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personaggi:joaquin

Joaquin Ernesto Oliveira De La Fuente

detto “Por Fuera


DESCRIZIONE di JOAQUIN

Altezza: 175 cm
Peso: 75 kg
Età: 24 anni
Corporatura: magra, non muscolosa, ma proporzionata
Capelli: ricci brizzolati, portati lunghi e spettinati
Occhi: marroni
Viso: pelle abbronzata, segnata dal tempo passato all’aperto
Barba: brizzolata, baffi alla sparviero e pizzetto alla Dartagnan

Accessori:

cintura di cuoio larga con attacchi per due foderi di spada, collana di metallo pregiato con pendaglio con l’effige della famiglia (una fontana con conchiglia)


Vestiario:

pantaloni leggeri di tessuto robusto, camicia con colletto alto aperta sul petto e gilet


Famiglia:

figlio di Pedro Felipe Alvarez De La Fuente (padre) e Ines Rosa Oliveira (madre), quarto genito di 5 fratelli (2 maschi e 3 femmine)


Origine:

Villafranca de Los Caballeros, città costiera di circa 1.500 anime nella provincia di Zomora, conosciuta per il commercio di spezie e tessuti pregiati dalle terre degli uomini neri


Urlo:

“Desperta ferro!” … che vuol dire “Svegliati ferro!”

FAMIGLIA “DE LA FUENTE”

Famiglia di ceto medio-elevato della cittadina di Villafranca del Los Caballeros, piccoli proprietari terrieri con la peculiarità di avere / gestire una piccola fonte di ottima acqua dolce che sgorga spontaneamente dal terreno da centinaia di anni (La Fuente de Villafranca).


Chi è JOAQUIN ERNERTO OLIVEIRA DE LA FUENTE

Joaquin Ernesto è un giovane uomo, quarto genito della famiglia De La Fuente.
Fin da giovane ha sempre amato l’ozio, il brandir le armi, il buon bere e le belle donne.
Dall’età di dieci anni ha fatto gavetta sulle navi mercantili che transitavano in porto, dove ha sviluppato buona parte delle sue abilità marinaresche e dove combattenti provenienti da terre lontane lo hanno iniziato all’arte delle due spade.
L’amore per la vita mondana e per il rischio ha portato non pochi grattacapi al giovane, dando origine al suo soprannome “Por Fuera”, chiara frase di copertura pronunciata dagli osti di Villafranca quando qualche marito tradito o qualche commerciante truffato era sulle sue tracce dopo una delle sue “avventure”.


DUTY

Ho un dovere alla milizia portuale di Villafranca a seguito di parecchi reati minori che ho commesso nel corso della mia giovane vita in città!


DEPENDENT

Dipendo da Louis Anselmo Roderigo Martel, ricco possidente di Villafranca, padre di Maria Josefa, ragazza che ho abbandonato sull’altare all’età di 21 anni.
Il padre, in cambio della mia stessa vita, esige attenzione quando ha qualche missione “particolare” da farmi fare…


INTRO

Non riuscirai mai a liberartene. Quando pensi che tutto stia andando per il meglio, loro ritornano, e sei costretto a dire di sì. E ti è toccato l’ennesimo viaggio per mare. Maledetta milizia portuale, e maledetta quella volta in cui … Basta, inutile pensarci ancora!

Non è che tu abbia niente contro le navi, anzi, ma avresti preferito trascorrere il tuo tempo in ben altra compagnia rispetto a quella di una turbolenta ciurma di marinai.

Guardi il lato positivo, comunque: sei tornato a Orhan. Una città che ti è sempre piaciuta, con il porto più grande del mondo. Senza particolare urgenza di tornare in patria, decidi di passare qualche giorno di baldoria in città. Gli scudi finiscono presto, purtroppo. Un giorno, un tale di nome Kurt, che hai già veduto bazzicare le taverne del porto, ti avvicina proponendoti un lavoro. Ti fa incontrare un tale, un riccone, di cui hai già sentito parlare, Ulrich Egger. E’ il rampollo di una famiglia importante, che pensa solo alle donne, al vino e al divertimento. Non sono solo i ricchi della tua terra ad essere schiavi del vizio, dopotutto! Quando gli parli, però, ti sembra di intuire che dietro la sua facciata si nasconda ben altro, e la cosa ti inquieterebbe non poco, se la parte di te che dovrebbe bilanciare prudenza e coraggio funzionasse come si deve. Accetti, non fosse altro che per vedere come andranno le cose.

