A Daneran, i nostri eroi indagano su Stanislao e sui suoi contatti in città. Renaux chiede a Dragan di porre una ricompensa in oro per chiunque fornisca informazioni, poi con Amdir si reca agli archivi di palazzo per controllare recenti arrivi di commercianti in città.
Intanto, Stik e Tyruss cercano per le vie della città informazioni fra i mendicanti, e la fortuna arride loro sotto forma di un'indicazione: un certo Geremia in Piazza dei Cinghiali, può sapere qualcosa sul conto di Stanislao. Geremia è un mendicante ben informato, sa che Stanislao non è chi dice di essere, e che ha contatti in diverse parti della città, ma è scaltro e molto attento. Tuttavia, anche Stanislao ha un punto debole, una prostituta di nome Marie-Laure, al Vicolo degli Angeli.
Stik e Tyruss incontrano la donna che non esita a rivelare ciò che Stanislao le ha confidato durante i loro numerosi incontri: egli è effettivamente un seguace di una nuova religione, è in contatto con un “Vicario”, ovvero una sorta di profeta del culto del Dottore, è in attesa di una redenzione che porterà gli uomini al loro vero potenziale. Stanislao ha contatti in città ma ha evitato autorità e guardie che sarebbero impossibili da corrompere. Una traccia importante: il finto mercante incontrava un conducente di carri ora defunto, che faceva la tratta Daneran-Kaiber.
Tornati a palazzo e riferito ai loro amici, il gruppo riunito incontra il barone e comincia le indagini sul conto del conducente: egli si chiama Sam, fumatore di pipa, buon giocatore di carte anche se gioca raramente, morto durante un attacco dei non-morti nel viaggio di ritorno da Kaiber. Il carico che trasportava conteneva 3 botti di vino imperiale, provienienti da Stanislao. Egli le aveva vendute, come tutte le altre volte, al mercante Thomas.
I conducenti dei viaggi con botti di vino imperiale non sempre vengono attaccati, i conducenti cambiano, non pare esservi un legame di qualche tipo.
Thomas viene incontrato da Renaux e Amdir, e sembra un uomo a posto, anche il barone e alcuni mendicanti lo pensano. I nostri incontrano anche Serge, il magazziniere responsabile degli approvigionamenti a Kaiber, e scoprono anche che Sam era molto preoccupato nell'ultimo periodo. Il suo rapporto con Stanislao all'apparenza era di lavoro, Sam doveva infatti indicare al mercante alcuni tragitti possibili per grossi carichi nella zona, essendo un ottimo conoscitore dell'altopiano.
I nostri incontrano un superstite dell'attacco alla spedizione, che racconta la dinamica dell'imboscata, l'uccisione di Sam sembra un fatto casuale. I nostri scoprono anche di un altro conducente, dei carri con materiale militare, un certo Albert, amico di Sam e giocatore assiduo con molti debiti a suo carico.
Tyruss e Stik indagano andando a giocare alla Pendola, scoprono che Sam e Albert hanno giocato lì la sera prima dell'ultimo viaggio di Sam, tuttavia non pare esserci un legame diretto fra i debiti di Albert, il traffico di vino, il mercante Thomas, Sam e Stanislao.
Allertato comunque dalle scoperte dei nostri, Dragan ha intanto mandato un messaggio a Kaiber per far indagare i suoi uomini. La risposta arriva poco tempo dopo: sono stati indagate (e torturate) diverse persone a Kaiber, pare che il vino imperiale contenesse strane sostanze di origine ignota. Una staffetta arriva in città per incontrare Dragan e dare ulteriori informazioni: il vino imperiale pare venisse indirizzato a soldati specifici, in particolare gli imperiali, e che fossero coinvolti alcuni magazzinieri corrotti. Un campione di vino è stato inviato agli elfi per ulteriori analisi.
Scoperta la trama del vino e Stanislao, i nostri decidono di non attendere oltre, l'identità di Stanislao ora è certa, egli è un alleato del nemico ed è l'unica traccia buona a disposizione del gruppo.
Renaux ottiene da Dragan un oggetto magico, una croce con lama nascosta, che rivela a distanza la presenza di non-morti.
Equipaggiati e pronti, e ottenuto dal barone il permesso di condurre con loro Krang, i nostri partono per Kalienne, la capitale, dove il Re ha intanto fatto ritorno. Amdir cerca alla gilda dei mercanti notizie di Stanislao: egli è stato messo al bando, trafficava anche in città, cercava pelli esotiche, come viverne o altre creature rare. Ricongiunti con Amdir, i nostri incontrano Re Valdenar, che ascolta con attenzione l'esito della missione a Daneran e poi li conduce al cospetto di Meliador: i maghi hanno terminato il proprio concilio, e importanti scoperte vanno rivelate.
A quanto pare, la situazione è assai più problematica di quanto apparisse, infatti sembra che i Tarocchi stiano circolando nel mondo, e che essi siano la causa di ogni cosa: i Tarocchi sono carte dotate di enorme potere, create da Beliar in persona e controllate soltanto da lui, esse piegano i possessori al proprio volere. Sono 15 carte, due delle quali pare siano in possesso di Sofet-Draas, un potente negromante di Acheron, esse sono il Diavolo e l'Impiccato. Le altre, ai tempi della prima Crociata, dovevano essere state recuperate e sepolte con Arcavius ad Arcavia, ma sembrano sparite. Una di esse in particolare, la Papessa, potrebbe essere la causa del comportamento del Dottore. Il Tarocco trasmetterebbe al Dottore la voce del suo creatore e ne plasmerebbe il comportamento al servizio di Beliar. A quanto pare i Tarocchi potrebbero aver corrotto altri nel continente, anche se non nel Regno dove i maghi sembrano sicuri che il loro potere non sia presente e vigilieranno affinchè la situazione rimanga tale. Foreste, elfi scuri, wolfen, orchi, barbari, nessuna popolazione è al sicuro.
La priorità non è comunque cambiata per i nostri eroi: che egli fosse un semplice pazzo fondatore di una strana religione, o che sia invece un emissario inconsapevole di Beliar, il Dottore deve essere catturato al più presto, e i Tarocchi vanno recuperati. Per evitare che il loro potere corrompa mentre vengono condotti alla distruzione presso gli elfi, che possiedono le conoscenze per distruggerli, occorre che essi cambino frequentemente di mano.
La pista rimane comunque la medesima: Stanislao e Cadwallon, sarà questo il prossimo passo dei nostri eroi?