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diario:ep4febbraio13

La buia notte nelle fogne non è ancora finita. I nostri eroi non demordono, Renaux percorre a ritroso i binari e trova altri pacchetti esplosivi, protetti da illusioni e sempre collegati gli uni agli altri da un cavo-miccia di sinistro aspetto. Ripercorrendo tutti i binari, i nostri trovano ben 77 ordigni ad intervalli più o meno regolari, che coprono l'intero percorso dei binari.
Preoccupati, i cinque decidono che, se a un capo dei binari non vi era nulla di interessante all'esterno, allora probabilmente è all'altro capo che si nasconde la chiave di volta della vicenda. Stik sceglie il tombino più vicino al capolinea dei binari ed esce a controllare. Si ritrova in un cortile interno, lastricato di pietre, di una casa signorile di notevoli dimensioni, con una fontana elegante nel mezzo. Il cortile è circondato da un porticato. Furtivo, Stik si muove verso due porte su uno dei lati del caseggiato. Qui la sua curiosità lo spinge a controllare le serrature e, accertato che esse sono chiuse a chiave, a scassinarle. Aperta la prima, Stik nulla scorge nell'ambiente buio, così passa alla seconda, sotto gli occhi vigili di Amdir, che frattanto si è sporto dal tombino per vedere cosa combina il compagno. Aperta la seconda porta, all'improvviso Stik viene tirato all'interno da qualcuno, che si rivela essere un uomo di notevoli dimensioni, a torso nudo, con guanti borchiati e l'aspetto reso ancora più minaccioso dalla maschera che porta in volto: finalmente gli alchimisti tornano a rivelarsi! Con l'omone vi è anche un compagno, di dimensioni normali, armato di spada. Stik coraggiosamente ma avventatamente tenta lo scontro armato, ma un violente gancio dell'omone gli lussa un'anca lasciandolo svenuto a terra. Amdir frattanto ha allertato i compagni, Tyruss e Wynona si scagliano in soccorso di Stik, mentre Renaux li segue tenendo d'occhio un movimento scorto ad una finestra, che si apre sul lato del cortile fra le due porte aperte da Stik.
Mentre i guerrieri ingaggiano un duello letale con i due avversari, Renaux scaglia un proiettile di luce contro il balestriere che lo sta prendendo di mira, ma non riesce a ferirlo a sufficienza per evitare di essere colpito da un tremendo dardo che lo costringe a lasciarsi cadere al suolo. Amdir corre in soccorso di Stik, vedendolo a terra nella stanza, mentre Renaux striscia al riparo della fontana, e i due guerrieri se la vedono con i loro avversari. Tyruss appare in difficoltà contro il tremendo nemico, che pur armato solo delle sue possenti braccia, ferisce ripetutamente il possente barbaro. Anche Wynona viene ferita, ma riesce infine a uccidere il suo oppositore. Mentre Amdir soccorre Stik, il balestriere prende di mira la sventurata Wynona, e il suo dardo risulta ancora una volta tremendo: la bella guerriera crolla a terra, gravemente ferita. Renaux prova a colpire con la magia il balestriere, tuttavia non riesce a neutralizzarlo, ma è Amdir a risolvere la situazione: nel tentativo di creare confusione gettando una torcia accesa nella stanza del balestriere, egli invece finisce per dare fuoco al nemico, che urlando di dolore corre all'esterno solo per crollare morto dopo pochi istanti. Tyruss intanto ha avuto finalmente la meglio sul suo avversario, e lo finisce affondando la punta dello spadone nella sua gola.
Il caseggiato è ormai messo in allarme dal rumore dello scontro e dalle urla, così i nostri, feriti e stanchi, tornano nelle fogne, chiudono il tombino alle loro spalle e tornano faticosamente alla locanda, uscendo all'esterno poco lontano.
