delle casse con residui di zolfo e salnitro, componenti per esplosivi, e un armadio vuoto. In fondo, un breve condotto e una scala a pioli che porta verso l'alto, ad un tombino oltre al quale si odono molte voci. Da un tombino trovato in precedenza e non molto distante, Stik guarda in direzione dello stanzone, e intuisce che probabilmente l'altro tombino si trova vicino o all'interno di un porticato, di cui però non riconosce l'identità. Tornati indietro, i nostri trovano anche un condotto 0002, e qui trovano un altro stanzone, con una tela cerata che copre delle sorte di carrelli di metallo con tanto di ruote, come piccoli vagoni da far viaggiare su binari. Vi sono anche giacigli per una decina di persone, usati, e altri armadi vuoti. La scala a pioli qui sale ad un tombino oltre al quale vi sono poche voci e rumori.
I nostri continuano la perlustrazione, seguendo tracce fra cui spiccano impronte numero cinquanta. Alla fine, essi arrivano ad un condotto in cui trovano il capolinea di binari metallici, costruiti per poter trasportare i carrelli prima trovati. Seguendo i binari, i nostri arrivano ad un punto in cui essi si interrompono, nel bel mezzo di un cunicolo. In una via laterale, Stik trova un tombino, e uscendo alla scoperto si trova in un posto in città sconosciuto, vicino ad un negozio di scarpe, la Punta Rossa. Apparentemente, non sembra esserci un motivo per cui i binari debbano fermarsi lì. Renaux sente un residuato di magia nell'aria, controllando con la lancia il soffitto del cunicolo trova un'illusione che protegge un involto di cerata, all'interno del quale vi sono rotoli di quello che ha l'aria di essere esplosivo, collegati con una miccia alla roccia. Renaux chiede consiglio ai suoi poteri di veggente, e crede di capire che un tentativo di toccare la miccia e staccare l'involto avrebbe conseguenze drammatiche. Il gruppo si arrovella, ma non trovando risposte decide di tornare alla stanza del condotto 0001. Qui, i nostri attendono per un po' che le voci al di sopra del tombino si attenuino in numero e intensità, invano. Stik e Tyruss provano dunque ad uscire dal tombino dello stanzone accanto al condotto 0002, da cui non sembrano provenire rumori. Si ritrovano nella piazza della gilda, e vedono una festa in una casa signorile proprio dietro il palazzo della gilda dei mercanti: che sia la casa di Gerard?
Tornati sottoterra con gli altri, i nostri attendono per diverso tempo, fino a che le voci al di sopra del tombino dello stanzone 0001 sembrano attenuarsi fino a svanire. Tyruss prova a controllare, e non vedendo nessuno esce all'aperto, e viene visto da un paio di guardie cittadine, di vedetta dietro un muretto della casa in cui si teneva la festa, probabilmente. Tyruss si finge un ubriaco confuso e disorientato, le guardie probabilmente si bevono la recita ed egli può allontanarsi e tornare poi nelle fogne da un altro passaggio. Il gruppo a questo punto si interroga sulle prossime mosse: attendere il giorno per individuare in superficie i luoghi interessanti trovati nell'esplorazione sotterranea? Esaminare ancora i binari, magari sabotandoli o facendo saltare l'esplosivo trovato? Raccontare al barone ciò che hanno scoperto, fidandosi del fatto che egli è nemico del Duca come suggerito da Daario in punto di morte? O che altro?