Le tenebre calano veloci sull'improvvisato accampamento a poca distanza dalla città di Icquor, presso cui i nostri eroi si trovano assieme all'ormai esule popolazione, al barone Ian e le sue guardie, e alla bella Sofia, ancora provata dall'esperienza vissuta ma determinata a cercare la propria vendetta.
Ella racconta nei dettagli l'esperienza vissuta, i nostri la ascoltano con attenzione, poi decidono sia venuto il tempo di agire.
Il barone è nella sua tenda, provato, la salute lo sta abbandonando così come la fortuna che un tempo proteggeva i suoi possedimenti. I nostri chiedono il suo aiuto, ed egli ha le forze sufficienti per ordinare ai suoi servitori di mandare a chiamare Epok. Questi è un Maestro d'armi dei Paladini di Alahan, un potente guerriero in armatura di piastre, che incontra il gruppo e si mette a completa disposizione, al comando di cinque bellicosi Paladini.
La tattica scelta dai nostri eroi è semplice: i paladini avanzeranno lungo la strada, attirando l'attenzione, mostrandosi per quello che sono, un drappello di soldati in cerca dei rapitori di Sofia. Il gruppo, invece, guidato da Sofia, avanzerà nella campagna e giungerà alla fattoria tentando di non farsi individuare.
Il piano ha inizio, non appena l'edificio appare alla vista dei nostri. I paladini avanzano, e presto il loro corno, il segnale atteso, si fa sentire nella notte. Il gruppo avanza invece sul retro della fattoria, si odono voci di sentinelle, la lingua degli alchimisti. Al suono del corno, la via sembra essere sgombra, i nostri entrano dal retro e si ritrovano poi nelle cucine della fattoria. Amdir percepisce un movimento al piano superiore: qualcuno è ancora nell'edificio. I nostri salgono dividendosi, Renaux e Tyruss odono uno scricchiolio in una delle stanze, irrompono e si ritrovano dinanzi una figura mascherata, che stringe in mano uno strano oggetto, e che si volta sorpreso a fronteggiarli: il Duca! Egli è lesto a riprendersi, e scaglia verso i barbari l'oggetto che aveva in mano, una bomba. L'esplosione è forte ma risparmia i nostri, Tyruss piomba sul nemico e lo ferisce ma poi, esortato da Renuax, lo colpisce con l'intento di stordirlo e prenderlo vivo. Finalmente il Duca crolla al suolo, intanto lo scontro all'esterno si risolve con un completo trionfo dei Paladini.
Mentre questi ultimi scavano le fosse per la sepoltura dei nemici uccisi, il gruppo esamina il corpo esanime del Duca, che una volta tolta la maschera si rivela essere proprio Gerard. Vengono trovate siringhe con strane sostanze, foglioline verde scuro, una pergamena con riferimenti ai numeri dei condotti nelle fogne, e un sigillo con la lettera D. In uno scrigno, vengono ritrovate tre lettere del Dottore indirizzate al Duca, un pesante tomo e una catenina con un pendaglio a forma di testa d'ariete.
Nella prima lettera il Dottore si complimenta per i progressi ottenuti, nella seconda invita Gerard a infiltrarsi nei bassifondi per trovare alleati, e a non cedere ai dubbi che ha manifestato. Nella terza, infine, il Dottore dice che il nemico ha alzato la testa su di loro, che il momento è giunto e che il piano va attuato: il martello deve colpire! Il tomo si rivela il vangelo del Dottore, un libro contorto ma dal linguaggio molto convincente, che sembra fornire una scelta al lettore, fra il rimanere ignaro all'oscuro della verità, oppure cominciare ad aprire gli occhi e cogliere la realtà delle cose.
Dalla fattoria, impronte di due cavalli ferrati si allontanano in direzione della città. Intanto, Tyruss ha una determinante intuizione, e scopre una capsula di veleno fra i denti di Gerard. I nostri portano il prigioniero nelle stalle per caricarlo su un carro, qui lo interrogano al suo risveglio. Egli è furibondo di non potersi togliere la vita sottraendosi all'interrogatorio, tuttavia a parte le sue maledizioni e risposte irritanti e sprezzanti, nulla viene cavato dalla sua bocca, fino a quando egli sorride nell'udire una musica inquietante, che accompagna una gigantesca esplosione in lontananza: la città è saltata in aria! I nostri partono alla volta dell'accampamento, ma ivi giunti, un'altra triste notizia li accoglie: il barone Ian è stato assassinato nella notte, nella sua tenda.
La situazione è drammatica, il gruppo non sa come comportarsi, Gerard non fornisce informazioni utili, i soldati di Cornelius sono sulle tracce degli assassini del barone, ma tornano a mani vuote, ed anzi uno di loro viene trovato morto, su una pista a nord. Gli interrogatori proseguono, i nostri provano anche con un infuso ottenuto con le foglioline trovate addosso al Duca, che si sono rivelate erba tombale, un allucinogeno, ma il prigioniero sembra immune.
Poi, sollecitati con l'aiuto di Jacques, giungono in città la baronessa Laura e il potente Meliador. Al cospetto del prigioniero, la baronessa si accorge che la sua spada, la potente sterminatrice di non morti, si illumina avvicinandosi a Gerard, effetto che solo i non-morti possono ottenere. Gerard tuttavia è tutt'altro che un non morto. Meliador riparte alla volta della sua dimora, per trovare una sostanza che possa aiutare, intanto Laura tocca il prigioniero con la spada, causando una bruciatura tremenda, come se il ferro fosse stato incandescente. Al suo ritorno, Meliador porta una sostanza che dovrebbe distruggere il non morto che pare annidarsi nel corpo di Gerard, e i nostri decidono di somministrare l'intruglio al prigioniero, che dopo tremende convulsioni muore. Meliador è molto preoccupato, un nuovo nemico sembra essere nato, un non morto che sembra un vivo. Meliador racconta ai nostri che i maestri dei non morti a volte subiscono un processo di degenerazione, e sono per un certo tempo sia vivi che morti, tuttavia Gerard sembrava qualcosa di ancora più tremendo.
Il mago parte alla volta della sua congregazione di maghi, dove riferirà al potente Mirvilis, il gran maestro. Nel frattempo, i nostri con Laura e Sofia, che si rivela essere un'alleata della baronessa da molto tempo, gli occhi della leonessa ad Icquor, attenderanno nell'accampamento l'arrivo del Re Immortale Valdenar, e del figlio del barone Ian, l'erede della baronia.
Accanto a loro, le rovine fumanti di Icquor: metà città distrutta, i bassifondi in modo completo, il palazzo caduto a pezzi, la gilda dei mercanti sparita. E tutto questo per il Disegno, il grande piano del Dottore a cui Gerard continuamente faceva riferimento, proprio come l'inquietante vangelo.
Riusciranno i nostri eroi a porvi fine?