La notte ritempra i nostri, le cure di Amdir riescono a far riprendere Wynona e gli altri. A tarda mattinata, finalmente riposati e ristabiliti, i nostri si muovo per cogliere i frutti della notte nelle fogne. Renaux è titubante, non vorrebbe avvertire subito il barone degli esplosivi, preferirebbe continuare le indagini e sfruttare le scoperte fatte per portare alla luce il Duca. Tuttavia, infine decide di concordare con i suoi compagni, e si reca personalmente a palazzo, rivelando le scoperte della notte al barone, che subito allerta Cornelius, il capo della guardia. Amdir frattanto racconta a Jean le scoperte fatte, e questi bruscamente lo interrompe dopo aver sentito la descrizione del cortile fatta dall'elfo: ha riconosciuto infatti la casa di Gerard, il capo dei mercanti, e sa che la sua Sofia è da lui quel mattino! Fuori di sè, egli si lancia a passo di carica verso la piazza della gilda, mentre Amdir tenta invano di farlo ragionare. Stik, Tyruss e Wynona tentano intanto di orientarsi per le vie della città per ritrovare il percorso dei binari in superficie. Infine, il gruppo finisce per ritrovarsi in piazza della gilda: Renaux con un drappello di guardie agli ordini di Cornelius, Amdir con il furibondo Jean, e i due guerrieri con Stik. Il gruppo si divide, Tyruss e Renaux condurranno per le fogne Cornelius e cinque guardie al cortile segreto, mentre Stik con Wynona e le altre guardie andranno da Gerard passando in superficie. Amdir, preoccupato che il barone possa nel frattempo fare qualche mossa strana, torna a palazzo e chiede a Nicholas di sorvegliare le mosse del nobile.
Nelle fogne, Tyruss e Renaux si imbattono in una trappola degli alchimisti, e poco dopo fanno il loro incontro nientemeno che con il Duca in persona. Egli, prima che i suoi nemici possano reagire, attiva con un misterioso schiocco una trappola che secerne una nube di veleno sulle teste dei barbari e delle guardie. Molti crollano a terra, compreso Tyruss, e devono essere portati all'esterno a forza per essere soccorsi. Giunto intanto alla casa di Gerard, il gruppo di Stik cerca un modo per entrare nell'abitazione, che appare sigillata e forse abbandonata. Alla fine, stanco per l'attesa e preoccupato per Sofia, Jean decide di entrare costi quel che costi, e abbatte con un calcio la porta d'ingresso, dando l'innesco ad una spaventosa esplosione: Stik viene ferito e ustionato molto gravemente, Jean muore assieme a diverse guardie, Wynona riesce miracolosamente a salvarsi.
In città esplode il caos, Amdir corre avanti e indietro, il medico di corte viene allertato, Cornelius coordina i soccorsi, mentre Renaux tenta di far chiudere le porte della città per evitare potenziali fughe. Dopo aver soccorso e salvato Tyruss e Stik, che viene condotto a palazzo per ulteriori cure, i nostri si recano alla gilda dei nani, che trovano in procinto di partire. Dopo qualche insistenza, i nostri riescono ad ottenere l'aiuto di Durvi e Hendel, due ottimi ingegneri, che li aiutano ad esplorare le fogne e redigere una mappa accurata che combini assieme l'impianto fognario e le strade in superficie. Purtroppo, i nani non posso disinnescare gli esplosivi, sono troppo insidiosi, e suggeriscono ai nostri che solo la persona che li ha piazzati può sapere come disattivarli.
Tornati a palazzo, i nostri consegnano il rapporto firmato dai nani al barone che, visibilmente terrorizzato dalla sorte che potrebbe toccare alla sua città, ordina l'immediata evacuazione.
Mentre la popolazione si prepara alla partenza, il cuore di Amdir non cessa di sperare, egli crede che Sofia sia ancora viva, e manda Renaux a cercarla alla conceria del padre. La ragazza in effetti è salva, benchè ferita e tramutizzata dall'esperienza: ella infatti è stata rapita quel mattino da Gerard, e condotta in una carrozza ad una fattoria in campagna, da dove è riuscita a fuggire solo poche ore prima. I nostri si ritrovano fuori città, e dopo aver udito il racconto di Sofia (ella ha voluto parlare solo in presenza di Amdir) devono decidere come comportarsi.
Alla fattoria troveranno ancora qualcuno? Perchè Sofia è stata rapita? E' riuscita davvero a fuggire dalle grinfie degli alchimisti, o forse è stata lasciata andare, e alla fattoria una trappola attende i nostri eroi? E di chi altri fidarsi ora per portare a termine la missione?

diario/ep4febbraio13.txt · Ultima modifica: 2021/02/19 21:41 (modifica esterna)