L’incarico è semplice: tenere d’occhio Ulrich, l’ambiente che frequenta, vedere se qualcuno lo segue, tenere gli occhi aperti e le orecchie spalancate e intervenire in caso di pericolo. Kurt funge da guardia del corpo, visibile a tutti, palesemente al servizio del suo padrone. Tu non devi dare nell’occhio, sorvegliando dove Kurt non può arrivare. Le cose procedono bene, dopotutto. Hai l’impressione che, per qualche ragione, Ulrich sia interessato ai maneggi di un pericoloso individuo, Nald Rolgar, uno da cui se dipendesse da te rimarresti lontano cento leghe. Devi ancora capire cosa c’è sotto, quando un giorno Ulrich comincia a comportarsi in modo strano. Ti chiede di seguirlo fino al porto, ma di tenerti in disparte mentre incontra una persona. Una donna. Non trovi strano che il tuo capo voglia un po’ di intimità in quel frangente. Quello che ti colpisce è che lo hai visto correre dietro ad ogni donna della città, perbene oppure no, e mai lo hai visto comportarsi come con questa. Un giorno, ti è capitato di indugiare più di quanto richiesto, e hai potuto vederla in faccia: niente di che, un fisico passabile, ma un volto sgraziato, un po’ sciupato dagli anni, senza contare che potrebbe avere dieci, forse quindici anni più di Ulrich! Trovi la cosa sospetta, eppure gli incontri si susseguono, fino a quando, una notte, Ulrich semplicemente sparisce nel nulla. Doveva incontrarsi con la donna misteriosa, si è fatto accompagnare da te fino alla solita zona del porto, ti ha chiesto di tornare indietro, che si sarebbe trattenuto tutta la notte. Non lo hai più visto. Quando il giorno seguente sei andato in cerca di Kurt, non hai trovato neppure lui. Non hai idea di cosa ci sia dietro, ma non ti piace per niente. Forse è meglio salire sulla prima nave in partenza per la Zomora.

Mentre ti incammini per il molo, di primo mattino, ti avvicina un ragazzo che ti porge un biglietto. Prima che tu possa chiedere maggiori informazioni, il giovincello è fuggito tra la gente. Leggi il biglietto con calma, in un luogo appartato.

Non partire. A casa non ti attende nessuno, ad eccezione di una persona, di cui saremo ben felici di occuparci in tua assenza … se capisci cosa intendiamo. Resta in città. Passa ogni giorno dalla taverna “La Regina del Mare”, prenditi qualcosa da bere e aspetta. Presto arriverà in città qualcuno, egli saprà il tuo nome completo, mettiti al suo servizio e avrai denaro e occasione di mettere mano alle tue armi. E ricorda: noi possiamo arrivare ovunque.


I 4 ANNI

Ozio, vino e donne, e nella città più popolosa di Aluin ce ne sono quante ne vuoi. Cosa puoi volere di più?

Sei tornato a casa, la tua famiglia sta bene, hanno abbastanza denaro per vivere tranquilli durante la tua assenza. E a quanto pare i tuoi obblighi con la marina sono sospesi. Almeno fino a quando servirai il Tempio e aiuterai il tuo amico Victor.

Ecco, un po’ di azione in più ti farebbe bene. Per fortuna, c’è sempre qualche motivo per cui usare le spade. Dei briganti, qualche fanatico, persino quei mostri non-vivi, roba da ridere. E poi ci si sono messe le Lame.

In città nessuno si permetterebbe di alzare un dito contro uno di loro, però… Ecco, quando un giovinastro dal fazzoletto color porpora ti chiama “ferreirese”, il minimo che puoi fare è dargli del figlio di buona donna. E quando quello si offende, gli dici di starsene buono e zitto. E poi l’altro mette mano alla spada e… Eh, ti sei beccato un bel taglio sul fianco, niente che il buon Miriniel non possa risolvere. E quanto all’altro… E’ solo grazie all’elfo se respira ancora, era conciato peggio di un pezzo di carne uscito dalla bottega del macellaio. Fosse morto, ti saresti trovato in un mare di guai. Così, le Lame ti tengono d’occhio, ma finchè avrai dalla tua Victor e il Tempio, ti senti tranquillo.

A quando dell’altra azione?

personaggi/joaquin.txt · Ultima modifica: 2023/05/24 21:04 da ivan